soyuz andata-ritorno?

domanda da ignorante.
quando un equipaggio come ad esempio x magisstra va sulla ISS con una soyuz,
al ritono usa la stessa soyuz o un’altra a rotazione?

aggiungo un’altra domanda.
cosa ti ha spinto ad aprire una discussione per porre questa domanda nella sezione “recenzioni-varie”?? :smiley: :smiley: :smiley:
Spostata :wink:

Comunque si, è sempre la stessa. :wink:

Se non sbaglio anche i sedili sono “su misura”, per cui i posti per l’andata e il ritorno sono già prenotati :wink: d’altronde è anche il sistema più semplice, visto che le Soyuz durante il periodo di permanenza sulla ISS fungono da scialuppe in caso di emergenza…è molto più comodo che ogni equipaggio abbia la “sua” Soyuz

No, non è sempre la stessa.
Sin dagli anni '70, con i laboratori Salyut, i russi hanno messo a punto la seguente tecnica:

  • sale un equipaggio residente con un Soyuz
  • sale un equipaggio ospite con una nuova Soyuz, e scende con quella precedente, lasciando la “nuova” all’equipaggio residente
  • scende l’equipaggio residente con la Soyuz più recente (questo vale anche nel caso di cambio di “turno”).

Considerando che la Soyuz ha una vita operativa massima, in condizioni di “stand-by” (ossia attraccata passivamente ad una stazione spaziale) di 6 mesi, i russi cercano sempre di lasciare in orbita capsule che abbiano il più lungo margine operativo per far fronte ad eventuali imprevisti.

Tieni presente che lo scopo di molti “taxi-flight” effettuati a suo tempo per la Mir o, come accade oggi, per la ISS è semplicemente quello di scambiare le Soyuz lasciando sempre la più “fresca” all’equipaggio residente. Oggi come oggi le cose sono complicate dal fatto che ci sono ben 6 persone a bordo della ISS con due Soyuz sempre attraccate, questo spiega i tempi di rotazione (ogni tre mesi) per 3 membri d’equipaggio alla volta.

E’ vero i sedili sono fatti su misura, tramite calchi in lattice della schiena dell’astronauta (come avveniva per i cosidetti “troni” delle Mercury americane). D’altra parte questi sedili “personali” per così dire sono facilmente smontabili e passabili da una capsula all’altra proprio per consentire la “rotazione” delle capsule che ho sopra descritto.

Se si dà un’occhiata alle timelines della ISS (chi può farlo) si nota che periodicamente compaiono le “barre” di attività per la rimozione ed il montaggio dei sedili da una capsula all’atra, in corrispodenza dei membri dell’equipaggio a cui appartengono i sedili.

Qualche info aggiuntiva sul sedile Kazbek, direttamente dalla sua casa costruttrice:

http://www.zvezda-npp.ru/engl/kasbek.html

… e quindi sono sempre le stesse all’andata e al ritorno :smiley: :wink:
Da quando sono presenti 6 astronauti, ovvero un paio d’anni a questa parte, sulla ISS le capsule di andata e quelle di ritorno sono sempre le stesse per tutti e non sono più stati effettuati cambi di seggiolino, gli unici che cambiavano Soyuz erano i turisti spaziali per ovvi motivi, ma da molti anni gli equipaggi delle expedition usano la stessa Soyuz per partire e per scendere.

Confermo.
Informazione aggiuntiva: credo che per ULF-7, non essendoci un altro Shuttle pronto per la LON, i 4 membri dell’equipaggio si porteranno su i loro sedili Soyuz, da usare in caso di problemi allo Shuttle…

A questo punto, megacuriosità più che altro di origine “safety”: immagino che i seggiolini siano “plasmati” per questioni di minimizzare gli inconvenienti all’atterraggio. Ma se un astronauta in orbita dimagrisce troppo? Non è che gli “avanza” con le conseguenti problematiche di sicurezza?

Si tiene conto di questo e anche dell’allungamento di una decina di cm del corpo in seguito alla prolungata assenza di peso.

