Oggi a Tolosa si volge il Space Summit 2022
https://www.asi.it/event/space-summit-2022/
Per chi volesse seguire gli interventi, c’e’ la diretta della ESA TV:
Oggi a Tolosa si volge il Space Summit 2022
https://www.asi.it/event/space-summit-2022/
Per chi volesse seguire gli interventi, c’e’ la diretta della ESA TV:
Molto interessanti i due punti “Inspiration” indicati dal Direttore Generale Josef Aschbacher:
Ci sono altri aspetti e azioni che vengono esposte in questo momento, per cui serve un attimo per farne un elenco completo. Tra queste comunque ci sono:
Tanta roba, and counting.
Il messaggio generale è: l’Europa spaziale sta perdendo terreno in un mondo che sta facendosi sempre più competitivo.
In qualche modo legato al tema:
Sì, anche se ufficialmente la si è presa parecchio larga.
Su questo tema oggi è stata decisa la formazione di un panel di esperti, anche non del mondo spaziale, che dovrà definire delle priorità e delle linee guida che saranno poi esaminate nella prossima Ministeriale degli stati membri ESA.
In generale fa parte della spinta ad uno sfruttamento totale, indipendente ed europeo dello spazio.
La cosa piu’ naturale sarebbe stata una collaborazione e sinergie con la Russia, quasi possibile nel clima di un po’ di anni fa, non certo adesso
ESA collabora da sempre con tutti, ma accesso indipendente europeo significa esattamente non arrivare a fare certe cose solo come “partner di”, ma da soli.
Poi, acquisita la capacità autonoma, si possono fare tutti gli accordi bilaterali che si vuole, un po’ come NASA con Roskosmos.
In un mondo in cui cercare di camminare da soli non è proprio la scelta giusta, ormai l’abbiamo capito: chi fa da sé o investe fantaziliardi o accetta tempi quantisticamente infiniti.
Libri e film di fantascienza, con i loro consorzi ed equipaggi internazionali, hanno visto giusto già da decenni.
Io non sono d’accordo con herr Firmenadministrator.
Dipende dai casi e da cosa fai. Una collaborazione con chi ha esperienza permette di acquisire know how e condividere/ridurre i costi.
SpaceX se non avesse avuto Nasa e le relative competenze a cui attingere forse ci avrebbe messo molto piu’ tempo o non avrebbe raggiunto il risultato.
Ma se la collaborazione ti tiene in un ruolo subordinato non camminerai mai con le tue gambe, ti impedisce di crescere come giustamente fatto osservare.
Gli ingegneri Europei sono buoni come quelli americani se non di piu’, e il know how in buona parte e’ probabilmente gia’ acquisito.
Pero’ se e’ vero quello che scrive l’articolo, che l’UE con un Pil paragonabile spende meno di un decimo degli USA, allora non so se ci sono i margini per un progetto del tutto indipendente.
La possibile collaborazione con i russi ha avuto anche dei nomi:
CSTS, ACTS, Kliper.
Se Boeing gettasse la spugna potrebbe aprirsi una opportunita’ per collaborazioni con gli USA perche’ gli americani non vogliono dipendere da un solo veicolo e potrebbero vederlo con benevolenza ( Orion a livello pratico non esiste, non ha futuro come accesso efficiente, economico e di routine allo spazio).
Anche altri attori hanno parlato di veicoli manned e magari hanno bisogno di alleanze. Origin ha ambizioni e risorse molto superiori ai risultati e programmi gia’ avviati quindi forse non e’ un treno su cui salire.
Rocket Lab sta vagheggiando cose troppo eccentriche, una capsula lanciata con il Neutron sarebbe troppo piccola e lontana dalle best practice , e poi e’ troppo new space e inadatta a collaborazioni internazionali.
Poi ci sono anche i giapponesi, e perche’ no, hanno un’industria spaziale molto avanzata e di automobili euro giapponesi condividendo la piattaforma se ne sono fatte.
Ma l’Europa se vuole davvero ce la puo’ fare anche da sola, i vettori molto affidabili li ha. Immagino e spero sarebbe un veicolo che puo’ essere lanciato sia su lanciatori esistenti ma anche su quelli futuri.
