Starlink - La costellazione di satelliti di SpaceX per i servizi Internet

Secondo me il core business di starlink (e di altre costellazioni) saranno le transazioni di borsa ad alta velocità e ad accesso esclusivo.

Premetto che tendo ad essere d’accordo con te, ho avuto molte discussioni riguardo al business case, di cui sono piuttosto critico.

Ma secondo me il cliente di Starlink o OneWeb (se mai esisteranno come le stanno presentando) non sarà il classico singolo utente privato. Chi ha bisogno di connettività in luoghi remoti sono i militari, i governi, e le aziende o società. Già oggi quasi tutta l’Africa naviga su internet grazie al satellite, ma non è il singolo utente che si collega al satellite, c’è qualcuno che si collega in banda larga e poi crea una bolla di connettività a terra.

Tu immagina l’africa, il sudamerica, la asia, per non parlare degli oceani.

Anche perché comunque anche un sistema come starlink non può gestire milioni di utenti, se vuole mantenere un data rate decente.

Quello che io metto in dubbio sono i costi di gestione di un sistema del genere. Troppe volte nella mia vita (e ne sono vittima anche nel mio lavoro attuale) ho visto sottostimare nella fase di progetto i costi di gestione operativa giustificando così il business case…

@Buzz certo. anche io concordo che se il cliente è uno con i soldi come quello allora va tutto bene (vedi caso iridium)

@Raffaele_Di_Palma tu hai un idea del one trip delay che si perde per recuperare i molti km in più? certamente ha il vantaggio dell’esclusività e resilienza (non ci sono fibre ottiche da tagliare) ma sulla latenza ho i miei (grossi) dubbi

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Chilometri in piu’? Con i satelliti in LEO oltre ad una certa distanza i km sono meno rispetto ad una linea dati terrestre.

E sopratutto la velocita’ di propagazione della luce nel vuoto e’ significativamente maggiore che nelle fibre ottiche, come ampiamente discusso in questo ed altri 3d, e ormai c’e’ anche parecchia letteratura sul tema.

Occhio che devi calcolare la distanza dal punto di accesso ad internet, non dal singolo satellite. Significa che il tuo segnale viaggia fino al setellite, e da lì viaggia per comunicazione intersatellitare fino al satellite che sta volando sopra ad una ground station, dove il segnale torna a terra. Quindi la distanza effettiva è di qualche migliaio di km.

Comunque sono d’accordo che è meno della distanza percorsa per la connettività satellitare via GEO, che è di quasi 100 mila km e secondo me è il vero metro di paragone. La latenza c’è ed è più alta di quello a cui siamo abituati nelle zone urbane, ma comunque è “accettabile”

devo ricredermi in merito alla latenza. ho dato un occhiata veloce a questo

dopodiché non mi sembra cosi eclatante la differenza e con un jitter notevole.

In altre parole non ci costruirei un business case per quello

sono dell’idea che il target principale sia militare, il secondo il rurale americano e se il sistema si ripaga con i primi due e non fallisce allora forse può diventare un business globale
Detto che oggi in Europa con connessioni mobili a 10 euro/mese vorrei vedere chi monta una parabola sul tetto per pagarne più di 30…
in italia ad esempio si legge qui che FWA fa 1,24 milioni di linee… ma voglio vedere come le hanno contate…

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Non solo militare, ma anche governativo in senso più ampio.

La fetta di mercato già c’è, loro cercano di soppiantare quelli che già forniscono questo servizio dalla GEO, vedi Inmarsat, Eutelsat, etc.

Il vantaggio della GEO è che con 3 satelliti copri tutto il globo (compagnie come Eutelsat ne hanno una trentina). Dalla LEO invece hai bisogno di centinaia o migliaia di satelliti, ma offri un servizio accessibile con antenne molto più piccole e con meno latenza.

Quindi in linea teorica il mercato lo potresti anche soppiantare, il problema è se riesci a fornire un servizio altrettanto affidabile e agli stessi costi.

E Musk lo sa bene qual è il mercato in cui si sta infilando, la pubblicità che fanno quando parlano di connettività è una cosa diversa

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E con piu’ banda complessiva. Molta di piu’.

Il principio e’ lo stesso della telefonia cellulare, ci sono moltissime antenne e occupi la tua fettina di banda solo per una antenna alla volta.

