I modelli elaborati sulla base della relatività generale prevedono un universo che dovrebbe mostrare una uniformità di distribuzione delle galassie superiore a quella osservata
Dopo aver analizzato i dati dalla Sloan Digital Sky Survey (SDSS), Shaun Thomas e colleghi dell’University College di Londra, hanno concluso che l’universo manifesta irregolarità nella distribuzione delle galassie ben superiori a quelle previste sulla base degli attuali modelli cosmologici. Il risultato, osservano i ricercatori nell’articolo pubblicato sulle Physical Review Letters in cui illustrano lo studio, implica che o sono presenti fattori che alterano le rilevazioni eseguite o che, su una scala cosmica così ampia, le leggi della gravità necessitano di una correzione.
Lo SDSS è il più vasto progetto di mappatura del cosmo mai realizzato che si avvale di un telescopio appositamente progettato, collocato presso l’osservatorio di Apache Point, in New Mexico, che ha iniziato a funzionare alla fine del secolo scorso, producendo mappe sempre più estese e precise, che resterà operativo almeno fino al 2014.
I modelli elaborati sulla base della teoria della relatività generale prevedono che l’universo dovrebbe mostrare una discreta uniformità nella sua distribuzione in qualunque direzione lo si osservi e che le sole irregolarità riscontrabili dovrebbero essere quelle legate a fluttuazioni minori nella densità della materia.
La nuova ricerca mostra però che esistono molti più addensamenti di stelle e galassie di quanto ci si dovrebbe aspettare sulla base delle leggi della fisica. Thomas e collaboratori hanno analizzato i dati dello SDSS, creando una mappa in 3-D nel processo relativo allo spazio compreso entro quattro miliardi di anni luce da noi in modo da confrontare il livello di omogeneità di ciò che si osserva con quello che si dovrebbe riscontrare sulla base dei modelli. Hanno così scoperto che invece di una variazione dell’uno per cento prevista dal modello, se ne osservava una del due per cento, ben al di sopra dello scostamento imputabile ad approssimazioni ed errori di calcolo.