Ho visto in giro che c’è chi ne parla bene, ma stranamente non ho trovato una recensione qui.
Qualcuno l’ha letto?
Puoi leggere le recensioni su Amazon.com:
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Certo che le ho lette. Ma mi interessavano quelle di FA.it 
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Appena finito, l’ho letto molto volentieri.
Forse si dilunga un po’ troppo all’inizio sui classici dettagli delle missioni Apollo, che noi appassionati abbiamo già letto in 100 libri. Ma d’altronde ci sta, il libro è anche per chi non ha mai letto niente su Apollo.
Per il resto, dopo le prime 100 pagine la storia ingrana e appassiona molto. Ennesima rivisitazione di Apollo 18 in periodo di guerra fredda, ben riuscita. Direi un Tom Clancy ambientato nello spazio.
Complimenti a Chris Hadfield, credo sia il primo astronauta che si è dato alla fiction, e il risultato è davvero buono 
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ehm… tu quoque Buzze fili mi. 
Ti dimentiche del tuo, più botulinizzato, omonimo che scrisse Encounter with Tiber nel '96.
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Ammetto la mia ignoranza, non dimenticanza. Non sapevo 
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In realtà “Encounter with Tiber” fu scritto a quattro mani da Aldrin insieme al ben più titolato (in termini letterari) John Barnes, prolifico scrittore di fantascienza (da noi noto per il suo “Un milione di porte”):
Pertanto è difficile capire quanto di Aldrin ci sia davvero nel romanzo e quanto sia frutto della maestria di Barnes, per cui il nome di Aldrin potrebbe essere legato a ragioni di marketing (un po’ come fece lo stesso William Shatner con il ciclo “Tekwar”).
Per cui il romanzo di Hadfield potrebbe essere davvero il primo scritto “tutto” da un ex astronauta (al netto di “ghost writer” di cui ovviamente non saremmo in conoscenza).
Considerando che normalmente gli autori chiedono consigli e dettagli a piloti, astronauti, ecc, Hadfield ha risparmiato un sacco di tempo e noi, non trovando nessun errore, ci gustiamo la lettura.
A me piace molto.
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