Una soluzione ai rifiuti spaziali

In questo articolo di wired si presenta una possibile soluzione ai detriti spaziali.
Non ricordo se se ne è parlato nel forum.
In sostanza in questo progetto presentato da James Mason del Nasa Ames Research Center, in collaborazione con la Stanford University si pensa di utilizzare un raggio laser per deviare la traiettoria dei detriti spaziali potenzialmente pericolosi. E’ ipotizzata una potenza di 5 Kw con la quale si crede di poter intervenire su 10 detriti al giorno.

Penso di poter supporre (ma è un mio pensiero) che intendano variare l’orbita di questi detriti in modo da farli deorbitare in maniera più rapida rispetto al normale decadimento. Altrimenti non sarebbe una vera soluzione, ma un semplice rimandare.

Un laser sembrerebbe una buona idea e se basato a terra sarebbe una soluzione abbastanza economica, almeno credo!

Il testo della proposta è scaricabile da airXiv: http://arxiv.org/abs/1103.1690
Una sintesi con qualche commento: http://physicsworld.com/cws/article/news/45405
Si parla comunque di usare un laser commerciale da 5 kW unito ad un’ottica adattiva (per mantenere collimato il fascio attraverso l’atmosfera) con apertura di 1,5 m, il tutto posizionato nelle zone polari per avere maggior effetto sui detriti in orbita polare.
Lo scopo è alterare leggermente l’orbita di un pezzo di detrito, per evitare lo scontro con altri oggetti e quindi l’effetto a catena.
Direi non risolutivo, ma interessante ed a basso costo (si parla di 10 milioni di $).

io ne ho una migliore e a costo zero:

non lanciamo più niente e fra duecento anni sarà tutto pulito :slight_smile:

…hai hai!, non il mattarello no, scherzavoooo!!!

p.s. le ottiche adattive le facciamo anche qui in italia…

il bello e che è una rara azienza nata da giovani laureati che si chiama adaptica!

http://www.adaptica.com/site/it/pages/azienda

Assolutamente interessante, la mia critica (costruttiva ovviamente) era riferita al fatto che forse potrebbe essere più utile ed efficiente sul lungo periodo modificare l’orbita in modo da accelerare il decadimento del detrito.
E’ un’opinione ovviamente

interessante, non la conoscevo. Sembrano pero` sistemi per banchi ottici piccolini.
Per sistemi di grandi dimensioni (ottiche adattive con specchi deformabili da 1m di diametro) ci sono altre ditte che si occupano di questo:

Microgate
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Vedi anche
www.lbt.it/
www.lbto.org/

Bella idea. I framenti più piccoli sono alla fine quelli più inidiosi.

Sì, pare anche a me, è questione di quantità. Per rispondere anche a Biduum, effettivamente leggendo l’articolo originale si parla anche di accelerare il decadimento. Il problema è che se un “coso” è a 700 km, per farlo decadere devi tirare giù il perigeo di ben 400 km - e di energia ce ne va un bel pò.

Vero, ma con la pressione della luce solare già oggi i satelliti perdono/acquisiscono velocità.
Ci sono frammenti estremamente piccoli che sì possiedono grande velocità, ma colpiti al momento giusto e con l’angolo giusto decadono d’orbita. Facendoli passare per l’orbita più bassa, passano in zone dove l’attrito con l’aria, anche se minimo, è più intenso, causando un ulteriore rallentamento. Diciamo che gli diamo un leggero colpetto di freni, poi il resto lo fà da sè.

E’ quello a cui stavo pensando: un colpettino di freno al momento giusto e poi è fatta. Non chiedo di tirarlo giù in un secondo, così al volo! Semplicemente anche rallentarlo di un “pelo” ad ogni passaggio.
Tutto questo in linea teorica ovviamente. Io darei sicuramente priorità ai detriti in orbite pericolose (leggasi ISS in primis).
Ad ogni modo lo ritengo comunque un passo nella direzione giusta, mi sembra un appoccio più tecnicamente fattibile rispetto al recupero in orbita di cui si è parlato tempo fa.
Ormai non si può più far finta di niente, il problema esiste e bisogna affrontarlo non solo imponendo di “creare” meno spazzatura, bisogna anche liberare un po’ le orbite importanti

Il bello e’ che in una puntata del mitico UFO, il colonnello Foster effettuava proprio una missione di pulizia di rifiuti orbitali.

E’ vero me la ricordo (almeno in parte) quella puntata! Ho i DVD mi sa che me la andrò a rivedere! Che bella serie che era! Un vero mito!

@Ares Cosmos: la pressione della luce solare lavora, ma il problema è non metterci migliaia di anni
@Biduum: in ogni caso devi togliere all’oggetto un bel pò di quantità di moto per convincerlo a scendere di perigeo. Probabilmente, operando con impulsi ben mirati e calcolati sarebbe questione di mesi/anni anzichè di anni/decenni. Devo rileggermi l’articolo originale e vedere se stima i tempi di azione.
Poi, ovviamente, dipende al rapporto area/massa e dalla riflettività dell’oggetto. Il delta-V richiesto è di 100-150 m/s, quindi (se la fisica arrugginita mi aiuta ancora) nell’ordine di 70 kJ per chilo del detrito. Hai voglia a sparare colpi di laser, considerando che l’effetto è dato solo dalla pressione di radiazione!
Bisogna leggere bene l’articolo, ci sono simulazioni complesse.

Marco

se non ricordo male sparavano ad un 3° stadio di saturn 5!