Tute spaziali per Apollo 18-20 e AAP lunari.

Come tutti sappiamo erano previste dieci missioni di sbarco nell’ ambito del programma Apollo (Apollo 11-20).A queste avrebbero fatto seguito una serie di quattro o cinque missioni lunari AAP (Apollo Application Program).Tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli 80,definitivamente archiviato l’Apollo,avrebbero avuto inizio i voli dei ferry nucleari per la luna,con gli spacetugs in versione modulo di discesa.Un avamposto permanente sarebbe stato operativo dal 1985,assistito da una stazione tipo Skylab in orbita lunare.In questa sede ci interessano le tute spaziali scelte per gli ultimi tre Apollo (18-20) e per le quattro missioni di sbarco AAP (la prima missione AAP sarebbe stata esclusivamente orbitale:servendosi di un modulo lunare modificato gli astronauti avrebbero raccolto dati per tracciare delle dettagliatissime mappe della luna).A partire da Apollo 18,o al massimo dal 19,le tute A7lB per Comandante e pilota del LEM sarebbero state sostituite dalle più avanzate AES (Litton Advanced Extra-Veihicular Suit).La AES era una tuta icomparabilmente più confortevole della A7lB,dotata di maggiore mobilità,ed in grado di supportare un Astronauta per varie EVA di molte ore. Ecco in dettaglio,e con l’aiuto di alcune immagini,il profilo di missione in relazione a queste tute.

Comandante e Pilota del Modulo Lunare avrebbero avuto in dotazione le AES,il pilota del Modulo di Comando invece la consueta A7LB-CMP.NESSUNA DI QUESTE TUTE SAREBBE STATA INDOSSATA DURANTE IL LANCIO,LA MANOVRA DI ESTRAZIONE DEL LEM,ED IL RIENTRO.Le AES infatti erano leggermente più voluminiose delle A7LB,dunque la NASA era orientata ad adoperarle esclusivamente per le attività extraveicolari.Le tute sarebbero rimaste stoccate all’interno del Modulo di Comando,pronte ad essere indossate anche in caso di depressurizzazione della capsula,o rientro d’emergenza su terraferma anzichè in mare.Durante lancio,operazione di docking, e rientro l’equipaggio avrebbe indossato un “Constant Wear Garnment”,probabilmente la stessa combinazione disegnata per i voli Skylab ed ASTP (figura-1),con un elmetto ad ossigeno del tipo,se non lo stesso, in dotazione agli equipaggi dello Shuttle negli anni 80,da STS-5 fino alla tragedia del Challenger (figura.2).Una volta in orbita lunare l’equipaggio avrebbe vestito le tute,ed iniziato le operazioni di allunaggio.Le tute sarebbero state reindossate anche durante il viaggio di ritorno in occasione della “trans-eva” del Pilota del Modulo di Comando.Più sotto possiamo vedere alcune immagini della AES,sia “nuda”,sia con l’overgarnment termico.Da notare la forma del casco più larga e schiacciata.Sulle ginocchia,a maggior protezione,inserti di Chromel-R.La tuta,in due pezzi agganciati alla cintura,veniva indossata come la EMU delo Shuttle.Dopo la cancellazione di tutte le missioni lunari successive ad Apollo 17,fu brevemente presa in considerazione l’idea di usare le AES propio su quest ultimo volo per la luna.Per ragioni logistiche ed economiche tuttavia la proposta non ebbe seguito,e Cernan e Schmitt indossarono le A7LB.

Immagini.

Immagini.

Piccola annotazione.La foto che mostra l’equipaggio della prima missione Skylab avrebbe potuto ben riferirsi,con l’eccezione di Joseph Kerwin,ad Apollo 20,o ad Apollo 21 (AAP-2). E’ noto che Pete Conrad voleva un altro viaggio sulla luna,e se il programma fosse continuato sarebbe sicuramente stato accontentato.Conrad era uno dei possibili nomi ,insieme a Stuart Roosa,per il comando di Apollo-20,e se non gli fosse stata assegnata quella missione avrebbe sicuramente avuto il 21.Il pilota del Modulo di Comando di Conrad sarebbe stato Paul Weitz (con lui su SK-2),più difficile individuare il Pilota del Modulo Lunare. Con il proseguimento del programma di certo altri scienziati-piloti sarebbero stati in lista per l’allunaggio,dopo che Harrison Schmitt fosse sbarcato con Apollo 18.Il prossimo scienziato sarebbe certamente stato Don Lind (Apollo 19 0 20).All’equipaggio di Conrad sarebbe stato assegnato,con ogni probabilità Tony England (secondo gruppo di scienziati-1968),così è possibile prevedere un equipaggio formato da:Conrad-CMDR,Weitz-CMP,ed England-LMP.Apollo 21 sarebbe potuto scendere nel cratere di Tycho,per compiere tra l’altro un ispezione alla sonda Surveyor 7 (una missione perfetta per Conrad),oppure tentare il primo sbarco sulla faccia nascosta. Probabilmente già a partire da Apollo 21 gli Astronauti avrebbero trovato ad attenderli sulla superficie il LEM-Shelter,un rifugio-cargo carico di attrezzature e di un rover più avanzato,lanciato precedentemente da un Saturno 1B modificato.Grazie al LEM-Shelter Conrad e England sarebbero potuti rimanere sulla luna anche una settimana.Apollo 21 sarebbe stato lanciato nel 1974,dopo la missione di rilevamento topografico in orbita lunare(AAP-1).

LEM-SHELTER e Rover avanzata.

Il Lunar-shelter mi ricorda tanto il LSAM di 30 anni dopo… :cry:

Carmelo come sempre sei preziosissimo!!
Erano anni che mi domandavo che aspetto avesse il Lunar Shelter, l’Enciclopedia Astronautica ne parla senza fornire una vera immagine del modulo.

