Simona Di Pippo vuole la luna

Nel numero di Tuttoscienze allegato oggi a La Stampa compare un’interessante intervista a Simona Di Pippo, responsabile per il volo umano presso l’ESA.

Argomento principale e’ l’ARV (Advanced Re-entry Vehicle), evoluzione di ATV, che dovremmo vedere operativo non prima di un decennio nella sua versione evoluta “manned”. Principale ostacolo, al momento, e’ l’introduzione di un sistema di emergenza per gestire l’evenienza di un lancio fallito.

Di Pippo ricorda anche brevemente il programma Klipper, in collaborazione con la Russia, abbandonato perche’ il ruolo europeo sarebbe stato quasi esclusivamene finanziario, con una ricaduta tecnologica ed industriale scarsamente appetibile.

Ecco allora che l’ESA ha cercato di rendersi per quanto possibile autosufficiente nel suo approccio allo sviluppo dell’attivita’ spaziale.

Riporto un passaggio significativo delle affermazioni della D.ssa Di Pippo:
“La Stazione (ISS - ndr) inizia solo ora ad essere pienamente operativa. Restera’ in funzione sino al 2020, poi si dovra’ realizzare una nuova base. Che sara’ sia laboratorio scientifico-tecnologico sia “spazioporto” per i traghetti diretti alla luna. L’ESA e’ interessata sia alla stazione orbitale sia alla creazione di basi permanenti sul nostro satellite e, infatti, sta studiando anche un “Lunar Lander””.

L’articolo, a firma Giancarlo Riolfo, dovrebbe anche essere disponibile a breve sul sito de La Stampa (http://www.lastampa.it/_settimanali/tSt/).
Peraltro al momento la versione on line di Tuttoscienze e’ ancora quella della scorsa settimana. Ricordo che gli articoli di Tuttoscienze in formato .pdf sono disponibili con licenza di tipo Creative Commons.

Mi commento da solo ( :clown_face:): a parte l’accenno ad un LM europeo, mi ha colpito l’idea di una nuova base orbitante da usare come tappa intermedia verso la luna.
Correggetemi se sbaglio, ma per uno scopo simile il nuovo avamposto dovrebbe essere situato in una posizione radicalmente differente rispetto all’ISS, affinche’ vi possa essere una giustificazione economico-energetica di qualche tipo. Giusto?

Vado un attimo OT: i Russi stanno continuando da soli il programma Klipper o lo hanno abbandonato pure loro per concentrarsi sul PPTS?

Si! Su un’orbita con una inclinazione nettamente minore della ISS (circa 51,6 gradi sull’equatore)

A me risulta che sia stato abbandonato da almeno un paio di anni.

Kliper non esiste più, pero’ c’è stato CSTS e ora dovrebbe esserci PPTS… cambiano i nomi, e se non sbaglio non c’è più esa, ma tra i tre c’è una certa continuuità credo…

Saranno sviluppi da seguire con interesse, anche se resto piuttosto scettico rispetto al ruolo delle stazioni “intermedie” tra Terra e Luna, per problematiche di cui spessissimo abbiamo già discusso sul Forum.

Anch’io rimango scettico su una stazione intermedia per le ragioni spesso espresse in altri topic…almeno per il momento con le tecnologie attuali…non è “redditizia” per i voli extraterrestri…
Però se la vediamo come una possibile “isola di salvezza” in caso di problemi al lancio che non siano risolvibili con un rientro immediato o un abort senza orbita, ma sarebbe un uso molto più limitato e non so quanto praticabile

Se potesse avere la doppia valenza di stazione spaziale e astroporto però, sarebbe doppiamente utile ed utilizzabile.
Dovranno valutare il giusto compromesso tra le varie orbite possibili, la facilità o convenienza nel raggiungerla e pesi dei carichi da inviare.
Per come la penso io si arriva in ritardo a prendere in considerazione questa scelta.
Ormai andremo sulla Luna senza spazioporto utilizzabile per ogni evenienza, per realizzarlo, forse… quando … sulla Luna avremo smesso di ritornarci?
Potrebbe essere sensato pesarci in vista di un assemblaggio in orbita di una serie missioni marziane.

Più che uno spazioporto nuovo attorno alla Terra mi sa che realizzeranno una stazione orbitante lunare, come mi pare sia nelle intenzioni di Russia ed Europa. In orbita terrestre dopo il 2020 invece potrebbe esserci una stazione che sarà la continuazione della ISS.