Per quanto riguarda il vettore dovrebbe esserci l’imbarazzo della scelta: posto che il Delta IV Heavy è un po’ esagerato solo per la LEO con versione capsula sottopeso, e la famiglia Atlas potrebbe avere problemi di diametro (è un po’ smilzo per supportare una capsula di cinque metri, anche se a ben guardare vola con fairing di quelle dimensioni), la scelta potrebbe facilmente ricadere su un qualsiasi Delta IV in versione single stack+solidi, anche perché di fatto l’interfaccia payload-vettore col Delta è già testata nel volo EFT-1.
Poi per quel che concerne il modulo di servizio e lo scudo… beh se queste sono sfide tecniche spaventevoli allora dovremmo pensare di annullare per sempre qualsiasi avventura umana nello spazio
Il problema quindi non è tecnico ma che proprio tutta l’idea non ha alcun senso.
Non si tratta di sfide spaventevoli,ovviamente.
Bisogna comunque rendere man rated il Delta IV,poi progettare,testare e costruire un nuovo modulo di servizio compatibile per questo profilo di missione,poi un nuovo scudo termico più leggero per rientri dal LEO.
Quanti anni ci vogliono?
Quanto resterà ancora lassù la ISS,e considerati i tempi di sviluppo summenzionati per quanti anni Orion potrebbe servire per raggiungerla?
E nel caso venga presa una decisione del genere,che si fa con i privati che ormai hanno costruito le loro capsule?
Non servono più,o si adoperano fino a quando la versione Orion per il LEO divenga operativa,e poi si rescinde il contratto,oppure si parte per la ISS con tre capsule?
Insomma,mi pare che queste cose complichino ulteriormente un quadro già complicatissimo.
E’ vero,ma commentiamo le notizie man mano che vengono fuori.
Se queste sono contradittorie e sanno di aria fritta che possiamo farci?
Astenerci fin quando non emerga una posizione istituzionale?
Ma noi siamo un forum di discussione tra appassionati (per lo meno in queste pagine) ,non un organo ,o una testata giornalistica il cui compito sia fornire notizie ufficiali.
Del resto noto che sui forum Americani questi rumors vengono commentati,eccome.
Ieri il platinato ha parlato al Congresso USA, era prevista anche qualche parolina per il settore spaziale ma, per mancanza di tempo, il nostro si è limitato a dire: “American footprints on distant worlds are not too big a dream” Nessuno ha capito cosa volesse dire!
ah ah ah
:spank:
Qualcuno ha già scritto che la parte sul programma spaziale è stata scorporata perchè il discorso era troppo lungo (!!) e verrà annunciata in un altra occasione.
Sappiamo benissimo che per Trump lo spazio non è una priorità.
Guardate,si può amarlo o odiarlo,ma di una cosa bisogna dargli atto, mette in pratica quanto ha detto in campagna elettorale.
Ricordate? ad un ragazzo che gli chiedeva qual’era la sua opinione sulla NASA,rispose che era fantastica,ma che c’erano prima un sacco di buche nelle strade da sistemare qui sulla terra.
Sicuramente ha una passione per le cose spaziali, ma confrontato con Bolden la sua esperienza tecnica aerospaziale è quasi inesistente.
La cosa non è per forza un male, dipende da cosa farà per implementare il mandato presidenziale (sempre che la sua nomina passi al senato). James Webb, amministratore NASA ai tempi dell’Apollo (https://en.wikipedia.org/wiki/James_E._Webb#NASA) era un ex burocrate dell’OMB ma fu bravissimo al timone dell’agenzia.
Peccato (mio punto di vista personale) che Bridenstine sia un forte conservatore con il bagaglio di preconcetti culturali che ne deriva e, soprattutto, che sia uno scettico del riscaldamento globale (salvo poi preoccuparsi per i forti tornado che colpiscono il suo stato di provenienza, l’Oklahoma) che ha agito in prima persona in sede legislativa per depotenziarne lo studio.
Sembra insomma che l’ESA e le sue missioni di osservazione della Terra possano diventare presto un monopolio di fatto in quel settore. Vedremo.
Considerato che un personaggio come Eileen Collins, astronauta stimata e veterana, fece campagna a favore di Trump, mi sarebbe piaciuto vedere lei ricompensata di tanta lealtà. Invece si è spesa in favore di quel buffone Trump senza ricavarne molto…
Quanto meno lei sarebbe stata estremamente competente…
Forse ha suo sfavore ha giocato il fatto che nel suo discorso non nominò mai il nome di T. e soprattutto tagliò il finale dimenticando di concludere con “Questo leader è Donald Trump”.
:rtfm:
A me invece Trump piace, penso anche che abbia molte valide ragioni per considerare questa storia del riscaldamento globale come una grave mistificazione da parte di tutta una serie di persone con interessi ben precisi, persone che sfruttano la paura e l’ignoranza insinuando a riguardo la causa antropica, cosa ben diversa e totalmente infondata scientificamente.