Per la cronaca anche a me ricorda LSAM ma senz’ombra di dubbio il Lunar Shelter appare meglio progettato, potendo contare su di un requisito di missione certo e sulla collaudata tecnologia del LEM originale.

Inoltre il LEM-Shelter non aveva uno stadio di risalita.Poteva supportare un equipaggio sceso con un LEM, fino ad un massimo di 14 giorni (record che probabilmente sarebbe stato raggiunto da Apollo 24-AAP-5 nel 1976).Missioni di così lunga durata erano necessarie per pianificare i futuri sbarchi dei Lunartugs negli anni 80.

La prima versione del LEM-Shelter si chiamava LEM-truck.Era praticamente la stessa cosa,con la differenza che il truck aveva una capacità di carico maggiore,ma una cabina per l’equipaggio molto più piccola ,e senza airlock,come invece lo Shelter.Per missioni di lunga durata un airlock era necessario.Uno dei guai maggiori era l’incredibile quantità di polvere lunare che si depositava nel LEM rendendo difficili le condizioni di vita dopo qualche giorno.Lo Shelter avrebbe trasportato anche delle tute AES di riserva. Nell’immagine più sotto, disegni del LEM-Truck datati 1966-67.

Molte di queste immagini sono tratte dal libro L’Uomo nello Spazio di Robert McCall e Isaac Asimov della Mondadori (1974). Giusto ?
E’ uno dei libri più vecchi che ho.

Paolo D’Angelo

La prima immagine si riferisce al Lunar Tug equipaggiato con motore NERVA.

Accidenti agli americani!!! Hanno realizzato quel gioello del NERVA (pensate 1000 di Isp - Impulso Specifico per 1 ora e mezza di funzionamento complessivo) e poi lo hanno letteralmente buttato via…

L’ultima immagine mi fa venire in mente un’avventura di Dan Cooper (SOS sulla Luna) in cui per salvare un equipaggio di Soyuz precipitato sulla Luna il nostro eroe (ed il suo inseparabile compagno “spaziale” Kid Dereika) utilizzava due veicoli volanti simili a quello raffigurato ed un rover quasi uguale.

Esatto.Quei veicoli (chiamati “libellule”) esistevano davvero (almeno sulla carta) ed erano destinati alle missioni AAP.L’immagine che ho postato si riferisce invece ad una versione più avanzata destinata agli equipaggi dei Lunartugs degli anni 80. Più sotto inserisco qualche altra illustrazione interessante: Un LEM dotato di airlock gonfiabile,proposto per le missioni successive ad Apollo 17. Alcune proposte per “libellule”.

Un altra “libellula” e la proposta ILC per le missioni AAP lunari.

Molte di queste immagini sono tratte dal libro L'Uomo nello Spazio di Robert McCall e Isaac Asimov della Mondadori (1974). Giusto ? E' uno dei libri più vecchi che ho.

Paolo D’Angelo


Se ti riferisci allo Shuttle nucleare NERVA ed ai Lunartugs, credo di si,io però le ho trovate su internet. Interessante notare che quando uscì l’edizione Italiana di “L’uomo nello spazio” tutti quei programmi erano (purtroppo) già stati cancellati da quattro anni.

Questa interessantissima foto relativa all’esperimento “SMEAT” nell’ambito del Programma Skylab mostra come sicuramente sarebbero apparsi al momento del lancio gli Astronauti delle missioni Apollo dal 18 in poi,se avessero avuto in dotazione le tute AES.

Comandante e Pilota del Modulo Lunare avrebbero avuto in dotazione le AES,il pilota del Modulo di Comando invece la consueta A7LB-CMP.NESSUNA DI QUESTE TUTE SAREBBE STATA INDOSSATA DURANTE IL LANCIO,LA MANOVRA DI ESTRAZIONE DEL LEM,ED IL RIENTRO.Le AES infatti erano leggermente più voluminiose delle A7LB,dunque la NASA era orientata ad adoperarle esclusivamente per le attività extraveicolari.Le tute sarebbero rimaste stoccate all’interno del Modulo di Comando,pronte ad essere indossate anche in caso di depressurizzazione della capsula,o rientro d’emergenza su terraferma anzichè in mare.Durante lancio,operazione di docking, e rientro l’equipaggio avrebbe indossato un “Constant Wear Garnment”,probabilmente la stessa combinazione disegnata per i voli Skylab ed ASTP ,con un elmetto ad ossigeno.Una volta in orbita lunare l’equipaggio avrebbe vestito le tute,ed iniziato le operazioni di allunaggio.Le tute sarebbero state reindossate anche durante il viaggio di ritorno in occasione della “trans-eva” del Pilota del Modulo di Comando.

Complimenti x l’ottimo lavoro!
devo però fare una semplice correzzione; dalle informazioni in mio possesso, il LEM da te indicato come TRUCK (vedi disegno allegato) a me risulta come EARLY LUNAR SHELTER.

Ma lo Shelter avrebbe potuto avere abbastanza spazio per contenere il MOLAB (che l’Astronauta del disegno sta scaricando)?

Ma lo Shelter avrebbe potuto avere abbastanza spazio per contenere il MOLAB (che l'Astronauta del disegno sta scaricando)?

Sembrerebbe stivato in verticale, e durante lo scarico dovrebbe ruotare e scendere lungo i due scivoli… almeno così pare dall’immagine…
Il modulo abitativo probabilmente è decentrato rispetto al centro del modulo di discesa

Ma lo Shelter avrebbe potuto avere abbastanza spazio per contenere il MOLAB (che l'Astronauta del disegno sta scaricando)?

A proposito dei MOLAB vi rimando a questo mio vecchio post
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=1375