Che l’Amministrazione Trump abbia nominato finalmente il nuovo amministratore della NASA è una buona notizia.
Non mi preoccupa il fatto che Bridestine abbia un bagaglio tecnico inferiore a Bolden (anche perchè questi nonostante il succitato bagaglio tecnico ha pienamente ed acriticamente sposato il piano farlocco,irrealistico e sottofinanziato dell’Amministrazione Obama chiamato pomposamente “Journey to Mars”,pur sapendo benissimo che era “un viaggio verso nessun luogo”).
Quello che mi preoccupa piuttosto è che ancora non si vede in quale direzione si muove l’Amministrazione Trump in campo spaziale.
Si aspettavano annunci,decisioni,indicazione di nuovi obiettivi che a tutt’oggi non ci sono stati.
L’impressione è che il programma spaziale Americano continui per inerzia sulla vecchia china sulla quale è stata incamminata dal precedente inquilino della Casa Bianca,con in più i tagli ai progetti di osservazione terrestre ed educazionali.
Sper0di sbagliare, e tanti auguri di buon lavoro al nuovo Amministratore,
L'impressione è che il programma spaziale Americano continui per inerzia sulla vecchia china sulla quale è stata incamminata dal precedente inquilino della Casa Bianca,con in più i tagli ai progetti di osservazione terrestre ed educazionali.
Penso che le cose stiano cosi purtroppo.
Scusate se resuscito un argomento così vecchio ma non ho trovato discussione dal titolo più appropriato [e in tema, ovviamente].
https://twitter.com/NASAWatch/status/1266137206546104327
Da un vecchio articolo di axios.
https://www.axios.com/eric-trumps-brother-in-law-landed-an-energy-department-job-1513300587-800daa37-27b5-4428-bbb8-8ecdaf224668.html
[…] his Facebook page lists his position as a tax analyst at Georgetown University and former accounting manager at the Association of Schools and Programs of Public Health.
An alumni page at East Carolina University says he got a master’s degree in business administration in 2009, and lists skills including “team building,” “strategic planning,” and “data analysis.”
Beh, la riesumazione serve dopo 3 anni a vedere come la NASA di Trump apparentemente non sia male…
DEMO2 pronto al lancio, contratti per Lunar Gateway e sbarco lunare nel 2024, programmi per sonde marziane ancora attivi…
Il merito principale di Trump è stato, almeno qui, di nominare un amministratore animato da sincera passione per lo spazio e buona competenza, che ha saputo secondo me “grow in the profession”, cioè ha saputo esercitare un ruolo positivo partendo da posizioni partigiane francamente imbarazzanti, che ora sembrano solo un fantasma del passato.
Proprio Bridenstine ha riconosciuto il cammino di trasformazione di NASA come un percorso iniziato sotto George W. Bush, portato avanti da Obama e ora terminato (con relativo allori) dall’amministrazione Trump.
Il punto più importante però imvho rimarrà la capacità di mettere sul banco programmi e accordi internazionali capaci di sopravvivere un’amministrazione tanto divisiva.
In ogni caso, fin qui, ben fatto a NASA e soprattutto a SpaceX.
Perché lo chiami “alla tedesca”?
Leggo che Jim Bridestine è un buon americano del Michigan.
È un soprannome che gira?
"No, no, no… No… Io non sono un “Frankenstein”… io non sono un “Frankenstein”… sono un Frankenstin…! "
scusate non ho resisistito…
Comunque per me è pronunciato “Breid-stin”
Un semplicissimo errore di battitura, probabilmente legato al fatto che vivendo in Germania, mi e’ venuto ‘“naturale”. Probabilmente il cognome e’ di origine tedesca, come la maggioranza degli americani non nativi (per ora).
E’ innegabile.
Credo che sia una ricaduta positiva (veramente una delle poche) del clima di guerra fredda instaurato con la Cina.
Le “guerre fredde” hanno sempre fatto bene al settore spaziale (vedi Apollo)
Non ci resta che sperare che i cinesi tengano botta più a lungo dei russi, altimenti molti sogni (tipo Marte) sono destinati a tornare nel cassetto …
28 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: Elucubrazioni sulla NASA dell’amministrazione Biden
Ultimo National Space Council sotto l’amministrazione Trump
http://www.parabolicarc.com/2020/12/02/national-space-council-to-hold-8th-meeting-on-dec-9/
Il Presidente Trump ha emanato una nuova linea politica, chiamata National Space Policy, riguardante gli obiettivi e le prioritù degli USA in merito di spazio. Nel documento viene riaffermata la necessità di uscire dall’orbita bassa terrestre e stabilire sulla Luna una presenza costante e sostenibile, in modo da acquisire le conoscenze necessarie per spingersi oltre, verso Marte e altre destinazioni.
La National Space Policy fornisce anche alcune indicazioni specifiche per NASA:
- sfruttamento della ISS, assieme ad altri parter internazionali, per gli scopi per cui è attualmente pensata, ovvero scientifici, tecnologici, commerciali, diplomatici, di istruzione e di sviluppo di piattaforme commerciali;
- riduzione dei costi delle missioni tramite lo sviluppo tecnologico, per migliorare gli strumenti per le prossime esplorazioni robotiche e umane;
- identificazione e tracciamento di oggetti pericolosi vicini alla Terra (NEO) e identificazione di possibili oggetti celesti in grado di fornire risorse da utilizzare;
- una serie di programmi spaziali per le osservazioni terrestri per monitorare gli oceani, l’atmosfera e le loro interazioni con lo scopo di migliorare la vita sulla Terra;
- osservazioni spaziali del Sole, del meteo solare, del sistema solare e dell’universo per portare avanti la conoscenza del cosmo, migliroare la conoscenza scientifica e le condizioni che possono portare allo sviluppo della vita, anche su altri pianeti.
non sapevo bene dove postare la notizia. La mollo qui. A quanto pare Eric Berger conferma che Jim Bridenstine lascerà il posto da amministratore NASA il 20 gennaio 2021. Fino alla nomina di un sostituto da parte della nuova amministrazione sarà Steve Jurczyk a guidare la NASA.
Per me perdiamo un grande oratore e un amministratore che sapeva muoversi all’interno dell’ambiente politico americano. Un gran peccato davvero.