Starship per uso militare?

I rete (in alcuni forum specializzati) stanno girando immagini di una versione militare della SpaceX Starship (Battleship?), a mio avviso si tratta senz’altro di “fan art” senza alcuna connessione con la realtà ma non sarei affatto sorpreso se USSF, DoD, DARPA ed il Pentagono non abbiano già messo gli occhi addosso alla creatura di Elon Musk…

3 Mi Piace

oddio… non dinuovo :unamused:

Se non altro come trasporto truppe e mezzi.

Personalmente non credo alla versione “da bombardamento” di SS, non sarebbe più credibile dello Shuttle armato di bombe nucleari che agitava i sonni del Cremlino negli anni 70 del secolo scorso (e per quanto può sembrare incredibile diede vita alla controparte russa, il Buran VKK).

Però uno SS potrebbe avere un suo valore “strategico”, innanzitutto consentirebbe il rapido dispiegamento, almeno in LEO, di personale e mezzi (anche ingenti). Potrebbe operare per un certo periodo di tempo come una sorta di “stazione spaziale” militare e rappresentare una minaccia al traffico satellitare nemico.

Onestamente non ci vedo un gran valore come trasporto intercontinentale, a parte la rapidità di impiego, perché sarebbe del tipo “one shot” dal momento che se arriva in prossimità del campo di battaglia non ci sarebbero le infrastrutture necessarie a farlo decollare di nuovo, senza parlare della sua intrinseca vulnerabilità.

3 Mi Piace

Non se arriva nella foresta vietcong😅. Ma una base tipo NATO potrebbe essere messa in grado di operare.

Per contro io non ci vedo un possibile utilizzo in LEO come deterrente al traffico satellitare nemico. Tanto vale lanciare ad hoc con piccoli lanciatori tipo Electron. :beers:

Electron non va bene per quello che ha in mente la USSF, se loro mirano ad una presenza umana permanente nello Spazio allora occorre qualcosa di grosso.

Ah, non sapevo avessero in programma anche questo.
Però che senso avrebbe una stazione spaziale indipendente USSF? Perché non appoggiarsi al programma Artemis? Tanto ormai hanno già messo le mani avanti con la difesa dei diritti minerari.

è Fanta politica, un po OT, ma già la Space Force sta macinando parecchi risultati. E francamente non me lo aspettavo.

2 Mi Piace

Artemis è un programma di esplorazione, nato con finalità squisitamente civili.
La USSF se vuole davvero operare nello Spazio dovrà necessariamente disporre di propri programmi.

non capisco il vantaggi di investire miliardi per tenere sacchi di carne fragili in orbita a fare compiti che robot molto meno vulnerabili e molto più convenienti sotto ogni aspetto possono svolgere.

Oltre al fatto che una stazione spaziale militare (al di la della sua utilità dubbia) sarebbe il passo definitivo verso la totale militarizzazione dello spazio e la sua supposta neutralità.

3 Mi Piace

Questo argomento è uno dei cavalli di battaglia di coloro che sostengono l’esplorazione robotica versus l’esplorazione umana.

L’essere umano è misura di tutte le cose, anche di quelle militari.

Detto ciò è chiaro che la USSF non può essere, ispo facto, la USMC (United States Marine Corp) dello spazio cionondimeno se è stata creata come arma indipendente un suo scopo, oltre che lanciare e gestire satelliti, lo deve pur avere…

Nell’esplorazione scientifica umana, un essere umano anche se indubbiamente più dispendioso, è di molto superiore a qualsiasi rover o lander nel muoversi e raccogliere dati, rocce etc etc.

Diversa storia se lo scenario è fare spionaggio orbitale o abbattere satelliti. Serve davvero un uomo per premere un pulsante in orbita, quando per fare la stessa cosa ci sono o i satelliti spia, o una batteria di intercettori terrestri/navali?

