La volete catastrofica? Ecco come qualcuno l’ha interpretata (non metto il link per non regalargli click):
[glow=red,2,300] “Mondo in allerta: nel 2017 sonda impazzita colpirà la Terra”[/glow]
Altri titoli italiani qui (prevalgono i “fuori controllo” e i “precipiterà”, ma ci sono anche “si schianterà”, “impatterà”, “colpirà”. Più rari, ma presenti, i “cadrà”).
Marco, la tua opinione e’ naturalmente benvenuta. Se entrassi nel ns team articolisti potresti aggiungere il tuo tocco stilistico
Dico per dire eh, non che sapremmo che farcene di te
Appunto. Segue breve elenco delle cose da fare…
No, grazie. Vi ammiro e vi seguo con piacere, ma la mia brutta abitudine è mettere troppa carne al fuoco. Sto andando avanti a rilento con la conferenza dei Voyagers, la stampante 3D sta lavorando a un… non ve lo posso dire (mi sono imbarcato in una altro progetto, chissà), e quando mi stufo di aggiungere slides al Voyager sto cercando di riparare il serializzatore della telescrivente Olivetti Te315. Ah, ho anche un pò di influenza, domani e dopodomani sarò fuori da clienti. Uffa. A causa dell’influenza non sono andato in montagna, sennò avrei anche aggiunto una notte a quota 2000 per fotografare la Helix Nebula, che è la stagione giusta. Ariuffa.
il precipitare non contiene una indicazione di controllo , al più di moto e direzione
sono in sala sento che la frittata si sta bruciando e mi precipito in cucina ,sono in controllo e mi precipito
quindi si ha ragione IK1ODO
Ecco, 10 risposte per discutere se un articolista ha fatto bene o male a scegliere di usare “precipitare” o “cadere” nel titolo della news mi sembra davvero sufficiente… Magari forse sarebbe più interessante discutere del merito del bel articolo visto che questo, come tutti gli altri, ha richiesto il lavoro di qualcuno e vanificarlo discutendo di questo mi sembra davvero irriconoscente quanto ridicolo…
Altrimenti creiamo la sezione “novelli ammiratori dell’accademia della crusca” e spostiamo lì il thread.
Scusate lo sfogo, ma per chi scrive gli articoli è abbastanza deprimente veder buttato via il tempo speso in un thread così inutile…
Grazie Roberto, ho recuperato gli articoli da te non-linkati, che peraltro non sfigurerebbero affatto nella sezione “humour astronautico”, per i continui riferimenti al “allarme apocalittico”, alla “arma galattica dei cinesi” ed alla “sonda (?!?) impazzita” che - qual novella spada di Damocle - da oggi sorvola minacciosamente i nostri cieli…
Chissà che il buon Attivissimo non ne tragga spunto per un articolo sulla disinformazione imperante!
probabile, piccoli frammenti, che probabilmente finiranno in acqua o su terreni a scarsa densità abitativa. Ma se ci sfondano il tetto di casa sarà comunque dura chiedere i danni a Pechino
Di sicuro qualcosa giunge al suolo. Per ogni satellite che rientra in atmosfera, qualcosa giunge al suolo.
La giusta domanda da porre è quanti sono questi pezzi, quanto grandi, quanto pesanti e dove cadono…
In genere in fase di progettazione dovrebbe esserci un requisito sulla massima probabilità statistica che pezzi più grandi di una certa dimensione cadano su una zona abitata. E quindi dovrebbe esserci qualcuno che fa un’analisi di rientro distruttivo e fa un calcolo statistico in base alla posizione dell’orbita.
Ma questi requisiti sono imposti dalle agenzie “locali”, non c’é una legislazione internazionale. ESA ora pone questi requisiti per i programmi Europei, sinceramente non so se l’agenzia spaziale cinese ponga requisiti del genere.
E non so neanche se sono requisiti che si possono applicare ad una stazione spaziale, in genere più grande e pesante di un satellite: ad esempio, non credo che ci sia nessun requisito simile per la ISS, ma molto probabilmente c’è stato un qualche requisito sulla massima probabilità accettabile perché si verifichi una catena di eventi che porti ad un rientro incontrollato (che si traduce in ridondanza dei sistemi di controllo di assetto, telecomunicazioni e propulsione)
Per dare un’idea, quando precipitò cadde () UARS nel 2011, si stimò che di 6,5 tonnellate sopravvivessero al rientro oltre 5 quintali di detriti. Ma ovviamente, come dice Buzz, il problema è anche quanto sono grandi i frammenti e dove cadono.
Su quest’ultimo punto non si saprà molto fino a poche ore prima. Per il momento si può solo indicare la fascia di latitudini 42,8° Sud-42,8° Nord, come citato nell’articolo. Se uno avesse tempo da perdere potrebbe calcolare quanta percentuale di questa superficie è occupata da mari e zone poco popolate. Con buona probabilità la maggior parte.
EDIT Ah, in merito al risarcimento, credo che ci sia qualche caso. Mi pare che l’URSS a suo tempo pagasse al Canada alcuni milioni di dollari (canadesi) per i resti radioattivi del satellite Cosmos 954, rientrato a terra nel 1978.