Un sorriso triste

La sera della tragedia del Columbia ero davvero imbufalito.
Oltretutto avevo (ed avrò per sempre, essendo successo due giorni dopo la morte di mia madre, avvenuta il 26 gennaio 86) vivo nella memoria il ricordo del Challenger.
Buttai giù questa ‘vignetta’ (e mi scuso subito della volgarità, per quanto ‘necessaria’ a rafforzare il concetto espresso) travolto dall’amarezza. Se i moderatori la giudicano ‘inadatta’ non mi offenderò certo per una sua eventuale eliminazione.

Salute e Latinum per tutti !

Oltretutto avevo (ed avrò per sempre, essendo successo due giorni dopo la morte di mia madre, avvenuta il 26 gennaio 86) vivo nella memoria il ricordo del Challenger.

Io ho un ricordo tragicomico del Challenger. Fra gli esperti consultati in televisione, al Prof. Napolitano (mi pare Luigi Napolitano) venne chiesto un parere sulle cause dell’esplosione. Napolitano rispose, parole testuali che non ho mai dimenticato, “quacche errore sbagliato de’ compiuter”.

Paolo Amoroso

mi spiace molto per tua mamma kruaxi the Ferengi…certo la morte di una persona cara non si potrà mai scordare…così come non potremo mai scordare tutti gli astronauti, americani e russi, che sono morti per permetterci di arrivare sulle stelle…l’incidente del Challenger praticamente non me lo ricordo, avevo 5 anni, ma quello del Columbia me lo ricordo bene…da appassionato sfegatato di astronautica tendo a considerare gli astronauti come degli eroi e verso quelli che sono morti provo un grande senso di devozione e ammirazione…andare nello spazio è pericolossimo lo sappiamo tutti e ancora di più gli astronauti, eppure loro ci vanno, non perchè sono incoscienti ma perchè sanno che devono farlo, devono raggiungere quel limite e sorpassarlo, quel limite che solo chi sente di non esser fatto per stare con i piedi per terra può capire…questi uomini e donne rimarranno sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti…non sono ancora riuscito ad andare al KSC ma appena mi sarà possibile farlo ho intenzione di portare una corona di fiori e depositarla nel memoriale degli astronauti deceduti…spero solo che il loro sacrificio non vada sprecato e che il programma spaziale continui ad andare avanti…anche loro vorrebbero che sia così!!

mi spiace molto per tua mamma kruaxi the Ferengi...certo la morte di una persona cara non si potrà mai scordare...così come non potremo mai scordare tutti gli astronauti, americani e russi, che sono morti per permetterci di arrivare sulle stelle...l'incidente del Challenger praticamente non me lo ricordo, avevo 5 anni, ma quello del Columbia me lo ricordo bene...da appassionato sfegatato di astronautica tendo a considerare gli astronauti come degli eroi e verso quelli che sono morti provo un grande senso di devozione e ammirazione...andare nello spazio è pericolossimo lo sappiamo tutti e ancora di più gli astronauti, eppure loro ci vanno, non perchè sono incoscienti ma perchè sanno che devono farlo, devono raggiungere quel limite e sorpassarlo, quel limite che solo chi sente di non esser fatto per stare con i piedi per terra può capire...questi uomini e donne rimarranno sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti...non sono ancora riuscito ad andare al KSC ma appena mi sarà possibile farlo ho intenzione di portare una corona di fiori e depositarla nel memoriale degli astronauti deceduti...spero solo che il loro sacrificio non vada sprecato e che il programma spaziale continui ad andare avanti...anche loro vorrebbero che sia così!!

Quoto in pieno. So che può sembrare perlomeno ‘antico’ di questi tempi, ma astronauti e piloti collaudatori (sotto qualunque bandiera) sono da sempre i miei ‘eroi’. Credo che qualche immagine romantica sia da conservare.

Salute e Latinum per tutti !

Oltretutto avevo (ed avrò per sempre, essendo successo due giorni dopo la morte di mia madre, avvenuta il 26 gennaio 86) vivo nella memoria il ricordo del Challenger.

Io ho un ricordo tragicomico del Challenger. Fra gli esperti consultati in televisione, al Prof. Napolitano (mi pare Luigi Napolitano) venne chiesto un parere sulle cause dell’esplosione. Napolitano rispose, parole testuali che non ho mai dimenticato, “quacche errore sbagliato de’ compiuter”.

