Themis: continua lo sviluppo del primo vettore riutilizzabile europeo

Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Nello stesso anno in cui un’azienda, privatamente, inizia a sviluppare un sistema totalmente riutilizzabile, dopo aver ampiamente dimostrato che il riutilizzo del primo stadio e’ fattibile, anche se non e’ possibile capire se realmente un vantaggio economico.

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Nuovi test per lo sviluppo di del vettore Themis:

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Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Ieri 2021-12-05T23:00:00Z, Bruno Le Maire, ministro delle finanze della Francia, ha visitato lo stabilimento di Vernon, dove viene sviluppato il motore Prometheus per Themis. All’occasione, ha dichiarato che l’Europa deve al piu’ presto sviluppare questo vettore riutilizzabile.

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Notizia di fine maggio: dopo i test dei serbatoi, si passa all’installazione del motore Prometheus

https://www.ariane.group/en/news/themis-and-prometheus-ready-to-blaze-a-trail/

notizia per me nuova: il programma Themis/Prometheus sfocerà nel minilanciatore da 500/1000kg MAIA di MaiaSpace (sussidiaria di ArianeSpace)
https://www.kedglobal.com/aerospace-defense/newsView/ked202205300011

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https://twitter.com/AndrewParsonson/status/1554208552293748740?ref_src=twsrc^tfw|twcamp^tweetembed|twterm^1554208552293748740|twgr^3c3795c7025e7134ad026c7baddf7b7e80415f1a|twcon^s1_&ref_url=https%3A%2F%2Fforum.nasaspaceflight.com%2Findex.php%3Ftopic%3D55347.40
https://twitter.com/AndrewParsonson/status/1554217272650211328

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Se ne parla al 2025 , certo che i finanziamenti non sono proprio quelli per gridare al miracolo… non so fino a che punto il management creda nel progetto.
Nel grafico si vede che nella fase di ottimizzazione si pensa di togliere le gambe per sostituirle con un “acchiappo a terra con funi”.

Il problema secondo me è che Themis-Prometheus è in sostanza un dimostratore tecnologico che vuole dimostrare qualcosa già fatto da altri ormai 10 anni fa. Se mai arriverà alla fine del programma, il vettore non potrà comunque essere usato in ambito commerciale perché troppo piccolo (rocketlab e relativity docet) e antieconomico.
Riversare quella tecnologia su un Ariane6 mi sembra una follia, perciò che opzioni rimangono? Creare da zero un nuovo vettore più grande, magari manned rated, ma chi li mette i soldi?

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Credo che il programma non voglia dimostrare che si può fare, ma che lo sanno fare. Gli serve per sviluppare le conoscenze da riversare in programmi futuri, non ci sono molte altre strade per farlo se non provare.

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Il Corriere ha intervistato il CEO di MaiaSpace.
Link su archive: :newspaper: https://archive.is/7MmOX

Si parla anche di una possibile collaborazione con Avio anche se in termini assolutamente generici.

Maia sarà concorrente di Vega-C e poi di Vega-E?
«Mi risulta che entro la fine del decennio Vega si sposterà verso lanciatori di maggiore capacità (cioè Vega E), entrando così in concorrenza con lanciatori di medie dimensioni. MaiaSpace ha la propria strategia di mercato. La nostra domanda non è chi sfidiamo in Europa, ma se siamo abbastanza competitivi sul mercato globale. La vera concorrenza è là fuori, soprattutto negli Usa e noi non abbiamo altra scelta che abbassare i costi e fare le cose in modo drasticamente diverso».

Sono possibili collaborazioni con Avio, produttore di Vega-C?
«L’obiettivo di MaiaSpace è progettare, produrre e gestire il mini-lanciatore, oltre a commercializzare i relativi servizi di lancio, per rimanere orientata e attenta alle evoluzioni del mercato. Ma sono convinto che si possa instaurare una collaborazione tra Avio e MaiaSpace. Sarebbe un vantaggio per entrambe le aziende e per l’Europa».

Aggiungo notizia di settembre: MaiaSpace lancerà dal pad delle Soyuz a Kouru.

MaiaSpace said in a statement it will spend “several tens of millions of euros” to adapt the pad for use by its vehicle for launches starting in 2026. However, Yohann Leroy, chief executive of MaiaSpace, called it a more “cost-effective solution” than building an entirely new launch facility, a move that will “contribute to optimizing the level of its capital expenditures and therefore MaiaSpace’s business viability.”

