Storia dell’astronautica. Parte 1. L'era dei pionieri

Regalo a Voi tutti utenti di Forumastronautico questo mio elaborato. Una breve storia dell’astronautica che potete scaricare e stampare, con l’accortezza di lasciare sul fondo la mia firma. Se fate aggiunte, modifiche o altro al testo, ricopiatele in questo post e mettete la vostra firma sotto la mia. Chi lo sa che da una piccola non possa diventare il germoglio di qualcosa di più grande… basta con i sogni. Il testo dovrebbe stare tranquillamente in una pagina in formato A4. Buona lettura.

Parte 1. L’era dei pionieri

“Un grande giorno per la Germania, peccato che il missile parte per il pianeta sbagliato”. Frase attribuita a Werner Von Braun il giorno del lancio della prima V2 operativa.

La storia dell’astronautica è legata a quella della propulsione a razzo, che ancora oggi è la principale forma di propulsione usata nello spazio.
Le testimonianze più antiche sull’uso della propulsione a razzo ci arrivano dalle cronache cinesi, che ci parlano di usi bellici, come frecce, e rituali, come fuochi d’artificio.
Nel Medio Evo, con gli scambi commerciali tra Europa ed estremo oriente, la propulsione a razzo trova impiego in Europa con gli stessi scopi con cui era in uso in Cina, ma il cannone soppiantò rapidamente i razzi da guerra. Solo durante l’invasione dell’India le truppe inglesi riscoprono l’uso bellico della propulsione a razzo che fu largamente impiegata tra la fine del 1700 e buona parte del 1800 per cadere in disuso a causa dei nuovi progressi dell’artiglieria.
E’ alla fine del 1800 che il matematico russo Konstantin Ziolkovskij (1857-1935) teorizzò che un veicolo dotato di propulsione a razzo a combustibili liquidi potrebbe muoversi nello spazio vuoto. La sua idea trovò un forte ostacolo nella mentalità scientifica dei tempi, secondo la quale i gas combusti espulsi dall’ugello di un razzo, senza un mezzo su cui fare pressione, nel vuoto si sarebbero dispersi senza generare alcuna spinta. Ziolkovskij aveva invece capito che la propulsione a razzo applicava direttamente il terzo principio della dinamica e che non necessitava di un mezzo su cui agire.
La dimostrazione pratica di quanto affermato da Ziolkovskij la diede l’americano Robert Hutchings Goddard (1882-1945) nel 1921. Goddard era dello stesso parere del collega russo, sebbene i due non si siano mai conosciuti, e non si limitò solo a teorizzare, ma iniziò a realizzare razzi sperimentali. Uno di questi, appositamente modificato, fu attivato in una macchina vuoto spinto dimostrando che non solo funzionava bene nel vuoto, ma persino meglio. Grazie ai suoi studi, Goddard accumulò migliaia di brevetti sulla propulsione a razzo e sui missili in genere.
Contemporaneamente a Goddard, in Germania fervevano gli studi sulla propulsione a razzo e tra i personaggi più influenti negli studi spiccava la figura del professore Hermann Julius Oberth (1894-1976). In Germania gli studi interessavano molto i militari perché tra le armi vietate all’esercito tedesco dopo la fina della Grande Guerra non si parlava di missili o propulsori a razzo. Ed è grazie ai militari che tra gli scienziati tedeschi emerge la figura di Werner Von Braun (1912-1977). Giovane genio tra i pionieri della missilistica, durante la Seconda Guerra Mondiale insieme ai suoi colleghi realizza il primo missile della storia, la bomba a razzo A4, nota come V2. Al termine della guerra Von Braun si consegna alle forze USA che lo stavano cercando e si scoprirà che lo sviluppo della V2 era costata, a parità di valore, molto più del Progetto Manhattan americano, ovvero dello sviluppo della bomba atomica.

Ares Cosmos PCC

2 Mi Piace