Starlink - La costellazione di satelliti di SpaceX per i servizi Internet

Nei tweet sotto a quello principale ci sono delle supposizioni.

3 Mi Piace

Ah beh, meno male che ho detto dubito e non che è impossibile :joy:.
Comunque dovrebbe essere un evento infrequente, deve trovarsi davvero vicino e Hubble deve puntare precisamente dove passa il satellite.

Fortunatamente la maggior dei telescopi spaziali futuri, quelli di alto profilo almeno, andranno molto più lontano per le osservazioni, L2, un milione e mezzo di chilometri, e saranno immuni dall’inquinamento terrestre.

2 Mi Piace

L2 è una buona soluzione. Ma ho la sensazione che il ritmo con cui aumenta il disturbo alle osservazioni astronomiche da terra cresca più rapidamente delle risorse disponibili alla comunità astronomica per trasferire nello spazio l’attuale capacità osservativa.

7 Mi Piace

Non so se la notizia sia già stata postata altrove, ma a quanto pare i satelliti Starlink lanciati oggi sono dotati dei famosi terminali laser.

Sapevo che SpaceX avesse condotto dei test con almeno due satelliti dotati di questi link nei mesi scorsi, ma non ero al corrente di una distribuzione più ampia di tale sistema. Sarebbe interessante sapere se saranno “di serie” d’ora in avanti, o se si tratta ancora di un numero limitato di esemplari che verranno utilizzati per effettuare altri test.

8 Mi Piace

Servono a comunicare fra loro, ricordo bene?

E fare in modo che sia una rete di satelliti e non solo una nuvola di ripetitori…

3 Mi Piace

E aggiunge che tutti i satelliti del prossimo anno avranno la connessione laser di default.
(Il tweet è lo stesso che c’è su Transporter-1, ma la seconda parte del tweet sta meglio qui che di là).

2 Mi Piace

Perche’ la rete funzioni e’ necessaria, suppongo, una minima densita’ di satelliti con il laser perche’ questi siano in vista tra di loro.

Il prossimo anno vuol dire 2022. Quindi non e’ imminente, probabilmente hanno ancora bisogno di un po’ di tempo. La versione v0.9 suppongo permetta di fare sperimentazioni intermittenti.

Ho provato a fare due conti facendo delle assunzioni un po’ arbitrarie su Hubble e su Starlink per vedere quanto possano essere frequenti questi eventi.
Ho assunto 20 km di quota maggiore di starlink rispetto a Hubble, 40k satelliti starlink in orbita con inclinazione e nodo casuali, angolo di vista di Hubble di una pallina da tennis a 100 metri (come riportato nell’incipit qui) e fatto i conti con carta penna e calcolatrice, non volevo fare un conto preciso ma solo una stima sull’ordine di grandezza.

Mi è venuto che Hubble potrebbe soffrire di questi eventi ogni 2.150 orbite, cioè ogni 130 giorni più o meno.
Poi ho cercato di capire quali altri telescopi potrebbero essere affetti da questo problema.
Ce ne sono tanti, non me l’aspettavo. Telescopi come XXM, Integral, Cheops sono immuni, orbitano troppo in alto. Ma Hubble, Xuntian (in costruzione), Swift, AGILE, Fermi, NuStar, HXMT, potrebbero essere affetti, così come anche altri di cui non conosco affatto le caratteristiche. Fossero una decina, e ammesso che questi telescopi necessitino di un periodo di osservazione continuo, questo problema avverrebbe statisticamente ogni 13 giorni (stime personali, senza fonti, a seguito di un’oretta di calcoli a mano).

Detto questo, il problema secondo me è anche di soluzione facilmente indirizzabile, visto che gli starlink vanno un po’ a guida autonoma, basterebbe che (ok, l’ho detto) si spostassero di poco prima di passare nel raggio visivo di un telescopio. A livello tecnologico non ci sono grandi impedimenti, si tratta di pochi cm di delta v da implementare qualche orbita prima del passaggio. A livello organizzativo invece sì, visto che gli starlink dovrebbero conoscere a priori la direzione di osservazione di ogni telescopio, e questo al momento non è un dato rilasciato in tempo reale.

Volevo solo condividervi questa osservazione, giusto per inquadrare la gravità del problema entro i limiti effettivi in cui risiede, senza esprimere un parere pro connettività o pro osservabilità.

10 Mi Piace

Forse e’ facilmente risolvibile con l’altitudine degli attuali Starlink che sono in orbita molto bassa. Banalmente oltre a prevenire gli puntualmente incroci mi chiedo se non si potrebbe alzare leggermente l’orbita dei telescopi anche di poco (non sono in grado di valutare quanto sia fattibile).

Quello che mi impensierisce non poco e’ quando ci saranno migliaia di satelliti di comunicazione ad orbite piu’ elevate, sopra i 1000 km, e non solo per l’astronomia.

