Ulysses non si spegne e rivela una diminuzione del vento solare e dell'eliopausa

Studi conseguenti all’attività della sonda NASA/ESA Ulysses, che si è resa famosa qualche mese fa riguardo al principio di congelamento dell’idrazina necessaria per il controllo d’assetto, dovuto alle prestazioni termiche, stanno dimostrando che il Sole sta riducendo il valore del cosiddetto vento solare, pur con bassi gradienti. Questo è possibile perchè si stanno comparando i valori dell’intensità del vento solare con i dati in possesso catalogati sia grazie all’attività pluriennale di Ulysses, che ai dati storici catalogati dall’inizio dell’era spaziale.

La diminuzione di intensità del vento solare potrebbe ridurre la schermatura naturale che protegge il nostro sistema solare dalle radiazioni di maggiore intensità di provenienza galattica ed extragalattica. Infatti, il vento solare, ad una velocità di 1.5 milioni di km all’ora, crea una bolla protettiva che determina un inviluppo dell’intero sistema solare, fino ai suoi bordi.

Il vento solare è un plasma formato da particelle cariche che sono espulse dagli strati superficiali della nostra stella, che poi interagiscono fortemente con ogni corpo celeste e, di riflesso, alle attività dell’uomo. Il vento solare e la sua influenza sancisce la divisione tra il Sistema Solare stesso e lo spazio interstellare.

La membrana ideale che divide queste due zone è chiamata Eliopausa e costituisce il “bordo” del nostro sistema solare, dove gli effetti del vento sono largamente trascurabili. Proprio a causa della diminuzione degli effetti del vento solare, sul lungo periodo è ipotizzabile un assottigliamento dell’eliopausa ed un effetto schermante di minore intensità sulle radiazioni di origine extragalattica.

Nel 2007 la sonda Ulysses ha conseguito il suo terzo screening del vento solare e del campo magnetico, dal polo sud al polo nord della stella. Comparando i risultati dei diversi cicli di misurazione, si è rilevato che l’intensità della pressione del vento solare e la componente radiale del campo magnetico sono diminuite del 20%.Questa diminuzione è correlata ai periodi di minima attività solare. Tuttavia la diminuzione è stata maggiore del previsto, cosa che ha fatto ipotizzare un effetto secolare.

La sonda Ulysses è stata lanciata nel 1990 ed è in attività da 18 anni, avendo superato per 4 volte la propria vita utile. Lo stop alle attività ipotizzato per luglio di quest’anno è stato posposto perchè il veicolo spaziale si è rivelato ancora in grado di operare.

Dai Ulisse!!! :clap: :clap:
Non mollare! Continua la tua odissea!!! :stuck_out_tongue_winking_eye:
Continua a stupirci! :wink:

Da Wikipedia:

Ulisse (o Odisseo, dal greco Ὀδυσσεύς, Odysseus) dalla lingua albanese "udhetare"-[b]il viaggiatore[/b]

Veramente una sonda da record!

Complimenti a Ulisse! :clap: :clap:

ancora va! :ok_hand: ben costruita cavolo!

ma visto che volevano spegnerla a luglio hanno rinunciato e la stanno usando fintanto che non muoia completamente o il danno era minore del preventivato?

Questo non è stato specificato. Certamente la potenza prodotta dal sistema di generazione è destinata a diminuire nel tempo. E’ facile che abbiano deciso di continuare le operazioni, magari cercando di usare il meno possibile il sistema di assetto, fino a che il congelamento dell’idrazina diverrà totale…