Uhmm… credo che i seggiolini arriverebbero insieme alla Soyuz che verrebbe lanciata per il recupero, credo.

Si, infatti periodicamente, durante i 6 mesi di permanenza, vengono effettuati dei test con tuta e configurazione di rientro per verificare che l’astronauta ci stia nella maniera corretta ed eventualmente aggiustato con schiume e materiale gommoso.

Ne tengono conto nel senso che al decollo stanno più larghi, o magari usano un coprisedile imbottito al rientro?
E’ proprio la questione tecnica di far cambiare taglia al sedile ad incuriosirmi…

Allungamento del corpo di DIECI CENTIMETRI? :astonished:

Devo sbrigarmi a prendere un posto sulla prossima sojuz e distruggere in fretta il seggiolino di rientro per rimanere su 6 mesi…
Potrei anche aprofittarne per imparare l’inglese e un’infarinata di russo! :scream:

Anche io mi sarei aspettato questa cosa, ma a quanto pare invece li lanciano con lo Shuttle. L’unico motivo che mi sembra plausibile è la possibilità di essere flessibili nei rientri in caso uno dell’equipaggio Shuttle si infortuni. In tal caso si potrebbe mandarlo giù con la prima Soyuz che si stacca, e un membro dell’equipaggio stazione potrebbe rimanere a bordo in attesa della Soyuz LON

:astonished: Eeeehhh? E quanto era alto allora Paolo Nespoli adesso che è rientrato? Oltre i 2 metri? :fearful:

Non saprei dirti, ma non mi sorprenderei.

albyz: sono io un po’ spostata…ho postato lì x macroscopico errore! non piloterò mai una soyuz. (si vede che non faccio una notte intera di sonno dal 2004, altro che mars 500 eh eh)

tutto molto interessante! la faccenda dei 10cm di statura in più a rientro è impressionante…del resto è anche vero che al mattino appena svegli siamo più alti proprio perchè la gravità non ha agito x qualche ora sui dischi intervertebrali.

Dieci centimetri di altezza sembrano veramente tanti, ma se pensiamo che basta qualche giorno a letto con la febbre per “guadagnare” i famosi 2 centimetri…
:wink:

Gli equipaggi delle Expeditions hanno sempre usato la stessa Soyuz per partire da terra e per ridiscendere sul pianeta.

Un po’ di “storia”:

Gli equipaggi permanenti venivano all’inizio ruotati con le navette spaziali. Questa “modalità” è stata forzatamente sospesa con la tragedia della Columbia e relativa interruzione dei voli shuttle. A partire dall’Expedition 07 gli equipaggi hanno quindi iniziato ad utilizzare (gioco forza) le Soyuz sia per salire che per scendere. Poi, a partire dall’Expedition 13 (e con i voli shuttle nel frattempo ripresi) un membro di equipaggio ha ricominciato ad essere ruotato con le navette spaziali. Questa pratica è stata utilizzata fino all’Expedition 21. Da allora fino ai “giorni nostri” (e per chissà quanto tempo ancora!) gli equipaggi vengono ruotati esclusivamente con le Soyuz.

al ritorno sulla Terra la forza di gravità riporterà gradualmente la statura a quella
originaria ma con la differenza di avere i dischi invertebrali più “allenati” a ripetere
il fenomeno alla prossima permanenza nello spazio.
non è escluso che questo eccezionale “allenamento” possa dare sensibili effetti anche
in seguito dopo qualche giorno a letto sulla Terra.
se si trattasse di un giovane ragazzo ancora in fase di crescita probabilmente la microgravità potrebbe fa risultare un aumento permanente della statura in confronto a quanto sarebbe
dovuto essere naturalmente.

per errore non ho quotato direttamente uno dei posts dove si scriveva dell’ aumento
di statura umana spaziale mentre nel frattempo veniva inserito un nuovo post
che non trattava appunto di statura e per tale logico motivo risulta nella parte finale
della discussione thread una discrepanza nel senso logico del discorso calcolabile dallo 0,50%
allo 0,75%.