Paolo Amoroso

Valerio Zucconi, giornalista che pure stimo abbastanza, nella ‘Repubblica’ del giorno dopo (la tragedia del Columbia) parlò della difficoltà di riportare a terra un oggetto pesante 20.000 tonnellate… riferendosi al Columbia (e per peggiorare la situazione lo paragonò ad una piccola petroliera). Magari avessimo la capacità di lanciare una massa simile…

 Salute e Latinum per tutti !
Valerio Zucconi, giornalista che pure stimo abbastanza, nella 'Repubblica' del giorno dopo (la tragedia del Columbia) parlò della difficoltà di riportare a terra un oggetto pesante 20.000 tonnellate... riferendosi al Columbia

Ricordo anche quell’articolo, ma a me pare di aver letto 200.000 tonnellate.

Paolo Amoroso

guarda lascia perdere…c’è una ignoranza in materia astronautica e aeronautica in Italia che fa schifo…il giorno dopo le torre gemelle un giornalista aveva avanzato l’ipotesi che i piloti per riuscire a centrare le torri potevano avere usato gli inversori di spinta per aggiustare la traiettoria…l’averi scannato…e ieri quando hanno annunciato che era stata scoperto un pezzo di rivestimento staccatosi dall’ET, il giornalista ha fatto una confusione tra ET, SRB e shuttle che anche li l’avrei scannato all’istante…prima di parlare assicurarsi che si sappia ciò che si sta dicendo!!!

spero che in America o altrove la situazione sia migliore

Valerio Zucconi, giornalista che pure stimo abbastanza, nella 'Repubblica' del giorno dopo (la tragedia del Columbia) parlò della difficoltà di riportare a terra un oggetto pesante 20.000 tonnellate... riferendosi al Columbia

Ricordo anche quell’articolo, ma a me pare di aver letto 200.000 tonnellate.

Paolo Amoroso

Forse hai ragione… Una superpetroliera !!!
Con che l’hanno lanciata, con l’Orion ?

Salute e Latinum per tutti !

Trovo la tua vignetta molto bella, nella sua crudezza, e dato che anche io mi diverto a disegnare vignette (con le quali spesso “tappezzo” il mio ufficio per la gioa dei miei colleghi) hai la mia comprensione.

Putroppo ogni attività umana è intrisecamente legata al pericolo e l’Astronautica certo non fa differenza. Anzi, proprio perché nel campo spaziale sono sempre (da subito) stati adottati elevatissimi standard di sicurezza (credetemi!!!) ci sono state così relativamente poche tragedie.

Questo non sminuisce minimamente il dolore per la perdita di chi era coinvolto…ma come scrivi bisogna andare avanti proprio per onorare la memoria di quanti (uomini e donne) hanno dedicato la propria vita (anche sacrificandola) in qualcosa in cui credevano.

Vorrei fare una piccola nota sul compianto Prof. Luigi G. Napolitano, scomparso nel 1991. E’ stato un vero pioniere, insieme a Luigi Broglio, dell’Astronautica in Italia, tra l’altro fondatore e primo presidente del MARS, la società per cui io e Buran lavoriamo.

Ebbi la fortuna di conoscere per la prima volta Napolitano, nel 1987 a Capri in occasione del 3° Simposio Internazionale sul Columbus, e vi posso assicurare che era un personaggio molto colorito e molto partenopeo, senza che questo intaccasse la sua solida preparazione (sopratutto in Scienza dei Fluidi) e la sua reputazione internazionale (è stato uno dei primi scienziati non-americani) ad avere esperimenti sullo Shuttle.

Quella sua dichiarazione, seppure estemporanea, era in linea con il personaggio (che era solito tenere le sue lezioni di Aerodinamica in napoletano!!!), ma non credo ne smimuisca la grandezza… :smiley:

Ebbi la fortuna di conoscere per la prima volta Napolitano, nel 1987 a Capri in occasione del 3° Simposio Internazionale sul Columbus, e vi posso assicurare che era un personaggio molto colorito e molto partenopeo, senza che questo intaccasse la sua solida preparazione (sopratutto in Scienza dei Fluidi) e la sua reputazione internazionale (è stato uno dei primi scienziati non-americani) ad avere esperimenti sullo Shuttle.

Quella sua dichiarazione, seppure estemporanea, era in linea con il personaggio (che era solito tenere le sue lezioni di Aerodinamica in napoletano!!!), ma non credo ne smimuisca la grandezza… :smiley:

Grazie ArciPeppe, non conoscevo la figura del Professor Napolitano.

Salute e Latinum per tutti !