Spacchettamento dei pannelli solari di Juno a Titusville

Per aumentarne l’efficienza…

Avevo capito che il fine era quello… :flushed: ma vorrei capire perchè il tenerli sotto vuoto ne aumenta l’efficacia

Perche’ la diffrazione causata dall’atmosfera terrestre ne deprime l’efficienza.

Si va beh… ma allora vanno tenuti nello spazio o in assenza di atmosfera, non nel vuoto. Così mi torna il discorso :ok_hand:

Infatti l’atmosfera è una gran seccatura, comunque qualcosa c’è:
http://www.energyinnovations.com/sunflower/
questi affari qua, in commercio, sfiorano il 30% di efficienza, e allo studio ci sono sistemi più efficienti di questi…il problema è quello dei costi e dell’accessibilità alla tecnologia, la NASA impiega esemplari unici, per l’uso quotidiano c’è qualche passo in più da fare…comunque è interessante notare come, in questo caso, ci sia un collegamento diretto tra la tecnologia astronautica e gli impieghi “terrestri”…chissà che la soluzione ai problemi energetici non sia un RTG nello scantinato di ogni palazzo :grin: :grin: :grin:
“amore si è scaricato l’RTG”
“uff oggi vado a comprare il plutonio”
:star_struck:

ok scherzavo dai :wink:

Alla Hyperion no, invece: http://www.hyperionpowergeneration.com/news/newsreleases/Hyperion_Fact_Sheet_March2010.pdf

Ed una pila Hyperion sotto la collina dietro casa mia ci starebbe un bijoux…

La disinvoltura con cui il marketing di Hyperion parla dei loro prodotti mi ricorda Asimov nel ciclo delle Fondazioni.
A quando i generatori atomici da attaccare alla cintura?

Ehm… le celle solari ad alta efficienza, a tripla giunzione, le fa anche il CESI a Milano, vedere http://www.cesi.it/pagina_2.asp?livello=2&cp=03040000&c2=03040800&c3=&cc=&lang=IT e non bisogna mica andare alla NASA; basta comperarle.
A terra si arriva al rendimento del 38%, operando in regime di concentrazione. La differenza di rendimento fra terra è spazio non è dovuta a diffrazione o al vuoto, ma all’assorbimento selettivo da parte dell’atmosfera; la radiazione nello spazio ha un altro spettro, e la cella opera meglio. Tutto qui, quando si paragona l’efficienza bisogna anche verificare quale è lo spettro solare di riferimento, e se si opera in concentrazione o meno. Ricordo che nelle celle multigiunzione ogni giunzione è sensibile ad una lunghezza d’onda diversa, e fa passare la parte di spettro che non usa alla giunzione successiva; le varie giunzioni devono generare ognuna la stessa corrente, e quindi lo spettro della radiazione è importante.
Poi il diagramma citato da Blitzed non parla di costi. Queste non sono semplici celle al silicio, ma monocristalline all’arseniuro di gallio (anzi, InGaP/GaAs/Ge e relative varianti). Sono enormemente più costose (di un fattore 1000, per intenderci) e la produzione del semiconduttore utilizza prodotti chimici particolarmente tossici e inquinanti. Insomma, there is no free food, come direbbe un americano - anche la produzione delle celle solari (e poi il loro smaltimento a fine vita) ha risvolti da considerare.
Quindi non fatevi illusioni, non avrete sul tetto pannelli con resa del 40%. E fra l’altro, fra il 16-17% di un buon silicio policristallino (economico) e il 38% delle celle a tripla giunzione c’è solo un fattore 2 di rendimento; basta raddoppiare l’area. E passare a sistemi a concentrazione ad alta efficienza vuol dire che la cella (con relativa lente di Fresnel) deve inseguire il sole per mantenere il fuoco, quindi c’è meccanica in movimento, manutenzione, e complicazioni di impianto.

Again, just my 2 cents …

Marco

Grazie IK1ODO! Adesso mi è un po’ più chiaro il tutto!
Non capivo infatti quella cosa del vuoto, mi tornava invece l’interferenza dell’atmosfera (ovvia direi, anche solo per la parte di radiazione che assorbe/riflette).
Molto interessante anche il discorso dell’inseguimento.
Vicono a casa dei miei hanno installato 3 “campi solari”. Al di là dei discorsi etici (hanno eliminato un bel po’ di terreno coltivato…), sono tutti ad inseguimento ma questi pannelli sono enormi e tutti con il proprio motore. Mi sono sempre chiesto se valga la pena, evidentemente si, se li fanno… ma se togliamo gli incentivi?
Perdonate l’enorme OT :flushed:

Gli incentivi li tolgono gia’. Dal nostro portafogli, tramite le tasse. Sei contento di aver pagato quei pannelli solari?

Altre immagini.

© KSC (NASA) media gallery.

Ancora.

© KSC (NASA) media gallery.

Si continua a lavorare sugli elementi che costituiscono i Solar Arrays della sonda.
Qui (come anche nel blocco di foto precedenti) si nota bene il magnetometro, che è agganciato al gruppo di pannelli #1. Lo stanno rivestendo con coperture isolanti.

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