Allora ora tocca a me…io sono del Politecnico di Torino (POLITO per gli amici) e sono al quarto anno ovvero primo anno laurea specialistica. A dir il vero dovrei aver già finito, ma lavorando i tempi è logico che si allungano. (mi sono iscritto al Poli nell’AA 2000/2001)
Dunque il corso di laurea di ingegneria aerospaziale si divide nelle due consuete parti a cui la riforma universitaria ci ha abituati, ovvero 3 anni e poi ulteriori 2 anni di specializzazione. Attualmente il triennio consiste in un primo anno, praticamente uguale per tutte i corsi di ingegneria del Poli, dove si studiano analisi matematica, geometria, fisica e chimica. Per cui il primo anno serve per farsi delle solide basi matematiche e fisiche per poter poi comprendere bene ciò che verrà fatto negli anni successivi. Per questo consiglio a tutti quelli che hanno intenzione di iscriversi al Poli, ma anche a qualsiasi altra facoltà tecnica, di studiare particolarmente bene queste materie anche se a volte sono molto noiose. Arriviamo quindi al secondo anno dove si comincia a fare qualcosa che a che fare con l’aeronautica, ovvero materie come termofluidodinamica, sistemi di bordo, meccanica del volo, strutture aerospaziali, ecc… e si continua con le basi teoriche di mate e fisica. Il terzo anno poi permette di scegliere tra due orientamenti: generalista e professionalizzante.
Se scegliete l’orientamento generalista vi fate un anno assurdo pieno di matematica!!! Questo però vi permette di accedere alla laurea specialistica senza debiti, ovvero senza dover recuperare degli esami. Se scegliete l’alto orientamento l’anno è più interessante perchè si continuano a trattare materie aeronautiche e in più c’è il tirocinio da fare che è sicuramente un’esperienza interessante. Devo però mettervi in guardia sul fatto che no sempre il tirocinio risulta essere interessante. Spesso per le aziende il tirocinante è una palla al piede e quindi gli vengono assegnate dei lavori per cui la licenza media è più che sufficiente!!! Provato per esperienza personale!! Il mio consiglio è, se ne avete la possibilità, di contattare un professore che ha contatti con delle aziende e quindi stabilire di fare un tirocinio in funzione di tesi…in questo modo vi potete passare un paio di mesi abbondanti in azienda, di lavorare ad un argomento che vi piace e chissà magari di andare a genio al capo del personale!!!
L’orientamento professionalizzante è nato per chi vuole andare subito a lavorare dopo la laurea di primo livello, quello generalista invece per chi vuole continuare per la specialistica. Comunque anche se si fa l’orientamento professionalizzante è possibile andare alla specialistica recuperando 4 esami. Il mio consiglio, che è quello che ho fatto io, è di scegliere l’orientamento professionalizzante e poi di andare alla specialistica. Almeno fate qualcosa di aeronautico, e non solo matematica.
La laurea specialistica in realtà, a dispetto del nome, non permette di specializzarsi in niente. Si continuano a studiare in maniera più approfondita le materie apprese nel triennio più qualche corso di orientamento a scelta al quinto anno. Gli orientamenti sono: propulsione aerospaziale, aerodinamica, aeroelasticità, meccanica del volo e strutture.
Purtroppo, e qui devo dirlo, il corso di ingegneria aerospaziale a Torino di spaziale ha solo il nome. Come dicevo in qualche altro post, i corsi a carattere spaziale sono solo 4, non abbiamo una specializzazione in spazio come a Milano o Roma.
Per quanto riguarda la didattica, i docenti sono molto preparati e il 90% di loro spiega bene. Dal punto di vista umano, bhè non dico oltre altrimenti non mi laureo più!! diciamo che sono pochi i professori che cercano di non mettertela in quel posto!!
Una cosa che mi sento in dovere di dire per chiunque abbia intenzione di studiare ingegneria, è che studierà molta teoria e farà poca pratica. Questo per lo meno vale al Polito. E come ho detto altre volte, non è studiando ingegneria aerospaziale al Polito che si parla di aerei o astronavi. Io mi ero iscritto con questa illusione, che mi è stata infranta da subito. Ad ogni modo è sicuramente un corso interessante, ma per chi è appassionato sicuramente pesante. Il bagaglio di conoscenze aeronautico ve lo dovete fare per conto vostro. Un esempio per tutti: al secondo anno ho seguito il corso di aerodinamica, ma mai una volta siamo andati in galleria del vento o abbiamo visto dei filmati di prove in galleria del vento dove veniva mostrato, per esempio, come si forma un’onda d’urto!! se non era per me che mi andavo a leggere altri libri a quest’ra non saprei ancora perchè un aereo vola!!!
Se avete altre domande sul Polito sono a vostra disposizione!!