Starship - Starbase / Boca Chica

Su un pilastro della torre si vedono delle guide…

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Un render di come dovrebbe funzionare Mechazilla. Un neccanismo solo controlla entrambi i bracci.

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Avvistati i Raptor seriale 73,78 e 69 al pad di lancio. Dovrebbero essere installati su S20.

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Non sarebbe comodo poter muovere entrambi i bracci indipendentemente per avere un minimo di tolleranza nel caso il booster fosse minimamente disallineato?

(Qui un pessimo disegnino per provare a spiegarmi meglio)

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Attività del 4 settembre.

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Andando più avanti con la time-line , ed ipotizzando un possibile disastro al secondo lancio orbitale con cattura fallita del super heavy, e conseguente esplosione sul pad orbitale …

le domande che vi pongo sono:

  1. un’eventuale esplosione del SH che si schianta sulla torre, quali danni potrebbe causare? E quanto tempo ci vorrebbe per ripristinare tutto come prima?
    Slitterebbe anche il progetto Artemis?
  2. la fase più critica di tutto il lancio orbitale qual’è?
    La fase in cui il razzo in orbita si inclina per ridurre l’attrito , e se si sbaglia la manovra, con l’inclinazione sbagliata il razzo prende fuoco ed esplode, questa è la fase più critica ? Oppure proprio l’atterraggio del super heavy con la sua cattura da parte di Mechazilla?
  3. ma una possibile avaria dei dispositivi elettronici del razzo, quanto è probabile? Basterebbe per far schiantare il razzo ?
  4. oltre all’avaria dei dispositivi elettronici, quali sono i punti deboli di Starship? Cioè quale componente è più a rischio di guasti e richiederà più attenzione da parte degli ingegneri? Cosa è più probabile che vada storto?

Ovviamente facciamo i dovuti scongiuri… speriamo vada tutto sempre bene . :grinning:

Rispondendo a parte dei tuoi quesiti, penso che la più grande incognita con il razzo sia gestire 32 motori con più accensioni durante una missione. Il resto del booster è in linea con le complessità del F9, che Spacex si è rivelata in grado di gestire.

Invece la domanda sul progetto Artemis penso sia quella su cui riflettere, ma Nasa ha accettato i rischi sapendo che la velocità con cui portano in orbita le navette cargo/depot/crew è vitale per il progetto

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Le droneship hanno dimostrato di poter sopravvivere a qualche RUD senza danni catastrofici. Mi chiedo se, fatte le dovute proporzioni, anche la torre potrebbe incassare qualche botta senza soccombere.

Certo con SS c’e’ in ballo molta piu’ energia che con i booster F9, peraltro la struttura da salvaguardare e’ piu’ grossa e non e’ direttamente sul punto di impatto, ma lateralmente ad esso: non e’ un muro, e’ un guard rail. Inoltre suppongo che come per i Falcon verra’ definita una traiettoria di sicurezza per precipitare prima nell’oceano e poi (*) nel piazzale deviando solo all’ultimo momento, solo se non ci sono anomalie, verso la torre.

(*) tra oceano e piazzale ci potrebbero essere altre aree magari pubbliche, spiaggia, strada ecc… E’ impensabile che queste siano accessibili a persone e mezzi durante le operazioni.

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Vista l’oramai completa affidabilità del falcon 9 e la precisione di atterraggio su piazzole e appontaggio sulle droneship… Secondo voi una dimostrazione di 'presa al volo ’ con il falcon potrebbe essere considerata?

riguardo la prima domanda, facendo pura speculazione credo che la torre possa resistere a qualche fallimento del sistema di cattura, certo poi dipende dal tipo di fallimento, ma lo stesso Elon, che ricordiamo chiama tutto il sistema di lancio stage 0 proprio per sottolineare l’importanza e la complessità, disse che probabilmente avrebbero dato un paio di “calci” al booster prima di prenderlo

mentre rispondendo alla 4 io credo che il sistema che più rischia di fallire al momento sia quello di protezione termica del secondo stadio

comunque nel frattempo è stato avvistato un raptor vicino ad sn20

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Dipende da molti fattori, ma principalmente a che velocità impatta la torre (e dove). All’atterraggio di propellente residuto dovrebbe esserne rimasto poco, ergo poca energia chimica per una potenziale esplosione.

Cosa inrendi esattamente? Il “flip” che dovrà eseguire Super Heavy per tornare indietro? Quello non sarà molto diverso da quello che fanno già i Falcon 9 da qualche anno a questa parte.

Se per “più critica” intendi quella in cui hanno meno esperienza, direi catturare al volo Super Heavy, anche e sopratutto vista la precisione richiesta.

Probabilmente non molto visto che è verosimile che godano di ridondanze multiple.

Se intendi il sistema intero, Musk ha più volte ripetuto che si aspetta ci vorranno diversi tentativi prima di riuscire a portare giù una Starship in un pezzo solo. Quindi direi lo scudo termico. Nel video di Everyday Astronaut, Musk ha accennato alle varie soluzione che stanno studiando per proteggere il delicato giunto (e annessi servomeccanismi) fra scafo e flap dal plasma che si genera durante il rientro. A differenza di una capsula tradizionale Starship non è passivamente stabile, i flap saranno fondamentali per mantenere l’assetto e effettuare un EDL di successo, perderne anche uno solo avrebbe esiti catastrofici.