Pensa che a mio avviso i preconcetti culturali sono semmai quelli del politically correct in giro per il mondo, dei sedicenti buoni a priori, della sinistra autocelebrativa e presuntuosa che considera il pensiero opposto al proprio come un pensiero da buffoni.
Vabbè, lasciamo perdere, immagino che siamo andati tutti e due un bel po’ fuori tema, mannaggia… è che questi argomenti politicosi sarebbe molto meglio tenerseli per sé…
Piu’ che il riscaldamento globale che è fisiologio, di discutibile è l’origine antropica dello stesso.
Altrimenti, come si spiegerebbe che il ghiacciaio dell’Ortles sia nato settemila anni fa, dopo un periodo di riscaldamento globale? Chi produceva CO2 settemila anni fa?
Il CO2 blocca le emissioni solari in determinate fasce di lunghezze d’onda, e quelle fasce sono sature ormai da prima della Rivoluzione Industriale, per cui aggiungere CO2 all’atmosfera non fa alcuna differenza a livello di effetto serra, e per diminuire l’effetto serra tramite abbassamento di CO2 dovremmo scendere a livelli piu’ bassi di quelli che c’erano prima della Rivoluzione Industriale.
Raccomando in modo particolare a Smiley e altri di non continuare la discussione del riscaldamento globale, parlare di politica o andari fuori tema. Qui stiamo parlando della NASA nella corrente amministrazione. Consiglio inoltre di rileggere l’invito di marcozambi.
Il CO2 assorbe e riemette la radiazione infrarossa emessa dalla terra che così non è completamente libera di abbandonare il pianeta e a lungo andare può essere causa di un aumento di temperatura. i livelli di assorbimento dipendono dalla densità del gas in atmosfera e quindi (presumibilmente) un aumento di emissioni di CO2 antropico può contribuire all’aumento delle temperature… che cavolo c’entrano i discorsi su fasce sature di emissioni solari proprio non lo capisco!? Se proprio volete difendere una vostra posizione almeno cercate di capire prima di cosa state parlando.
Perdonate l’OT dell’OT…
Siccome continua l’OT sul riscaldamento globale, vorrei aggiungere una nota finale al riguardo:
Su questo forum non sposiamo aprioristicamente una linea piuttosto che un’altra su un certo argomento seguendo ideologie politiche o preferenze personali degli admin. Quando esprimo una mia opinione personale lo faccio sempre notare molto chiaramente (vedi i miei post).
La formazione del consenso in seno alla comunità scientifica avviene seguendo precise regole, le quali piaccia o no sono quelle che hanno portato alla tecnologia e alla comprensione del mondo che abbiamo oggi, la migliore di sempre. La scienza ha sempre saputo correggersi osservando i fatti e mettendo ogni giorno alla prova le proprie teorie, cercando di sviluppare metodi di analisi in grado di scoprire, isolare ed eliminare bias personali e test falsati. Al momento questo è il miglior metodo (con tutte le sue imperfezioni umane) di cui disponiamo per indagare la realtà, e altre scorciatoie (dialettica, comunicati stampa di questa o quella agenzia stampa, insinuazione di teorie complottiste) sono chiacchiere.
L’opinione della comunità scientifica sulla questione Global Warming e relative cause ad oggi è nota, e il 97/98% degli scienziati, nonché tutte le accademie scientifiche di tutti i paesi del G8 (ed oltre) concordano che il fattore antropico sia determinante ancorché non unico.
Io non sono un climatologo, né lo siete voi. Per questo per formare la mia opinione su una questione tanto complessa mi sono affidato alla numerosissima comunità internazionale di scienziati che a stra-stra-stragrande maggioranza concorda su una certa interpretazione di modelli climatici e dati, ancorché ancora in evoluzione (per questo i documenti dell’IPCC vengono regolarmente aggiornati). Se quella comunità scientifica un giorno, sulla base di modelli migliori e banche dati sempre più vaste che sono in costante evoluzione, ci darà una lettura diversa, non avrò alcun problema a ricredermi e abbracciare le nuove scoperte, perché ancora una volta farò affidamento sulla competenza degli studiosi e sulla validità del metodo scientifico “raccolta dati-> formulazione ipotesi → fase sperimentale → formulazione teoria → peer review → adozione/rifiuto” che ci ha portato fin qui.
Per chi fosse interessato a leggere i documenti dell’IPCC sull’argomento (io l’ho fatto, voi?) ecco il link. http://www.ipcc.ch/report/ar5/wg1/
Tutto il resto espresso su questo argomento è pura polemica, opinioni che ciascuno di noi è certamente libero di avere e di esprimere pubblicamente ma che, scientificamente parlando, per quanto di cui sopra non hanno diritto a nessun rispetto particolare e valgono zero fino a prova (scientifica) contraria.
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