Orbita piu’ alta significa non solo che la probabilita’ di finire nel campo visivo di un telescopio anche orbitale aumenta.

Significa che il tempo durante il quale il satellite e’ illuminato dal sole durante la notte aumenta significativamente fino ad arrivare a satelliti perennemente illuminati per le orbite piu’ alte.

E soprattutto significa che satelliti defunti e detriti spaziali non deorbitano naturalmente in tempi brevi, e questa e’ una delle piu’ grandi preoccupazioni per il futuro.

Per questo sarei favorevole a disincentivare se non impedire costellazioni molto numerose su orbite piu’ elevate… anche se considerazioni commerciali e politiche probabilmente lo impediranno.

I futuri OneWeb potrebbero essere migliaia a 1200km di altezza. Imporgli di abbassare l’orbita significa che per avere un servizio competitivo dovrebbero lanciare molti piu’ satelliti perche’ il footprint di ogni satellite si restringe. E questo potrebbe essere un problema politico, perche’ parliamo del principale competitore in tempi non lunghissimi.

Kuiper per fortuna sembrerebbero previsti in orbita piu’ bassa, ma immagino dobbiamo attendere che abbiano il lanciatore adatto per farlo economicamente.

Anche molti dei futuri Starlink potrebbero essere ad altezze piu’ elevate, di seguito la previsione pubblicata attualmente su wikipedia.

E qui uno specchietto che riassume le caratteristiche conosciute di tutte le costellazioni, presenti e future:

No, è sbagliato, diminuisce.

1 Mi Piace

Vorrebbe dire coordinare orbite ed osservazioni, una cosa credo del tutto improponibile.
Un satellite che passa nel campo due volte all’anno non è un problema terribile. La grana è da terra, con telescopi a grandissimo campo come LSST “Vera Rubin” che ha un campo di quasi 10° quadrati, ma anche ELT o TMT, Con un campo di 3°x3° ti ritrovi una manciata di satelliti in ogni posa di qualche minuto, obbligando a ripetere la posa per cancellare i segnali spuri, e rischiare di non vedere i transienti per cui LSST è progettato.

3 Mi Piace

Che non possono essere spostati nello spazio con le tecnologie attuali (e penso anche per i prossimi 100-200 anni).

2 Mi Piace

Ci si prepara alla produzione dei satelliti starlink 1.5 e 2.0

(che poi non ho capito perché no direttamente solo i 2.0)

Probabilmente gli 1.5 portano la connessione laser di default. Vogliono testarla “in beta” su un ristretto numero di satelliti, per poi migliorarla e passare alla v2.0. Anche se Musk, qualche giorno fa, aveva detto che quelli che io do per v1.5 saranno v1.0. Potrebbe anche trattarsi di miglioramento nei materiali, del peso, dell’algoritmo di manovra. Sicuramenre avremo informazioni a tempo debito.

1 Mi Piace

Densità: Si, abbiamo in orbita 1.000 satelliti ma, alle nostre latitudini (e quelle del servizio già attivo in USA e UK) la densità non mi sembra ancora ottimale. Ci sono un po’ di utenti che su Reddit si lamentano di “buchi” nel segnale, alcuni pensano ad ostruzioni del segnale, magari per chi vive con alberi d’alto fusto intorno.
Studiando un po’ https://satellitemap.space/ (non so se preciso al 100%), ammettendo che tutti funzionino, noto comunque dei momenti in cui delle zone non sono coperte da nessun satellite:
2021-01-31 11_09_08-Live Starlink Satellite Map
Secondo me ci vorranno ancora almeno 500 satelliti per avere una copertura precisa e costante al 100% 24h/24h, almeno alle nostre latitudini.

Cosa ne pensate?

2 Mi Piace

Ovvio che la densità non è ancora ottimale, sennò perché continuerebbero a lanciare

7 Mi Piace

In effetti se parlavano di una costellazione di decine di migliaia di satelliti…

?

Una prima costellazione <opertativa sarà di> 1600 satelliti [fonte Wiki] [20]

Quindi: sì.

Più che altro per tener il passo della concorrenza che incalza, cominciando subito a fornire il servizio, avrebbero cambiato i piani iniziali di dispiegamento della costellazione

(Probabilmente se ne è parlato qualche post più su ma mi noiava cercarlo :blush:)

Tenete conto che ci sono ancora molti satelliti già lanciati ma che non hanno ancora raggiunto la loro posizione orbitale finale. A partire dalla Missione Starlink 12 almeno 1/3 dei satelliti per ogni missione è ancora in fase di innalzamento dell’orbita o di spostamento di piano orbitale.
Chiaramente in queste fasi i satelliti non sono operativi e anche se lo fossero non sarebbero utili alla copertura dei “buchi”.

1 Mi Piace