In ambito TLC avere un’infrastruttura proprietaria (e magari a basso costo) rappresenta un asset notevole. Sicuramente sulla carta l’architettura di rete di Starlink sembra molto promettente, ma non dimentichiamo che:

  1. Deve crearsi una fetta di mercato che, al momento, appare almeno “scettica”. Come detto prima, FWA e mobile satellite oggi sono visti come alternative di nicchia o utilizzabili in casi specifici. Come cambiera’ la cosa dipendera’ anche dal servizio offerto (e da effetti non tecnologici, come quanto SpaceX ci spingera’ sopra e in quanti si affideranno a Starlink).
  2. Il paper citato da @fbadini riporta “speculazioni” relativamente al discorso “bassa latenza”. Non e’ detto che sara’ per forza cosi’, ho l’impressione che al momento alcune affermazioni (anche del paper, che ho letto velocemente pero’) siano ottimistiche.
  3. Il sistema deve dimostrare di essere molto affidabile per poter competere con gli attuali link terrestri. Gli aspetti tecnici innovativi ti Starlink promettono molto bene, ma stiamo parlando di un livello tecnologico molto alto, potenzialmente meno rodato di cio’ che viviamo a terra. Credo che dimostrera’ di avere le carte in regola, ma dal dimostrare la fattibilita’ di una tecnologia ad avere un prodotto stabile ne passa.

My 5 cents: sara’ una scommessa promettente, realizzabile perche’ SpaceX ha la possibilita’ di usare i suoi vettori e che potra’ proporsi sul mercato come alternativa. Se lo diventera’ davvero dipendera’ molto da affidabilita’ e fattori non tecnici (es: pubblicizzare use case unici per il caso satellitare LEO).

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Sto immaginando uno scenario in cui l’infrastruttura è il primo passo, e diventa appetibile per l’acquisto di contenuti esclusivi trasmessi solo agli utenti che usano l’infrastruttura. Un nuovo modello in cui provider di connettività e provider di contenuti si uniscono. Penso ai clienti netflix, se con un sovrapprezzo ti offrono anche la connettività oppure ti tolgono netflix, la valuti?

Cioe Ho netflix solo se tramite bundle con starlink?

Mbah… dipende sempre dal prezzo finale e dai contenuti offerti. Poi se in casa mi arriva com piccione viaggiatore, poco mi importa imho

Se però me la togli perche DEVO usare un deterninato provider allora è camorra

gli operatori cavo in USA funzionano come dici tu.
E stanno perdendo i clienti (i famosi “cord cutter”) a favore degli ott come Netflix o Amazon che sono agnostici rispetto alla infrastruttura. Addirittura AppleTV+ (cosi come Apple Music) sono fruibili su hw non apple e/o su web. E sappiamo quanto Apple sia restia ad uscire dal suo recinto quindi se lo fa vuol dire che non c’è altro modo

A mio avviso sarebbe un suicidio se Musk facesse una cosa del genere

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ok il modello di business se è come dite non funziona, ma non c’è niente di strano se comprasse netflix e la trasmettesse sulla sua piattaforma. Se vuoi vedere sky (ok adesso ci sono altri sistemi) devi comprare un impianto sat e puntare il satellite di sky dopotutto

E’ finita la fase di ampliamento della parabola. Internet (con vari approcci piu o meno chiusi sul decoder) sara’ l’unico mezzo del futuro. Ci vorra ancora qualche anno ma se guardi al link di AGCOM vedi che ci sono 1 milioni di case FTTH fatte in 4 anni mentre le parabole (tecnologia che c’e’ da oltre 20 anni) sono ferme quasi dieci anni ad una cifra intorno ai 6 milioni (ad es. gli abbonati Sky sono oscillati tra i 4,3 milioni del 2006 agli attuali 5,3 eppure hanno il monopolio dei non ott visto che mediaset ha mollato)

Interessante ma forse si collega all’argomento marginalmente. Mi spiego meglio.

Lo streaming viene servito in generale tramite CDN (Content Delivery Network) ovvero un servizio messo a disposizione da provider specializzati che ottimizza prestazioni, uso di banda e robustezza della trasmissione facendo largo uso di web caching e load balancing su server distribuiti globalmente.

Questo permette di utiizzare solo una volta la banda delle tratte di lunga distanza per copiare i contenuti, dopodiche’ gli utenti finali scaricano il video dal server proxy dove viene fatto il web caching piu’ vicino invece che dalla sorgente, con un ping time molto inferiore (ma per lo streaming ha meno importanza) e minimizzando il traffico sulle lunghe tratte in fibra oceaniche. In teoria se una CDN avesse un server proxy su Marte io da Marte potrei accedere a un contenuto nella cache dii quel server con un ping time di pochi millisecondi invece che i molti minuti necessari per far viaggiare le radioonde fino alla Terra e ritorno. Il tutto in modo abbastanza trasparente, sono i dispositivi di rete che mi indirizzano automaticamente al server piu’’ vicino rimbalzandomi sulla tratta di lunga distanza solo per i contenuti che non sono nella cache del proxy. Ovviamente se sono un marziano e voglio vedermi l’ultimo video di Rhianna quasi sicuramente lo trovero nel proxy locale, se invece cerco un video raro magari mi tocca aspettare 10 minuti prima di iniziare a scaricarlo da Terra (Marte e’ solo un esempio per esagerare gli effetti di latenza).

