Starlink - La costellazione di satelliti di SpaceX per i servizi Internet

Ma 28M di dollari non sono un pochini per una cosa del genere? Oppure mi son perso qualcosa io?

Si l’interessamento del dipartimento della difesa, cambia molto in ottica utilizzo, i soldi sono una question secondaria. Tra l’altro 3 giorni fa ha anche appena raccolto internamente 500 milioni.

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Visto che Musk sta irrorando la rete con info, ce n’e’ una anche per questo 3d:

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Discord sembra particolarmente felice, quella è una big fucking emoticon eheh

A quanto pare ci sarà concorrenza diretta tra SpaceX / Starlink e Blue Origin / Telesat.
Con la differenza principale che Starlink sarà di SpaceX…

Sarebbe interessante anche capire la possibile integrazione tra Telesat e i servizi AWS di Amazon…

https://www.facebook.com/spaceflightnow/posts/2099308086805246

Ecco la risposta:

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New Gleen ha a carico Telesat e adesso anche questa mostruosa costellazione. Sono una marea di lanci assicurati.

Beh, la costellazione di Amazon è praticamente una spesa interna visto che il proprietario di Blue Origin e Amazon è sempre Jeff Bezos…

E infatti Telesat sta cercando anche alternative:

Assumo per lo stesso motivo per cui OneWeb e Telesat non si sono rivolte a loro volta a SpaceX.

Ma stiamo andando OT…

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Relativity Space sono quelli che stampano i razzi quasi completamente (95%) in 3D. Se hanno ottenuto un contratto vuol dire che il loro lanciatore Terran 1 (che potrà lanciare in LEO 1.250 kg) procede bene.

Qui si può ammirare qualche disegno del Terran 1 e i filmati dei test del motore Aeon:

ah bene, sul sito affermano di essere la seconda compagnia impegnata a rendere l’umanità multiplanetaria…

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Certo che i fan di Star Trek avranno un po’ di brividi per via del nome del lanciatore… stai a vedere che siamo nel mirror universe :wink: … speriamo arrivi prima Elon, allora :grin:

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1250kg per un’orbita LEO ma a 185km di altezza… Non è leggermente bassa?

Sicuramente deorbita molto velocemente, a quella quota.

Pero’ immagino sia un dato di riferimento, rinunciando a un po’ di payload suppongo possa piazzare il satellite piu’ in alto.

Non so se l’approccio lanciatori piccoli e’ competitivo. Sicuramente si riduce la complessita’ dei satelliti che non devono avere capacita’ di propulsione autonoma, ciascuno viene recapitato esattamente a destinazione, non serve il rack (che tra l’altro e’ massa sprecata).

Apparentemente nei confronti dei Falcon la vederei difficile come costi… a naso.

Pero’ magari trovano il modo di produrre i lanciatiori veramente in massa e lanciandoli in serie a ciclo continuo, senza la complessita’ del recupero… chissa’. Magari funziona. E’ una scommessa. In ogni caso non sono gli unici a seguire questo approccio, in primis Electron che e’ anche ben piu’ avanti e proven. Incomincia ad essere affollato.

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Per comparazione: la costellazione iridium next è considerata sempre in LEO ma a 780km di altezza. Se non erro SpaceX ne ha lanciati in media 9 alla volta per 8 missioni. La commissione era di 492 milioni di dollari per 75 satelliti (6,56M per satellite). Il costo per lancio dell’Electron si aggira a 6M di dollari e sul sito di Relativity parlano di 10M per lancio del Terran 1…

100 nmi (185 km) è di solito l orbita di riferimento di LEO per tutti i razzi. Quando leggi X tonnellate verso LEO di solito l’orbita è sempre 185 km circolare con un inclinazione di 28.5 gradi (salvo indicato diversamente).

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Bisognerebbe poi specificare la localita’ di lancio.

La velocita’ di rotazione terrestre infatti va a sommarsi a quella del veicolo, quindi lanci da localitta’ molto vicine all’equatore come Kourou permettono un payload maggiore a parita’ di lanciatore.

So che e’ ben noto, ma magari a qualche lettore occasionale interessa.

Poi se lancio da un sito a 28 gradi nord non riesco ad ottenere orbite con inclinazioni inferiori.

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Sulla carta sembrerebbero costi non cosi’ dissimili. Pero’ bisogna tenere conto che quelli che applica SpaceX sono prezzi commerciali fatti per ottimizzare le revenues, non costi industriali, che non sappiamo.

Come gia’ scritto altrove, in teoria anche se il costo industriale fosse molto piu’ basso, a SpaceX probabilmente non conviene abbassare i prezzi perche’ in un mercato poco elastico o molto viscoso, come quello dei lanci commerciali, ridurrebbe solo le sue entrate senza incrementare significativamente i volumi, almeno nel breve termine.

Nel momento in cui entrano altri attori competirivi, pero’ , potranno e dovranno usare il loro eventuale margine competitivo per contrastarli invece che fare utili da spendere in serbatoi marziano–texani.

Come si diceva il mercato, lentamente, ma sta cambiando strutturalmente.

Poi c’e’ l’incognita degli attori che verticalizzano tutto, sia lanciatore che costellazione, che proprio per questo, per motivi strategici, potrebbero tenere alla larga i clienti che sarebbero anche concorrenti. A quanto pare non e’ piu’ solo SpaceX un attore che aspira a verticalizzare tutta la filiera dal lancio alla costruzione della rete di comunicazione. Peraltro un attore che verticalizza, se veramente sui volumi necessari, ha dei costi industriali molto piu’ bassi potrebbe avere un grosso vantaggio competitivo sul costo totale per costruire la costellazione.

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Queste costellazioni devono servire anche le alte latitudini, quindi necessariamente le orbite sono inclinate, e parte del vantaggio di un lancio dall’equatore va perso.
E tutte le preoccupazioni di radioastronomi e FCC sulla protezione delle frequenze, che fine hanno fatto?

Abbiamo qualche info in più sul lancio starlink previsto per maggio 2019? numero di satelliti…se si tratta ancora di prototipi ecc…scusate se si tratta di news già postate da qualche altra parte

La FCC ha approvato la nuova orbita più bassa per la prima fase della costellazione Starlink di SpaceX.

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