Thales Alenia Space Italia si aggiudica Expert.

Il prossimo 20 luglio Simonetta Di Pippo, ESA Director of Human Spaceflight e Luigi Pasquali, Presidente ed Amministratore di Thales Alenia Space Italia firmeranno il contratto per lo sviluppo dell’European EXPerimental Reentry Testbed (Expert).

Expert è una capsula automatica sperimentale a basso costo per lo studio dei fenomeni fisici che occorrono durante le fasi del rientro in atmosfera, il cui lancio è attualmente previsto per il 2010.

Con Expert ESA incrementerà notevolmente la conoscenza delle delicate fasi del rientro atmosferico, i dati sperimentali ottenuti serviranno al perfezionamento dei modelli “aerotermodinamici” necessari allo sviluppo di sempre più performanti sistemi di trasporto spaziali.

Il veicolo sarà così composto:

  • Avionica e payload scientifico.
  • Scudo termico.
  • Sottosistemi per la gestione dei dati.
  • Paracadute per garantire un atterraggio morbido.
  • Unità di misurazione inerziale.

Il lancio avverrà dall’Oceano Pacifico con una razzo russo Volna (ICBM decommissionato) in una triettoria sub-orbitale, che si concluderà con l’atterraggio ed il recupero nella penisola della Kamchatka.

La velocità del rientro balistico sarà di 5 Km/s, appositamente studiata per poter confrontare i dati reali di volo con quelli ottenuti in galleria del vento al fine di utilizzarli per lo sviluppo di future missioni europee di rientro atmosferico, tra cui l’Advanced Reentry Vehicle (ARV).

Il payload di Expert includerà equipaggiamenti per la misurazione di paramentri quali: Temperatura, flusso di calore e pressione, oltre a spettrometri ed una telecamera all’infrarosso.

Questi esperimenti nascono dalla cooperazione tra ESA ed una serie di istituti scientifici di tutta Europa e rappresentano attualmente lo stato dell’arte di queste tecnologie.


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Speriamo che questo interessante esperimento insieme con l’IXV e lo sviuppo dell’ATV/ARV portino presto l’Europa a svilluppare un veicolo manned.

Certo è che l’esa mostra in questi ultimi anni un crescente interesse per lo sviluppo delle tecnologie di rientro e se da cosa nasce cosa forse siamo, finalmente, sulla strada giusta per arrivare a un veicolo manned!

Quello che mi piace di più di queste notizie è l’approccio cauto di ESA
Probabilmente dopo il grosso flop di Hermes si è imparato a fare le cose tranquille senza proclami di grossi programmi avveneristici ma soprattutto succhiasoldi!

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tecnologia%20e%20Business/2008/spazio/shuttle/space-shuttle-europeo.shtml?uuid=82a3a1ca-7554-11de-9d99-54433044c7f1&DocRulesView=Libero

non ho capito se si sta parlando dell’ixv…

Si riferisce a questo. :wink:

interessante…

quindi abbiamo:

expert, ixv, usv ( manca qualcos’altro?)

e abbiamo avuto gia un ARD e ora abbiamo ATV e si pensa ad un arv…

quanta ciccia sul fuoco!

Speriamo che non sia troppa! :wink:

Com’era la storia dell’“Asino di Buridano”?

"Un asino affamato e assetato è accovacciato esattamente tra due mucchi di fieno con, vicino a ognuno, un secchio d'acqua, ma non c'è niente che lo determini ad andare da una parte piuttosto che dall'altra. Perciò, resta fermo e muore."

E quì di “secchi” ce ne sono un bel pò.

mi sa che tre miliardi di euro per la gestione di tutti questi progetti non bastano anche se c’e da pensare che sono progetti a lungo termine
quindi non vedo perche l’esa non possa avere piu l’aboratori scientifici orbitali…communque ma USV non era completamente italiano?? :roll_eyes:

Già, anch’io pensavo che USV fosse un progetto interamente italiano!

In ogni caso suggerirei di cambiaria il titol del topic, parlare di “nuovo shuttle europeo” può essere fuorviante.
Expert non è assolutamente il prototipo di un “nuovo shuttle europeo” che, detta così, sembrerebbe un programma “manned” quanto un dimostratore tecnologico tipologicamente simile all’ASSET americano degli anni '60.

http://en.wikipedia.org/wiki/ASSET_(spaceplane)

Sia lo IXV che Expert sono dimostratori tecnologici, così come lo era l’USV, e non sono direttamente propedeutici ad alcun sistema di trasporto umano. Al momento l’unico vero progetto di aerospazioplano pilotato dell’ESA è stato l’Herme degli anni '80.
Di seguito l’ESA ha condotto i programmi FESTIP I e II che, nonostante la gran mole di studi, non hanno portato a nulla.

http://it.wikipedia.org/wiki/FESTIP

Quanti soldi sprecati almeno avesero utilizato gli studi del hermes per qualcosa :star_struck:

Ma anche se non sono manned fa lo stesso,l’importante è che si sviluppi una tecnologia per il rientro planato perchè questi sono velivoli che offrono operatività maggiori rispetto ad un vettore tradizionale.

Poi se l’utilizzo di questi spazioplani si rivelerà in futuro antieconomico è da vedere.
imho

Ho preferito unire i due threads che parlavano dello stesso argomento :slight_smile:

sapete per caso quando durera una missione tipo?

E’ suborbitale… qualche minuto.

quindi in sostanza non avra strumentazione scentifica… se non quella per testare le modalita di rientro?

Beh a quello serve… e il lanci suborbitali non sono certamente una novità… :smiley:

Avendo letto l’articolo sapevo che era suborbitale, ma non avevo capito se doveva compiere qualche esperimento scientifico, o era semplicemente per testare il rientro balistico per la capsula di rientro che ESA sta svilupando o per oltre a questo qualche esperimento suborbitale di tipo scientifico…cmq grazie per la conferma