Comunque e’ una materia molto complicata, ogni CDN usa approcci e algoritmi propri che cambiano continuamente.

Non ho ancora trovato articoli specifici ma non so come questo tipo di servizi potre trarre vantaggio da una rete satellitare.

In effetti le CDN sono meno adatte per contenuti altamente interattivi (transazioni finanziarie, altre transazioni dati, voip, telepresenza e fpv, gaming ecc.)… sono invece piu’ adatte per servizi prevalentemente read only come lo streaming e la navigazione web.

Sarei quindi portato a pensare che i film di Sky trasmessi nelle aree urbane saranno proprio un tipo di traffico che continuera’ ad essere trasmesso sulla fibra, anche sulle lunghe distanze, almeno per il ragionevole futuro.

Diverso e’ il discorso per le aree rurali dove manca l’ultimo miglio.

Pero’ in effetti non ci hanno ancora fatto capire se le reti satellitari LEO saranno la killer application per il lunga distanza a bassa latenza o per l’ultimo miglio nelle aree rurali.

Forse per entrambi ma inizialmente solo la seconda, dato che i primi satelliti Starlink non avranno capacita’ di comunicazione tra di loro, ne’ in radiofrequenza ne’ tantomeno laser, ma faranno solo da router tra stazioni e utenze a terra (se ho capito bene).

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Concordo con @indaco, al momento fra le due possibilità (basso RTT vs capillarità) propenderei per credere che starlink possa affrontare, e magari risolvere, il digital divide, ma solo in caso di servizi sufficientemente economici.

la penso anch’io come te, ma come discutevamo molto sopra la stabilità dei modelli di business in cui il bilancio costi ricavi tra provider e fornitore di contenuti è fortemente sbilanciato è da verificare sul campo.

E’ tipico fare fatica a credere a nuovi business case, ma anche Morgan Stanley, che non è certo una azienda che tratta con favore Musk ed è impietosa con Tesla, sta tenendo un occhio di riguardo per Spacex perchè si rende conto del potenziale

Se vedi Bezos con suo Project Kuiper si sta buttando nello stesso business case e toh come altro data point ci puoi aggiungere anche la notizia di un paio di giorni fa OneWeb che si sta accordando con Iridium

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Io non ho affermato che non vi sono mercati per space internet. ho detto che non ci sono per clienti privati. Iridium si regge sul contratto di 7 anni firmato con i militari (non te lo linko perché avrai letto la notizia anche te)

Vediamo se tutti questi progetti reggeranno l’urto del mercato

Negli anni 90 quando la battaglia fu tra cellulare satellitare e cellulare terrestre la sfida fu persa. E anche li fu un problema di tecnologie (telefoni più grandi con batterie di durata inferiore) e competitor già radicato (GSM già molto diffuso)

Forse 30 anni dopo tra fibra ottica e internet satellitare magari la sfida la vincono ma il contesto è similare E non possiamo considerare questi sistemi come alternativi al cellulare perché i terminali e le antenne sono, a detta di Musk e della fisica, " Musk described the terminals as similar in size to a small or medium pizza."
Fibra ottica già molto diffusa in ambito urbano sia come GPON che come VDSL a prezzi relativamente bassi. Trend del mondo aumento dell’urbanizzazione

Unica possibilita (fantascientifica secondo me) è che si inverta il trend di urbanizzazione magari coadiuvato da guida autonoma elettrica (impensabile un trasporto pubblico come oggi che permetta alla gente di lavorare in campagna)
E no… ti assicuro che nonostante si parli sempre di smartworking nel mondo si lavora ancora molto fisicamente (e le tecnologie ci sono già)

Certo se produce auto economiche, elettriche, automatiche e ti porta pure internet in campagna forse molti potrebbero decidere di tornare a vivere fuori

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Tutti fattori sensati che condivido, non è certo un mercato facile e fino ad’ora nessuno ha preso il volo (come quasi tutto in LEO credo) e che l’idea che sia “feasable” è ancora con un punto interrogativo. E’ anche vero che la creazione di una nuova infrastruttura può attrarre indotti secondari di cui non abbiamo idea al momento e sempre più compagnie si stanno avvicinando a questo mercato.

p.s più che alle macchine pensavo + all’idea di smart home / industriale, Tesla ha già accesso alla case ed edifici con Powerwall/Powerpack ed il tetto col Solar, la connessione sarebbe già integrata inhouse