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No, non intendo il flip del super heavy, intendo l’inclinazione di starship che si vede in questo video al minuto 6:27

Nel peggiore dei casi, se il SH impatta ad alta velocità contro la torre, nel punto peggiore che dovrebbe essere colpendo alla base della torre, equivale a ritornare indietro di 6 mesi di lavori?
Lo scenario peggiore possibile di un’ipotetico impatto quali condizioni dovrebbero verificarsi?

Gravi, probabilmente la distruzione del pad con settimane se non mesi di lavori, piu’ un’indagine certa della FAA come naturale in caso di incidenti (specie se a “due passi” da centri abitati come in questo caso). I detriti potrebbero anche arrivare ai serbatoi della tank farm, che sta davvero a due passi.

Artemis slitterebbe quasi certamente, ma per tempi molto difficili da quantificare, per la parte che prevede l’uso di Starship. E’ il rischio di passare da sistemi sperimentali a contratti dove poi le cose devono funzionare e fornire le prestazioni pattuite.

Lancio e rientro (in questo caso rientri).

Cosa intendi essattamente per sistemi elettronici :thinking: ?
L’hardware informatico e’ certamente ridondato, e il software teoricamente molto ben testato.
Sensori come unita’ inerziali e ricevitori GPS o quant’altro a bordo per la determinazione dell’assetto e dell’orbita sono a loro volta sicuramente ridondati, e quindi ragionevolmente no.
In caso di avaria grave a tutti i sistemi inclusi i ridondati penso sia scontato un triste esito finale del volo ma lo trovo estremamente improbabile.
Vi sono poi gli attuatori per le superfici aerodinamiche e i motori, che si devono riaccendere e/o riorientare correttamente, ma fin qui e’ terreno che SpaceX conosce bene.
Ogni sistema complesso ha in se un rischio, sempre, quindi anche se molto basse ci sono sempre probabilita’ che le cose possano andare storte.

Impossibile rispondere alla domanda senza avere o la palla di vetro, o i progetti di Starship con relativi documenti di valutazione del rischio, oltre che alle conoscenze tecniche per saperli leggere correttamente.
L’esperienza ci dice, come accennavo sopra, che lancio e rientro sono le fasi piu’ critiche dei sistemi spaziali. Data la complessita’ introdotta dal recupero di entrambe le componenti di Starship, almeno nei primi 3/4 lanci considererei molto alta la possibilita’ di incidente proprio perche’ e’ naturale e servono dati ed esperienza per consolidare una tecnologia del genere.

Se Starship dovesse fallire 2, 3 o anche 4 volte non mi stupirei, non sarebbe una vergogna e quindi piu’ che gli scongiuri serve duro lavoro e skill, cosa che in SpaceX certo non mancano.

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Status dei prototipi al September 5, 2021 5:00 AM, disponibile anche ad ad alta risoluzione.

Le sezioni in verde, blu e rosso sono parti nuove individuate rispetto al diagramma precedente, le bande più sottili indicano l’unione di due componenti e le linee tratteggiate indicano un elemento che è stato incamiciato (sleeved).
Si può vedere anche lo stato di installazione dei motori.

Un riassunto di tutti i prototipi si può trovare qui.

Legenda
Parti individuate Test
:green_square: Nuove parti di GSE :fire: Static fire
:blue_square: Nuove parti di Starship :snowflake: Test criogenico
:red_square: Nuove parti di SuperHeavy :boom: Esplosione
:rocket: Volo
:trophy: Atterraggio riuscito
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Attività del 4-5 settembre.

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Per tornare ad una visione “politica” relativa al programma Starspip/SuperHeavy vi segnalo quest’articolo. a firma di Doug Plata apparso su The Space Review, premetto che (almeno personalmente) continuo a non vedere una competizione diretta tra SH e NASA SLS, però c’è chi lo fa e questo è il suo punto di vista:

https://thespacereview.com/article/4234/1

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Una bella foto mentre si lavora su uno shell di rivestimento di un GSE.

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Nella notte e stato istallato almeno un raptor su s20

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Sono pienamente d’accordo con te
Tutto quello che l’articolo dice è vero, ma non si vede perché dovrebbe essere un problema per la NASA.
Sarà un problema per la Boeing e le altre aziende del settore (comprese le nostre, temo). Si trovano come i fabbricanti di carrozze dopo l’invenzione del motore a scoppio: o si adeguano al nuovo mondo o sono destinate a soccombere.

Ma la NASA ha tutto da guadagnare da questa situazione…
E infatti, con tutta la prudenza del caso (anche se diventa ogni giorno meno probabile, il progetto può ancora fallire), mi pare stia cominciando a comportarsi di conseguenza
Lo hanno anche detto: se il progetto avrà successo, vogliamo partecipare alla festa

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Situazione piastrelle su S20.

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