https://www.nasa.gov/feature/goddard/2019/how-lisa-pathfinder-detected-dozens-of-comet-crumbs
trovo assai interessante questo nuovo studio di Nasa che si avvale dell’utilizzo LISA Pathfinder… voi che ne pensate?
https://www.nasa.gov/feature/goddard/2019/how-lisa-pathfinder-detected-dozens-of-comet-crumbs
trovo assai interessante questo nuovo studio di Nasa che si avvale dell’utilizzo LISA Pathfinder… voi che ne pensate?
Ho dei dubbi… di ordini di grandezza.
Un oggetto di un microgrammo che schizza a 64.000 km/h ha un’energia cinetica di circa 150 J.
Che è tanto, ma proprio tanto per un piccolo satellite. Impossibile non sentire l’impatto, direi.
@marcozambi ma ad esempio Gaia, con tutta la sensibilità che ha ed una sezione d’urto ben superiore a quella di LISA, non li sente? E non si poteva fare la stessa statistica con Gaia?
Impatti di micrometeoriti sono affare di ogni settimana. Anche i piu’ piccoli vengono sentiti, sia termicamente che come disturbo sul controllo di assetto (il suo controllo perde di precisione a causa delle micro accelerazioni dovute all’impatto, degradando lievemente per pochi minuti la qualita’ del dato scientifico raccolto). Lo chiamamo “Loss of convergence”.
Occhio cmq che per Lisa Pathfinder si tratta di un progetto di analisi di dati storici. La misisone e’ finita e lobotomizzata.
E infatti, non capisco il senso della notizia per di più da NASA. Forse perchè LISA è in L1, mentre GAIA e il futuro JWST saranno in L2, e i flussi di micrometeoriti potrebbero essere diversi?
In L1 ci sono almeno SOHO e SDO, ma forse non sono così sensibili agli urti.
Non ho conoscenza diretta del Lisa Pathfinder ma, visto che lo scopo della missione era di validare la precisione a cui si riesce a volare in perfetta caduta libera, immagino che fosse piu’ sensibile ai micro impatti di quanto siano altre missioni.
SDO è in orbita geosincrona, non in L1.
Hai ragione, l’avevo messo con SOHO