Sistemi satellitari "Dual Use"

Con te sull’impossibilità di analizzare il traffico e anche con il fatto che Starlink sia una risorsa con implicazioni militari estremamente importanti, non intendevo sminuirla per questioni burocratiche.
Arrivare immediatamente con la rete dove serve è essenziale anche perchè molte applicazioni dual-use-di-fatto-anche-se-non-di-diritto ne hanno bisogno.

Assolutamente corretto.

D’altra parte non si può applicare la categoria “software” alla categoria “satelliti” (sarebbe come mischiare mele e patate, come avrebbe detto la mia maestra alle elementari).

Nel campo satellitare (al netto di Starlink), in genere, il “dual use” viene preso in considerazione in sede di progetto sin dall’inizio e poi viene esplicitato in termini di requisiti ed applicato in termini di architettura di sistema.

Sia a livello flight sia a livello ground segment.

Questo deriva dalla mia esperienza lavorativa diretta proprio in un programma di osservazione della Terra “duale” (lato militare) per ben 5 anni.

Un po’ come si fa oggi per quello di cui parlavo sopra.

In linea di principio, io potrei assumere un ingegnere americano in un’azienda europea, e poi usare il sistema che lui ha sviluppato per un servizio fornito alla Cina. E allo stesso modo potrei comprare dell’hardware americano e montarlo su un satellite senza che nessuno se ne accorga. Chi è che viene a controllare cosa ho messo dentro al mio satellite?

Al 99% gli USA non se ne accorgerebbero mai.

Però, se la mia azienda ha anche una grossa fetta di mercato in USA, mi espongo al rischio che uno dei miei competitors mi possa denunciare, magari dietro soffiata di uno dei miei dipendenti che nel frattempo ha cambiato lavoro, e questo può risultare nel fatto che la mia azienda perderebbe immediatamente tutte le commesse

Insomma: è vero che non si può implementare un sistema di controllo, ma in caso di violazioni gli stati possono interrompere tutte le commesse che sono state legalmente firmate, se veramente vogliono.

E quindi le aziende, nella grande maggioranza dei casi rispettano queste regole, perché non vogliono prendersi il rischio.

Poi capitano sempre i casi come lo scandalo per il Diesel di VW, che è scoppiato perché un progetto deciso di provare a ingannare le regole americane sugli NOx, con conseguenze enormi sull’azienda, che stanno pagando ancora oggi…

Se c’é del traffico c’è sempre un contratto… non si tratta di analizzare i dati, ma prima o poi tutto quello che è nero su bianco può leakare

Potrebbero esserci, ad esempio, dei meccanismi di fingerprinting che analizzando il comportamento del satellite ne possano caratterizzare i componenti costitutivi. Ad esempio il tempo per il passaggio da una modalità di trasmissione ad un’altra può essere la firma di uno specifico chip o un glitch nell’encoding. Si fa anche per cose più semplici.
Inoltre gli USA (e non solo loro ovviamente) hanno dei servizi di intelligence che dedicano risorse esattamente a questo.
Non è necessario andare in televisione ad urlare per verificare e far pesare nelle opportune sedi questi comportamenti, anche senza avere il satellite sul tavolo dell’autopsia.
Poi càpitano anche i casi, e li si c’è la pistola fumante, in cui come oggi dai detriti di droni e missili si scoprono componenti che li non dovevano esserci, eppure…

Cosa ne pensate dei vari chip “occidentali” trovati nei missili e droni usati dai russi contro l’Ucraina?

Il principip dual use mi sembra molto ‘largo’, o sbaglio?

@Enrico_Richetti “Il principio dual use mi sembra molto ‘largo’, o sbaglio?”

Non so se il principio del dual use è ‘largo’; è tuttavia definito in modo strutturato, sia per le classi di prodotti sia per il loro commercio.
Se vuoi dare un’occhiata alle regole EU, ecco una bella panoramica: https://policy.trade.ec.europa.eu/help-exporters-and-importers/exporting-dual-use-items_en

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Momento di orgoglio per ForumAstronautico: mentre qui ci poniamo domande e cerchiamo risposte basate su fatti, ecco che anche Repubblica approccia l’argomento di cui ci occupiamo (https://www.repubblica.it/esteri/2022/10/29/news/russia_pronta_attaccare_starlink_satelliti_commerciali_usa-372149635/?ref=RHLF-BG-I372103457-P4-S2-T1J), ma in tutt’altro modo.

Direte che citare i media generalisti è un po’ come sparare sulla Croce Rossa: è vero, ma è ancora più vero che questa è proprio una gran bella community :smiley_cat:

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