STS-134: pronti ad un nuovo rendezvous con la ISS per collaudare STORRM

Al momento della partenza di STS-134 dalla ISS, avverrà una particolare manovra che dovrà validare il sistema di docking che sarà utilizzato dalla capsula Orion quando dovrà agganciarsi alla ISS o in futuro ad altri moduli spaziali.
L’esperimento, chiamato STORRM (Sensor Test for Orion RelNav Risk Mitigation) è composto da 5 riflettori installati nell’anello di docking della ISS durante STS-131 e da una telecamera e un sistema LIDAR installati, per questa occasione, sullo Space Shuttle Endeavour. Tutti i sistemi sono stati attivati e verificati con successo per il primo avvicinamento, avvenuto come di consueto con la ISS, e verranno pienamento collaudati con un secondo avvicinamento, con profilo totalmente differente, successivo all’undocking di oggi.
Una volta avvenuta la separazione con la ISS, lo Shuttle si allontanerà fino a circa 8km dalla ISS e a quel punto, circa due ore dopo la partenza, ricomincerà un nuovo avvicinamento con la ISS che seguirà il profilo di docking previsto per Orion. Il nuovo avvicinamento, effettuato con il sistema LIDAR e successivamente con la nuova telecamera con risoluzione 16 volte maggiore di quella attuale dello Shuttle, porterà la navetta a riposizionarsi a pochi metri dalla ISS utilizzando i sensori STORRM collegati ad un computer indipendente usato come guida dall’equipaggio.
Una volta terminato il secondo rendezvous lo shuttle si allontanerà definitivamente dalla ISS e comincerà la preparazione per l’ultimo rientro di questa navetta.
I sistemi che verranno testati sono stati realizzati da Lockheed Martin e Ball Aerospace per l’Orion Project Office della NASA.


ma l’allontanamento?

sapevo che lo shuttle si allontana dall’iss grazie alla spinta delle molle del sistema di undoking in modo da non spruzzare getti addosso all’iss…

qui non avviene aggancio quindi presumo dovra allontanarsi usando gli rcs… facciamo la doccia di corrosivi a iss?

…non so dove hai letto questa cosa… ma non è così… tutte le manovre (ma anche quelle di docking) avvengono utilizzando i thruster dell’RCS… e non potrebbe essere altrimenti.

…avevo letto anch’io la stessa cosa(non ricordo dove, controllerò…)…

Si, probabilmente nei primissimi cm per dare l’avvio alla separazione ma il sistema di thruster viene attivato praticamente subito e a pochi metri come avviene nel docking.

se non ricordo male, viene detto nel documentario “inside the space shuttle”

Da quel che ho capito io leggendo la relativa checklist di cui riporto un estratto: (in allegato il pdf)

CONFIGURE FOR SEPARATION

CRT RCS F – ITEM 1 EXEC (*)
JET DES
F1L – ITEM 9 EXEC (no *)
F3L – ITEM 11 EXEC (no *)
F2R – ITEM 13 EXEC (no *)
F4R – ITEM 15 EXEC (no *)
F1U – ITEM 17 EXEC (no *)
F3U – ITEM 19 EXEC (no *)
F2U – ITEM 21 EXEC (no *)

in sostanza vengono disattivati solo gli RCS Frontali (F) che puntano in su (U) quelli a sinistra (L) e destra (R)

allego un immagine con la codifica degli RCS.


undock2.pdf (62.7 KB)

mmm… forse perche si usano solo i posteriori per “blanciare” lo sgancio ed evitare che le molle diano un momento angolare all’orbiter che lo porterebbe a ruotare sull’asse dell’imbardata, con la conseguenza di scontrare il timone di coda contro la stazione…?

sul DAP (digital auto pilot) viene selezionato LOW Z, questo tasto inibisce automaticamente tutti i jet che spingono verso l’alto ma se il THC (translational hand controller) viene spostato verso +Z (giù) vengono in realtà azionati i jet +/- X in simultanea (davanti/dietro) che sono montati leggermente angolati verso l’alto così da dare un vettore di spinta verso il basso impedendo così la contaminazione della ISS
vengono così dati tre “impulsi” di accensione, successivamente, dopo 1 minuto dallo sgancio, danno impulsi con un intervallo di 10 secondi fino a quando raggiungono una velocità di separazione di 0,15 fps.

a 150 piedi di distanza il THC ha nuovamente il pieno controllo di tutte le direzioni.