Varata la seconda nave di supporto a Shenzhou VII

E’ stata varata la seconda nave che servirà a supporto della prossima missione umana Cinese nello spazio, prevista per il prossimo Ottobre.
La nave, insieme alla sua gemella Yuanwang-5 (nelle foto) varata lo scorso settembre, è necessaria per il supporto alla prima attività extraveicolare prevista per quella missione.
La nave, con 25.000ton di stazza è in grado di operare con venti fino a forza 12 e navigare in acque comprese fra le latitudini 60°N e 60°S.
La costruzione era iniziata nell’Aprile 2006 ed è fornita delle migliori tecnologie nei sistemi spaziali, marittimi, meteorologici, meccanici, elettronici, ottici, informatici e di telecomunicazioni.
E’ completamente cablata in fibra ottica per poter gestire in tempo reale grandi quantità di informazioni ed è definita “sailor-friendly” in quanto gode di alcune comodità per l’equipaggio non sempre disponibili su altre navi di questo tipo, come aria condizionata, basse vibrazioni e rumori ridotti.

Immagino che questa nave e la sua gemella saranno utili per mantenere il collegamento continuo durante l’orbita con l’equipaggio della Shenzou VII. Infatti, non potendo contare su “aiuti” di altre nazioni spaziali i cinesi si sono dovuti reinventare le navi di collegamento come facevano gli americani ed i sovietici negli anni '60. Ora la NASA, grazie alla costellazione di satelliti TDRS può mantenere un contatto continuo con le navette e la ISS. Che si sappia i russi dispongono di un sistema simile a quello USA o utilizzano ancora le navi?

Penso che i russi, lavorando in ambito di cooperazione internazionale per la ISS, abbiano garantita la copertura dei network di terra dell’ESA e della NASA. Mentre per la Cina ci si affida a stazioni sul proprio territorio e a navi di appoggio, oltre a stazioni straniere (ad esempio Malindi è stata utilizzata dalla Cina). Penso che le stazioni NASA siano off limits per la Cina, ma non ne sono sicuro :kissing_heart:

Credo che ISS a parte che utilizza il sistema TDRS, la Soyuz faccia affidamento sulla rete Russa a terra.
La flotta ex-sovietica è stata tutta smantellata e non dovrebbe esserci nessuna nave ancora utilizzata a tempo pieno per i programmi spaziali.

In occasione di un problema alla stazione spaziale verificatosi in un sottosistema russo durante una recente missione Shuttle, mi pare STS-120, non era stato necessario attendere il passaggio della stazione sul territorio russo per un downlink telemetrico a scopi diagnostici?

Paolo Amoroso

Se non dico stupidaggini, le fasi finali del docking delle Progress/Soyuz devono avvenire in vista delle stazioni di terra russe… :kissing_heart: