Studio sui costi dei COTS quantifica i risparmi

Un paper ha confrontato i costi per Kg trasportato dai programmi privati con i costi dello Space Shuttle, quantificandoli:

Specifically, the analysis of development and operational expenses, as well as vehicle failures, found that SpaceX had cost NASA about $89,000 per kg of cargo delivered to the space station. By the same methodology, he found Orbital ATK had cost $135,000 per kg. Had the shuttle continued to fly, and deliver cargo via its Multi-Purpose Logistics Module, it would have cost $272,000 per kg.

L’autore si spinge a dire che il Tesoro statunitense sia già rientrato dell’investimento con la sola tassazione:

"it is arguable that the US Treasury has already made that initial investment back and then some merely from the taxation of jobs at SpaceX and its suppliers only from non-government economic activity," the study finds.

Anche per gli ancora ipotetici trasporti di personale è stato stimato un sostanzioso risparmio:

The detailed study then attempts to calculate the costs of the commercial cargo and crew programs combined, comparing that total to continued shuttle flights, which could carry both supplies and astronauts at the same time. Zapata's best estimate is that the commercial programs cost only about 37 to 39 percent of what it would have cost NASA to continue the space shuttle program.

L’articolo: https://arstechnica.co.uk/science/2017/11/in-depth-study-commercial-cargo-program-a-bargain-for-nasa-2/

Un critico malizioso potrebbe dire che ancora nessuna delle capsule COTS manned ha visto lo spazio (per lo meno con un equipaggio a bordo).
Sarebbe però,a mio avviso una critica ingiusta.
In realtà sembrerebbe che,con alcuni correttivi,la strada dei COTS sia quella più promettente da percorrere.
Lasciatemi dire che peccato che il Presidente Obama,nel cancellare Constellation non abbia commissionato ai COTS privati gli stessi obiettivi del programma di Bush Jr.
Oggi saremmo a pochi anni dal ritorno di un uomo sulla luna,ed a costi molto più contenuti e sostenibili rispetto a Constellation ed a Orion-SLS.
Questa è una lezione da tenere a mente; COTS e collaborazione internazionale sono le strade maestre che bisognerebbe seguire nel nostro contesto storico.economico per raggiungere risultati nella conquista dello spazio.

Non capisco un punto. Come possono dire che il governo è rientrato dalle spese? Non mi pare che Dragon sia stata impiegata per voli privati, quindi la tassazione sulla Space-X è quella della sua normale attività per lancio di satelliti. Da cosa stabiliscono che l’aver elargito fondi alla Space-X per i COTs ha già prodotto un ritorno? Se è solo tra gli scambi commerciali tra Space-X e fornitori, non mi sembra un gran risultato. Io credo, credo, che si possa parlare di successo solo quando gli introiti arrivano dalla commercializzazione del prodotto, lanci di Dragon nello specifico e che io sappia al momento ha volato solo per lanci governativi, su cui paga le tasse lo stesso.
Insomma, visto così sembra solo un prestito di successo, non un investimento.
Sul risparmio rispetto alla navetta spaziale, c’è poco da dire. Potrei dire solo che era ovvio. Malignamente che era meglio dismettere la navetta solo con un COTs operativo, magari riducendo i veicoli ed i voli ad uno o due all’anno.

Per quanto ho capito è proprio così, gli scambi commerciali tra le aziende che si è aiutato a creare ha già riportato nelle casse dello stato i soldi elargiti. Che siano lanci governativi o meno non conta secondo me dato che sarebbero lanci da fare comunque.
Che sia stato un successo o meno è un’opinione politica, questo paper è solo un conteggio.
Da ultimo non capisco la ta distinzione: un investimento è esattamente un prestito di successo.

COTs: una manovra del fisco USA per risparmiare sui lanci verso la ISS.
Avrei dovuto capirlo subito che la parte romantica dell’aprire lo spazio ai privati si limitava solo a questo, perché ho inteso male gli scopi del programma e vi ho letto dei sottointesi che non c’erano.
Certo, nelle stive di Dragon e Cygnus ci sono anche carichi di altri enti che pagano e basta, ma vedere questi veicoli in voli privati, con carichi privati per scopi privati, che è la vera apertura dello spazio ai privati? Ancora nulla.
Ergo il programma manned farà la stessa fine.
Invece di “The Hard Way to space”, potrei scrivere “The Slow way to space”.

“Romantico”?
L’Astronautica non ha mai avuto motivazioni romantiche,ma geo-politiche,industriali,e fino ad un certo punto economiche.
I romantici guardano il programma spaziale,non lo fanno (per lo meno non nella stanza dei bottoni).

Certo, nelle stive di Dragon e Cygnus ci sono anche carichi di altri enti che pagano e basta, ma vedere questi veicoli in voli privati, con carichi privati per scopi privati, che è la vera apertura dello spazio ai privati? Ancora nulla. Ergo il programma manned farà la stessa fine.

Non c’è dubbio che per molti anni ancora (forse decenni) il principale committente dei privati (quello che gli fa tenere aperta la bottega) sarà il governo.
Poco a poco,con l’abbassarsi dei costi,vedremo altri clienti importanti,ma ci vorrà ancora molto tempo prima che i privati possano camminare con le loro gambe senza le committenze statali.

Nel frattempo però,se in un modo o nell’altro i COTS fanno risparmiare,ben vengano.

Ovviamente io non sono un contribuente degli USA, ma se lo fossi avrei qualcosa da ridire sull’uso delle mie romantiche tasse e sul modo in cui mi avrebbero preso in giro per convincermi a giustificare una operazione finanziaria che poteva essere fatta senza troppa enfasi.