Pero’ dovrebbe cambiare quel numeretto. Gli USA spendono 10 volte noi. Va cambiato il budget. E forse anche le metodologie, ma questa e’ un’altra storia.
il punto e’ proprio questo. L’UE ha, economicamente, le spalle abbastanza grosse per portare avanti dei progetti spaziali ambiziosi. La questione e’ appunto se si vogliono tirar fuori questi soldi o no. L’ambizione da parte di alcuni politici (vedi Macron), c’e’. Bisogna vedere se questa volonta’ politica diventera’ comune a tutta la UE.
Tecnicamente non capisco il significato di questa frase. A grandi linee e chiaro, ma per conto di chi e indipendente da chi?
Se è l’Unione europea che lo vuole, non potrà mai essere indipendente, visto che ha bisogno di un partneriato extracomunitario con paesi generosi, e cioè l’ESA, che include Svizzera, Norvegia e UK (e anche Canada se vogliamo dirla tutta).
Se è l’ESA non se lo può permettere, visto che non ha l’appoggio dei miliardi dell’Unione europea, la sola che può muovere così grandi progetti.
Quindi non accesso indipendente allo spazio, ma accesso dipendente da nazioni più vicine a quelle a cui lo chiediamo ora.
Secondo me non è solo un dettaglio tecnico, non è l’accesso indipendente che veramente chiedono, ma instaurare business con partner diversi (ritenuti più affidabili e duraturi) e aumentare l’interesse dei cittadini e delle aziende nei propri territori di competenza (ESA-UE). Accesso indipendente è solamente una locuzione facile da far capire all’esterno, tecnicamente non è corretto, IMHO.
Ma no …
Si tratta di rispolverare il vecchio progetto CSTS, cioè la versione europea di Orion, fatta a partire dal vecchio ATV, il quale era già abitabile
Si tratta di una scelta puramente politica. Se arriverà il via libera (come sembra) sarà una questione di pochi anni (per le varie certificazioni)
Scusa, ma la collaborazione piú naturale sarebbe con Nasa, non certo con i russi. Siamo già loro schiavi per il gas, vediamo di non (ri) diventarlo anche per l’accesso allo spazio.
Scusate, niente vis polemica…
Indipendente da tutti. Fino ad oggi gli astronauti europei sono andati nello spazio in collaborazione (leggi, partner di minoranza) con Statunitensi e Sovietici/Russi.
Si vorrebbe diventare una “potenza spaziale” alla pari con loro, per questa specifica branca dell’astronautica, con laciatori, veicolo spaziale e tutto quanto “europeo”.
@aricchi @Luciano_Davidovich ribadisco che l’oggetto della discussione non è annullare le collaborazioni internazionali, che ripeto sono state fatte con tutti e due i lati dell’ex cortina di ferro, da tempo, con profitto.
Si tratta di sviluppare autonomamente in Europa la capacità di andare nello spazio con equipaggi umani, usando vettore e veicolo spaziale UE.
Questo non significa rinunciare alle collaborazioni, ma diventare partner alla pari. Oggi un astronauta UE/ESA vola su un veicolo statunitense o russo, domani vice versa.
Cioè anche l’Ue indipendente dall’ESA?
Hai una fonte per questo? Nei video di ieri diffusi da ESA si faceva intendere che una possibile base per il design di un futuro e ipotetico veicolo europe sarebbe lo Space Rider…
È comunque tutto troppo prematuro per specularci, non sappiamo nemmeno quali siano i consigli che usciranno dal comitato consultivo e che saranno rivolti ai ministri dei paesi UE (anche l’esatto coinvolgimento di ESA e la mezza contraddizione dell’UK non è chiara).
Questa è una bella domanda. Devo approfondire per capire, ma il “succo” rimane. Si vorrebbe smettere di essere subalterni.
Avevamo trattato l’argomento in un thread, qualche tempo fa …
Poi provo a cercarlo
Certo, mai detto il contrario…
Ho ritrovato il vecchio thread…