3 Mi Piace

Io ora come ora i militari della Space Force nello spazio li vedo andare in orbita soltanto a fare queste cose:

  • Riparare satelliti di enorme valore (Missioni tipo quelle dello Space Shuttle con Hubble)
  • Recuperare satelliti (Anche se probabilmente si potrebbe fare con mezzi robotici ma se il satellite fosse instabile forse degli astronauti potrebbero fare meglio)
  • Fare esperimenti come quelli che adesso vengono fatti sulla ISS, ma fatti sotto segreto militare. In pratica esperimenti che l’X-37B non può compiere in automatico

E questo se parliamo di destinazioni orbitali.
Il discorso cambia drasticamente se parliamo di destinazioni lunari o planetarie extra-terrestri. Ma a quel punto di tratterebbe di conquista vera e propria e si spera non si arrivi a tanto.

Come succede spesso per i militari non si tratta di farlo ma di avere la capacità di farlo nel caso servisse…

Non è che faranno un avamposto armato sulla Luna, vogliono avere capacità e materiali per poterlo fare nel caso inizi una “Corsa alla Luna”…

Secondo me tutte le prospettive sono valide, ma con linea temporale diversa.

Imvho la presenza umana gestita militare non sarà indipendente, ma correlata alla presenza stabile umana sulla luna (e al Gateway in fase avanzata).

Ma è utile una presenza militare umana nello spazio?
E’ dai tempi del Dyna Soar (e poi del Blue Gemini,e poi del MOL e poi dello Shuttle da Vandemberg) che ci provano per poi concludere che non serve a nulla.
Rispetto a ieri oggi i sistemi automatizzati e guidati da inteligenze artificiali o da remoto in tempo reale,sono molto più avanzati.
Perchè creare complessità (ed aumentare i costi) con cabine per equipaggi,supporto vitale,ecc,quando si può realizzare i propi obiettivi senza necessità di un equipaggio?
In teoria sarebbe più utile,che so,una versione più avanzata dell’X37B in grado di abbattere,catturare o ispezionare (tramite un Robonaut per esempio) satelliti nemici.

1 Mi Piace

Bella domanda.

Se si parla di sistemi di ricognizione (ottico o altro) la risposta è: assolutamente no.
Bisogna però guardare la cosa da un punto di vista strategico, se è vero (come sembra) che nel breve/medio futuro lo spazio circumterrestre (e forse anche quello lunare) sarà occupato da “altri” players (Cina, India e la stessa Russia) in senso abitato allora una presenza umana “fissa” di tipo militare potrebbe essere necessaria (almeno agli occhi della Casa Bianca).

Capisco che nessuno di noi vorrebbe la militarizzazione dello Spazio ma non è negando questa eventualità, come lo struzzo che infila la testa nella sabbia, che poi questa non si verifica davvero.

Lo Spazio oggi è già militarizzato e parecchio, manca solo la presenza umana.

il punto è… vale la pena?

Mi spiego. Potrei capire un mezzo militare per effettuare manutenzione o riparazioni sui satelliti DoD di maggior profilo (per intenderci quelli che solitamente lanciano con il D4H, e che gestiscono le comunicazioni di altissimo livello, e fatti per mandare e ricevere dati negli ambienti più ostili).

Ma una stazione spaziale apertamente dichiarata come militare?
Si tratta di un bersaglio troppo evidente e vulnerabile. Non puoi nascondere una stazione spaziale. La sua località è sempre nota. Le minacce balistiche ormai crescono a dismisura, al punto che difendere una nave da un attacco missilistico sta diventando estremamente impegnativo. Figurarsi una stazione spaziale.

Assumiamo che gli USA entrino in guerra con una potenza regionale (simil Iran). Cosa accadrebbe se questa stazione militare (e quindi obbiettivo legittimo) finisse sotto attacco di un paio di ASAT? Sarebbe un colpo clamoroso…

4 Mi Piace

Nel frattempo usare Starship per trasporti punto-punto sulla terra in massimo un’ora sta piacendo ai militari, tanto che lo U.S. Transportation Command ha fatto un accordo con SpaceX al riguardo.

4 Mi Piace