Una ogiva carica carica di... pubblicità pagante ?

L’iconica veste dei vettori e dei fairings lanciati dalla Nasa, in cui campeggiano in primo piano la bandiera a stelle e strisce e lo stemma dell’agenzia, potrebbe in un prossimo futuro cedere il passo a favore di un’immagine del cioccolato fondente, o dell’ultimo modello di smartphone.
Così come le tute degli astronauti, i cui volti potrebbero poi fungere da testimonial per prodotti e marche estranei al contesto tecnico-spaziale.

L’inedito scenario è stato rappresentato, come una concreta possibilità sulla quale seriamente interrogarsi, da Jim Bridenstine in occasione della riunione del Nasa Advisory Council, tenutasi lo scorso 29 agosto presso l’Ames Research Center di Mollett Field.
Due le ragioni di opportunità portate a favore: il ritorno economico dagli sponsor, e l’aumentata popolarità e visibilità presso il grande pubblico.

Ne dà conto MEDIA INAF, in questo recente articolo di approfondimento

Io l’ho sempre detto: se mettessero un mega schermo fuori da Columbus, con tutte le volte che va su NASA TV, ESA ci potrebbe finanziare una missione lunare senza bisogno di Russi e Americani…

Piano vi prego :ok_hand:
Va benissimo vedere Nutella su un fairing :stuck_out_tongue_winking_eye:
o Birra #oretti su un paracadute :beer:

Ma a montare sulla ISS un megaschermo pubblicitario rischi di farti guardar male dai contribuenti (anche se si ripagasse in poco tempo) :dizzy_face:

Non è una novità. Lo fece “Le Generali” sul corpo di un Proton.
Ma possibile che la NASA deve aprire i fianchi dei suoi veicoli alla pubblicità? Come in Formula 1?
Scommetto che la pubblicità sullo scudo termico di Orion è la più economica: non la vede nessuno! :facepunch:

Mi pare di ricordare una proposta simile verso la fine degli '80s, in concomitanza con le prime missioni shuttle dopo il Challenger.
Comunque io non ci vedo nulla di strano, ogni giorno guardate film interrotti dalla reclame ed eventi sportivi che quasi scompaiono al cospetto dei marchi pubblicitari.
Se serve alla causa…
:martial_arts_uniform:

Un canale pubblicitario in più a mio avviso rende scontenti quasi solo quelli degli altri canali pubblicitari. Se con una mano di vernice si può recuperare anche solo qualche centinaio di migliaia di euro ben venga, secondo me.

La nose art ha avuto un ruolo importante nell’immagine trasmessa a casa dai teatri di guerra. Riproporla oggi con fini pubblicitari può aiutare ad avvicinare al pubblico questo mondo. Pubblico, soldi, politica, finanziamenti. Per me è go.