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Novità da ArianeSpace. Prima integrazione per Themis.

In December, ArianeGroup’s teams successfully completed the very first mechanical integration of Themis, the European reusable launcher first stage demonstrator, at the Les Mureaux site in France. […] This step in the rocket development proves that all main elements fit together as planned, confirming the mechanical connections and interfaces from the lower to the upper parts of the rocket stage connect smoothly and as intended.

Comunicato stampa e foto da ArianeSpace:

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Andrew Parsonson su Europe in Space ha intervistato il CEO di MaiaSpace sullo stato e le prospettive del progetto.

Un po’ di date:

  • Prima metà del 2026: test flight, probabilmente suborditale;
  • Fine 2026: inizio operazioni commerciali; fino a 20 lanci l’anno nel 2031;
  • 2028: primo tentativo di recupero sulla droneship, stanno per selezionare un fornitore (non ho capito se verrà tentato anche il rientro sulla terraferma)

Prestazioni.

MaiaSpace’s launcher is able to deliver 1,500 kg to SSO in its expendable version, and 500 kg in SSO in its reusable version. The addition of our Colibri Kick-stage boosts the overall performance by at least 1 ton (i.e. 2,500 kg and 1,500 kg in SSO for the expendable and the reusable versions, respectively). If we target inclined orbits, performance is higher and can reach 4 tons in LEO.

Link all’articolo:

Trovo poco chiare / coerenti queste due risposte sul ruolo di Themis.

Quanta parte di Themis utilizzerete?

Our global approach is to leverage, when relevant, European existing expertise, rather than reinventing the wheel. […] Therefore, the companies that are involved in the Themis program are natural candidates to become partners of MaiaSpace if they can meet our performance and cost targets. We have had promising discussions with several of them for our first stage recoverability and will communicate in due time about such partnerships.

Il primo stadio del primo volo di Maia sarà costruito da zero o utilizzerà componenti costruite da ArianeGroup per il programma?

MaiaSpace designs, develops, builds, and tests its rocket, including the first stage in an autonomous manner. As a matter of fact, we received a couple of months ago the first elements of the first prototype of the first stage that we have been integrating in our proto factory in Vernon, Normandie, and that we will test in the coming months.

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Nell’ambito del programma europeo SALTO, di cui THEMIS è il primo lanciatore prototipo, oggi è stato pubblicato il: Preliminary Design of Expendable and Reusable Mixed-Staged Launch Vehicles

:smiling_face_with_horns: c’è però un errore…

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Strano che nessuno lo abbia notato.
È vero che parliamo di decine e decine di formule matematiche direi alquanto complesse, ma potrebbe mettere a rischio l’intero programma di sviluppo.
Eccolo qua:

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Sempre in ambito SALTO, è stato rilasciato un breve paper che riguarda la scelta delle grid fins.

Aggiornamento di ESA su Themis.

Il primo dimostratore europeo riutilizzabile dello stadio principale è pronto!
A seguito dei controlli di idoneità lo scorso dicembre presso Les Mureaux, in Francia, l’integrazione di Themis è ora completata e il :rocket: in scala reale è imballato e pronto per la spedizione.


Europe's first reusable rocket stage demonstrator, Themis, ready to be transported. Image shows a big metallic tube, placed horizontally, inside a large facility, covered in a white wrap, ready to be shipped. ESA

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Non ho capito se e’ uin mockup, o a Esrange fara’ dei test statici o addirittura un lancio.

Sembra molto piu’ avanti di quello che mi sarei aspettato, ma nei tweet non e’ che spieghino bene. Dimostratore vuol dire un modellino vuoto in scala 1:1 o un prototipo almeno in parte funzionante?

In tutti i casi diventa interessante approfondire i dettagli.

Dall’articolo a me sembra di capire che farà un “hop”.

The first Themis flights will be from Europe’s launch centre, Esrange, in the north of Sweden, in collaboration with the European Commission’s Horizon Europe project Salto. The first flight will be a small “hop”, where the engine will fire continuously but at varying ‘throttles’ – this in itself will be a first for Europe with the use of cryogenic propulsion. Flying up to 100 m on its first trip towards space, the hop-test is a significant milestone and allows engineers to focus on the critical landing and ground sequences for such a rocket.


The initial phase of Themis involves preparation of the test bench and static firing demonstrations at Vernon in France. It also includes the preparation of the ground segment at the Esrange Space Center in Kiruna, Sweden for the first low-altitude ‘hop’ tests and associated flight vehicle technologies updates.

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