Un'Arca di Noè sulla Luna salverà l'umanità

L’idea di un’associazione americana appoggiata da scienziati come Hawking e astronauti come Aldrin. «Il mondo non è sicuro» «Un’Arca di Noè sulla Luna salverà l’umanità» Una stazione per conservare il Dna di piante e animali e un’immensa banca dati delle conoscenze
Un asteroide sulla Terra, un brusco cambiamento di clima, una guerra nucleare: il nostro pianeta corre molti rischi che potrebbero mettere in pericolo la civiltà e, al limite, provocare l’estinzione dell’umanità. Diversi progetti per conservare il patrimonio genetico di animali e piante sono allo studio in diverse parti del mondo, ma tutti prevedono una sorta di deposito: sulla Terra. Ora un’associazione americana, chiamata «Alleanza per salvare la civiltà», è convinta di avere trovato un posto più sicuro per proteggere il Dna umano, animale e vegetale: la Luna. Sul nostro satellite dovrebbe sorgere una nuova Arca di Noè. Una base ipertecnologica dove conservare — al riparo da qualsiasi catastrofe — esemplari di ogni tipo di Dna e banche dati su ogni campo del - l’umana conoscenza. Il progetto, di cui ha parlato il New York Times, gode dell’appoggio di illustri scienziati, come Stephen W. Hawking, che ha aperto per primo il dibattito, affermando che l’unica via di salvezza per la specie umana fosse al di fuori dalla Terra. Dell’associazione fanno parte scienziati, ex membri della Nasa e ha l’appoggio anche di Buzz Aldrin, il secondo uomo a camminare sulla Luna.

Da tempo si discute su come preservare l’enorme bagaglio di conoscenze dell’umanità da un disastro globale. Nei Paesi scandinavi è stata allestita una «banca del seme», dove sono conservati semi di gran parte delle specie vegetali; tra i ghiacci del Polo Nord è attivo il programma britannico di ingegneria genetica per mantenere in vita migliaia di esemplari di Dna. Ma tutti hanno un difetto: sono sul nostro pianeta e, come scriveva lo scrittore di fantascienza Robert Heinlein, «la Terra è un cestino troppo fragile per contenere tutte le uova dell’umanità». Per questo l’Alleanza per salvare la civiltà ha scelto la Luna e chiede l’allestimento di una superbase, popolata anche da uomini che potrebbero essere i nuovi Adamo ed Eva, grazie alle tecniche di fecondazione artificiale, e rappresentare una speranza per l’umanità che non dovrebbe così ricominciare da zero.

Secondo molte leggende, sulla Terra esistono diverse «capsule del tempo», costruite da Atlantide prima della catastrofe: i loro abitanti avrebbero disseminato in diversi siti le loro conoscenze, cercando di costruirli in modo da sfidare il tempo. E uno di questi sarebbe la Grande Piramide. Miti a parte, l’idea di una base lunare è venuta a Robert Shapiro, professore di biochimica all’Università di New York e fondatore del gruppo, proprio ripensando al primo sbarco sulla Luna. A colpirlo fu la visione della Terra dalla prospettiva lunare: una biglia di vetro azzurra, come quelle con cui giocano i bambini, sperduta e delicata in un immenso spazio oscuro.

«Dopo la prima sensazione di smarrimento — afferma Robert Shapiro — arrivò l’idea: perché non usare quello spazio per mettere in salvo la specie umana in un posto meno fragile? Poi, se non dovesse succedere niente, quella base potrà sempre diventare un affascinante museo».

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/08_Agosto/02/monaco.shtml

…Il problema sarà chi mandare la a “prolificare” per far rinascere la razza umana…

Se la femmina è Catherine Zeta Jones mi candido io da subito. :stuck_out_tongue:

Uhmmm…non so…potrebbe anche essere…ma metti che ci sia anche Margherita Hack…magari estrazione a sorte tra lei e la Jones…no,il rischio per me sarebbe troppo grande. :grinning: