Per la monografia che sto realizzando sull’ X 15, e che ovviamente metterò a disposizione del Forum una volta ultimata, sono alla ricerca di informazioni (sopratutto grafiche) sulle versioni mai realizzate del North American X 15.
Nella fattispecie:
X 15 “Satellite Launcher” (come primo stadio di un vettore Blue Scout)
X 15 Delta (versione “stretched” e con ala a delta triangolare dello X 15-3 mai realizzata per la perdita del suddetto esemplare)
X 15 modificato con statoreattore Marquandt.
X 15B versione orbitale dell’X 15, lanciata da un cluster di missili Navaho o Titan I.
Sopratutto di quest’ultimo dispongo solo di un disegno (poco leggibile) a cavallo di un singolo Navaho e di un’immagine di un modello dell’X 15-1 a cavallo di un Titan I circndato da altri tre Titan. Teniamo presente che alcune fonti sostengono che l’X 15 B fosse monoposto mentre altre sostengono che fosse biposto.
Sarebbero graditi disegni originali dei “design concepts” relativi a queste versioni, magari presenti su vecchie pubblicazioni o brochures.
Ringrazio sin da ora per la collaborazione…
Ah, se qualcuno è a conoscenza di altre versioni dell’X 15 (oltre quelle che ho citato) si faccia vivo (altrimenti taccia per sempre, specie dopo che avrò completato tutti i disegni per la monografia e sarò inesorabilmente passato ad altri argomenti…).
Ma l'X15B era un progetto alternativo al Dyna Soar? Che tipo di rivestimento termico avrebbe adoperato al rientro?
Più che alternativo all’X 20 sembra fosse alternativo alla Mercury, per il rivestimento termico mi sembra di aver letto da qualche parte che avrebbe dovuto essere rivestito in “Rene 21” e spero di non sbagliare…
Quindi non in conflitto,ma propedeutico all'X-20 (così come i voli Mercury furono propedeutici a quelli Gemini).Interessante.
Esattamente.
La prima volta che ne ho sentito parlare è stato attraverso le pagine del romanzo “La stoffa giusta” di Tom Wolfe, nei primi capitoli (quando parla dell’X 15) fornisce una breve ma calzante descrizione dell’X 15B come di una normale evoluzione del primo e sicuramente propedeutico all’entrata in servizio dell’X 20.
In realtà il motore non è uno statoreattore vero e proprio ma un SERJ, cioè un Supercharged Ejector RamJet, cioe’ un Rocket Based Combined-Cycle (RBCC) che unisce le caratteristiche di un airbreathing con quelle di un rocket. Questo tipo di motore è anche detto RamRocket. Una possibile evoluzione è detta SESJ cioè un Supercharged Ejector ScramJet con la transizione in modalita Scram.
Ulteriori info le potete trovare nel mio sito sotto la voce:
Propulsione->Motori con componenti “airbreathing ->Turbojets a flussi separati, Turborockets e varianti , Ramrocket
Certo,un programma spaziale basato sulla versione suborbitale dell’F-104,sull’X-15B e sull’X-20 avrebbe inevitabilmente comportato più incidenti e vittime di quello basato sulle capsule balistiche.L’astronautica avrebbe fatto passi da gigante relativamente agli spazioplani,ma è probabile che dal punto di vista della pressione esercitata dall’opinione pubblica un simile programma non sarebbe stato gestibile (basti pensare alle reazioni dopo STS 51L e STS 107).Triste dirlo,ma si direbbe che per il pubblico i piloti collaudatori non hanno la mamma,gli Astronauti si.
Ragazzi, grazie per le segnalazioni. Inutile dirvi che conosco bene i due siti che mi avete segnalato, e che sono stati già “spolpati” per i reference dei miei disegni…
Per quanto riguarda la considerazione sulla sicurezza degli astronauti espressa da Carmelo, devo purtroppo dire che ha perfettamente ragione.
Pensate che, nel corso degli anni '50, gli Stati Uniti perdevano la media di un pilota collaudatore la settimana!!!
D’altra parte i piloti collaudatori svolgevano il loro importante, e pericolosissimo lavoro, nell’ombra mentre gli astronauti erano divenuti dei veri e propri personaggio “pubblici”, così come magistralmente raccontato da Tom Wolfe nella “Stoffa Giusta”.
Pensate che, nel corso degli anni '50, gli Stati Uniti perdevano la media di un pilota collaudatore la settimana!!!
Credo che oggi un simile prezzo da pagare sarebbe enorme anche per la ricerca Aereonautica.D'altronde non dimentichiamo che nel giro di dieci anni si passò dal P-51 Mustang all'F-104, dal B-17 al B-52.Un salto tecnologico inaudito,inimmaginabile,fantascientifico.Forse fu anche per questa ragione che il costo in termini umani fu così elevato.
Ragazzi, vi ringrazio ma questi siti li conosco, e sopratutto li ho “saccheggiati”, tempo…
Specialmente il sito francese è stato oltremodo utile.
Per quanto possa sembrare incredibile, considerando che l’X15 è un velivolo estremamante popolare ed amato, l’iconografia disponibile sia in rete che nella bibliografia è semre la stessa.
It was the very first version of the X-15 as originally envisioned by North American Aviation (NAA).
It was the original NAA proposal the ESO 7487 distinguished, by the actual X 15, especially for the single vertical huge stabilizer e for some minor details.
In principle NAA suggested NACA to exploit a B-36 D, recently decomissioned at that time, to serve as X 15 mothership in the same way of X1/X2 use of B 29.
NACA rejected the proposal not because the aircraft wasn’t matching the requirements but because NACA envisioned, and feared, high costs to mantain active a decomissioned aircraft for a long time.
Instead NACA proposal the brand new, at that time, B 52A for this job as it happened.
NB 52 become not only the X 15 mothership, but also for a lot of other X planes and lifting body as well.
In any case if you will join us during the next Astronauticon you can attend my presentation about X 15 covering ALL the aspects of this amazing aircraft, including the B 36 as mothership.
the B-36 had Problems
in USAF Crew give the Plane, the bad named “Six turning and four burning!”
because the six Pratt & Whitney R-4360 engines, prone to engine fires !
plus the B-36 is bulid of the magnesium-rich airframe, that burned readily [-o<
(And a B-36 flight as NB-36H nuclear reactor testbed )