STS-118 FD7

Durante la giornata di ieri ci sono state le prime conferme ai dati acquisiti domenica, innanzitutto ormai la certezza che il problema non è degli astronauti che anche dovessero rientrare senza riparazione non rischierebbero nulla ma del processo post-missione che potrebbe avere dei ritardi nella manutenzione extra dell’orbiter prima della prossima missione.
Rimane comunque l’ipotesi, sempre che dalle simulazioni si rilevi un probabile surriscaldamento al rivestimento sotto le piastrelle, di eseguire una EVA che non dovrebbe avere particolari problemi, non per proteggere gli astronauti ma per proteggere la struttura sottostante che in caso di riscaldamento dovrebbe essere revisionata e sostituita allungando i tempi di ricondizionamento in attesa della prossima missione che è comunque prevista per Febbraio 2008 (STS-123).
Dalle immagini acquisite è stato possibile rilevare che il danno interessa tutto lo spessore della piastrella ed è visibile lo strato sottostante di materiale refrattario che protegge termicamente la struttura, e questo secondo Shannon è un buon segno perchè non si è rilevato in nessun posto l’affioramento dell’alluminio della struttura esposto.
Intanto si è già allertato per ogni evenienza il “Team 4”, un gruppo di esperti operatori, ingegneri, equipaggi, “spacewalker” che sono sempre allerta durante le missioni per risolvere a terra problemi come quello attuale, in questo caso dovranno cominciare ad analizzare la situazione e prevedere la possibile tecnica, delle almeno tre disponibili, per effettuare la riparazione in orbita.
In caso di EVA per la riparazione sono già stati allertati Mastracchio e Williams, i quali sono stati considerati i più adatti avendo effettuato l’ultima sessione di simulazione di riparazione a terra non più di tre settimane prima del lancio, compresa una in camera a vuoto.
Per quanto riguarda le simulazioni in galleria ipersonica verranno simulate velocità che oscilleranno fra Mach 16.5 e 24.9.
Si è anche valutato quanto un possibile danno inciderebbe nel processo di post-missione e approntamento per la prossima e si presume possa comportare 12 settimane di lavoro così suddivise: 1 per la preparazione del sito danneggiato rimuovendo le piastrelle, 4-5 per l’analisi della struttura, la fabbricazione dei componenti e l’analisi per la riparazione, 2 per le riparazioni strutturali e 4 per rifare lo scudo e approntare il tutto per il volo.
Per quanto riguarda invece la EVA di ieri di Mastracchio-Williams tutto si è svolto secondo programma per quanto riguarda i task da eseguire, anche se c’è stato qualche timore per un sensore di CO2 nella tuta di Mastracchio che dava segnali errati.
La durata è stata di 6 ore e 28 minuti in cui si è sostituito un giroscopio portato in orbita questa missione con uno guasto che verrà riportato indietro con la prossima.
Come sempre alcune battute spiritose durante la EVA:

“Hey Scorch, the motion of the arm is incredibly smooth,” Williams, all’operatore all’interno della ISS, Charlie “Scorch” Hobaugh, mentre si spostava sul braccio robotico all’interno della stiva.
Hobaugh: “It’s because I ain’t doing it,”
Williams: “I thought you are driving real well there.”
Hobaugh: “Man, I could have taken credit for that,”
Williams: “This is the most amazing ride I’ve ever had,”
Hobaugh: “There’s work on the other end,”
Williams: “Yeah, I can see it coming up.”

Anderson dall’interno della ISS riferito al giroscopio da 270kg che è impugnato e sospeso in aria da Williams: “How’s the ride, Dave, and the stability of that big boy?”
Williams: “Great. It’s got a lot of mass,”
Anderson: “This is NOT a jettison mission, OK?”
Continua Anderson scherzando: “If you have time, you might want to whip out a piece of gray tape and a Sharpie and stick it on the CMG and write ‘suspect, return to ground.’”

E questo è il momento di tensione quando scatta l’allarme CO2 nella tuta di Mastracchio:
Terra: “Our assessment right now would be to clock it…”
Mastracchio: “Break, break, break…”
Terra: “…counterclockwise…”
Mastracchio: “Break! Break!”
Mastracchio: “CO2 sensor bad. CO2 high,”
Terra: “Stand by,”
Mastracchio: “48.3 millimeters. I guess the CO2 sensor went bad, I’m hoping. It says ‘open purge valve,’ but I’m not going to do that.”
Terra: “Stop arm motion. Stop arm motion,”
Tracy Caldwell dall’interno dello Shuttle: “How you feeling, Rick?”
Mastracchio: “I feel fine.”

Grazie Albyz, aggiornamento preciso e completo!

Bellissima la battuta di Anderson a Williams “Ricordati che questa NON è una missione di rilascio! Chiaro?”
Sarebbe stato il massimo se gli fosse sfuggito di mano il CGM… #-o