In realtà il motivo è che la live viene prodotta a Hawthorne mentre il controllo del lancio/missione è esclusivamente a Boca Chica. Per motivi tecnici la telemetria, tranne il MET, non può essere inviata tutta a Hawthorne al momento. Almeno così disse su twitter la responsabile al video di SpaceX che si occupa delle dirette. Poi che siano anche dati che preferiscono non divulgare può essere tranquillamente un secondo motivo.
No, il motore che resta acceso per più tempo in volo, quello “davanti” nella telecamera della zona motori, è l’unico che non è stato acceso intenzionalmente per l’atterraggio.
Per quanto riguarda invece il filo generale del discorso, i problemi che si manifestano adesso su Starship sono quasi sicuramente problemi risolvibili e che possono fare in modo che non si ripetano.
Sia perché problemi di design come successo a SN8, risolvibili con alcune modifiche, oppure problemi di software di controllo e gestione di tutti i casi non nominali.
Per un lancio suborbitale point to point di persone infatti il peso della Starship nel fairing sarà sicuramente molto più importante, probabilmente tanto da consentire l’accensione di tutti e tre i motori per il flip per poi passare all’utilizzo dei due motori “migliori” per la fase finale di atterraggio. La versione finale avrà anche un sistema RCS a metano/ossigeno che potrà fornire quasi sicuramente un controllo molto migliore del sistema RCS riciclato dal Falcon 9 attuale, che tra l’altro non viene minimamente usato per l’atterraggio adesso.
Mi chiedo se una possibile implementazione del software di volo possa prevedere ridondanza nell’accensione di un diverso Raptor anziché quello prescelto in caso di malfunzionamento.
Potrebbe rendere più “sicuro” un eventuale failure durante la manovra finale a costo praticamente zero e abbastanza velocemente piuttosto che modifiche di hardware. A occhio non penso che SN9 lo prevedesse. Ma i prototipi si chiamano in questo modo perché sperimentano…no?
Credo anch’io. Anche perchè da quel che si capisce uno dei tre è in ogni caso ridondante per l’atterraggio anche quando la nave è carica. Visti i tempi strettissimi per la manovra finale, i miei 2 cent sul fatto che SN10 accenderà tutti e tre i motori ed eventualmente ne spegnerà uno prima dell’atterraggio, una volta che almeno due sono a regime. Continuare a buttare prototipi non piace a nessuno, quando puoi salvarli rinunciando a qualche dato e poter ripetere il test una settimana dopo.
Si tratta sempre di dati ufficiosi, però rendono bene l’idea di come effettuare un’accensione ad una quota più elevata comporti maggior spreco di propellente e soprattutto sia meno efficiente. In verde l’accensione a 2 chilometri, in rosso ad un chilometro, in arancio a 550 metri (la quota attuale), in blu quella a 450 metri. I primi due scenari prevedono lo spegnimento e la riaccensione dei motori, in quanto sarebbe impossibile continuare con i motori accesi così a lungo.
Interessante. Parzializzano al 55% minimo (circa), per cui la spinta minima (0.55*0.33=18%) è comunque maggiore del peso del veicolo al rientro.
Ipotizzando che la spinta sia lineare con la parzializzazione (efficienza costante) che è un assunto verosimilmente non corretto, probabilmente per difetto (l’efficienza a carico parziale probabilmente è inferiore per cui la spinta risultante è minore)
Da un paio di giorni i tecnici di SpaceX erano al lavoro su SN5. Inizialmente si pensava ad una rimozione del simulatore di massa, mentre ora appare chiaro che il prototipo verrà smantellato. RIP SN5, prima Starship (senza nosecone e flap) a staccarsi da terra.
Comunque come atterraggi siamo a 71 o 72 mi pare, e praticamente “in mezzo” c’è stato 1 solo atterraggio non andato a buon fine a rompere la consecutività, o sbaglio ?
Chiedo a te che sei una macchina in queste cose
Sono stati effettuati 26 voli nel 2020, con due atterraggi falliti (17/02/2020 e 1/03/2020) entrambi in missioni Starlink, rispettivamente B1056 al 4° volo e B1048 al 5° volo.