Potrebbe essere possibile per i russi utilizzare terminali sottratti alle forze armate ucraine e non disattivati?
Quello lo può disattivare direttamente l’ente che ce l’ha intestato dalla sua dashboard.
In teoria è possibile. Jakub Janovsky - Bellingcat and Oryx Blog contributor - (Oryx è quello che tiene il database delle perdite) segnalava il fatto che le celle di Starlink per forza di cose forniscono copertura anche ai russi.
(nell’immagine la diagonale è circa la linea del fronte)
In pratica, girano foto e filmati di materiale ancora imballato e l’articolo di ComNews (vedi qui sotto) parla di terminali nuovi acquistati in paesi terzi, consegnati ai distretti militari e impiegati nei territori conquistati (Crimea in primis) dove il segnale dovrebbe essere spento.
A margine ricordo che mesi fa erano comparse alcune foto di antenne Starlink nelle trincee russe ma si trattava molto probabilmente di terminali catturati agli ucraini e cmq disattivati (ne ricordo una dove l’antenna veniva usata come tavolino).
Con un terminale rubato o intestato a prestanome forse puoi collegarti ma da un territorio intenzionalmente coperto da Starlink.
La posizione geografica dell’utenza e’ regolata dal contratto, per poterti spostare devi pagare di piu’. La fonte diretta eccola qua: https://www.starlink.com/roam
(in teoria potrebbe essere una regola contrattuale non imposta da vincoli tecnici ma in pratica il satellite deve sapere dove sei per puntarti)
Inoltre dove non c’e’ una convenzione e un quadro legale per erogare il servizio non penso proprio che Starlink possa essere utilizzato, valeva anche per le nazioni occidentali prima che venisse regolato con gli enti locali preposti e aperto il servizio sul mercato di ciascuna nazione.
E’ ben noto che durante un attacco Ucraino verso la Crimea Starlink e’ stato disattivato/mai attivato in quelle aree, vedi fonte di seguito. Quindi la precisione del footprint e’ notevole, come suggeriscono i razioniali tecnici.
Quindi sempre li siamo, o e’ intenzionale dare servizio al territorio Russo o e’ una bufala. Non mi pronuncio su cosa e’ piu’ verosimile delle due.
Di seguito una fonte riguardante l’attacco in Crimea, ma anche prima del libro ci sono stati articoli, tweet e altre fonti, la cosa ha fatto rumore, all’epoca:
Articolo in russo segnalato da Kevin Rothrock di Meduza conferma la notizia - terminali in vendita, copertura su Crimea e territori occupati - e aggiunge qualche dettaglio. Traduzione via google.
In general, sellers promise that their terminals will operate uninterruptedly in the occupied territories of Ukraine, including Crimea, as well as in the European exclave of the Russian Federation, Kaliningrad, and Kamchatka near Japan. […]
All terminals on sale are already configured and ready for use . Available - “versions V1, V2 RV and SL Global”, their cost varies from 240 to 299 thousand rubles depending on the site. Payment is accepted in cash or by card, and the Miele online store of household appliances , which also sells equipment that is nominally unavailable in the Russian Federation, is ready to accept a transfer from a legal entity. […]
The goods can be picked up independently in residential buildings near the Aviapark shopping center on Khodynskoye Pole and near a residential building on General Glagolev Street in Khoroshevo-Mnevniki .
Tornando a parlare di Starshield - non mi pare esista una discussione dedicata - Reuters ha ripreso un articolo di febbraio del WSJ (Musk’s SpaceX Forges Tighter Links With U.S. Spy and Military Agencies) riportando alcune notizie in esclusiva: il contratto da 1,8 miliardi sarebbe con NRO per una costellazione di centinaia di satelliti da osservazione e ci sarebbero già dei prototipi in orbita.
Exclusive: Musk’s SpaceX is building spy satellite network for US intelligence agency, sources say
Reuters reporting discloses for the first time that the SpaceX contract is for a powerful new spy system with hundreds of satellites bearing Earth-imaging capabilities that can operate as a swarm in low orbits, and that the spy agency that Musk’s company is working with is the NRO. […]
A U.S. government database of objects in orbit shows several SpaceX missions having deployed satellites that neither the company nor the government have ever acknowledged. Two sources confirmed those to be prototypes for the Starshield network. […] The spy satellites will house sensors provided by another company, three of the sources said.
Sul valore strategico di questo progetto segnalo un lungo articolo di The War Zone.
[…] a larger, distributed constellation would have the ability to monitor huge swathes of the Earth simultaneously, and depending on the size of the constellation, at least far more persistently to seamlessly. This could make it difficult, if not impossible, for an opponent to hide activities of interest. A very low revisit rate, or even eliminating revisit rate altogether, could even open up the possibility of continuous ‘streaming’ coverage of a location from low Earth orbit. This would also be essential for persistent GMTI coverage that tracks ground movements in real time that will actually be high enough in fidelity to guide weapons onto those tracks.
L’account ufficiale di Starlink potrebbe aver pubblicato per errore un video in cui si vedono anche degli Starshield. Il tweet è stato rimosso quasi subito ma non prima di essere “screenshottato”.
I due tweet:
https://x.com/xdNiBoR/status/1895561442843365638
https://x.com/Starlink/status/1895523605980852499 (cancellato)