Virgin Galactic sospende lo sviluppo del LauncherOne

Virgin Galactic ha annunciato di aver sospeso, senza specificare se definitivamente o meno, lo sviluppo del LauncherOne, il lanciatore per piccoli payload in LEO, aviotrasportato con l’aereo madre WhiteKnight2.
Il lanciatore avrebbe trasportato payload fino a 200kg di peso in LEO al costo di 1-2 milioni di dollari.
Nel luglio 2009 il gruppo finanziario Aabar Investment di Abu-Dhabi aveva assicurato la copertura dei costi di sviluppo partecipando con 110 milioni di dollari se gli studi successivi avessero dimostrato la redditività del progetto.
Alla fine dello stesso anno Sir. Richard Branson aveva nominato Adam Baker a capo del progetto di sviluppo mentre era stata proposta la partecipazione anche al British National Space Centre (oggi UK Space Agency) ma senza successo.
Il sistema avrebbe dovuto entrare in servizio un anno circa dopo l’inizio delle attività commerciali della Space Ship Two ma attualmente il progetto sembra sia stato sospeso, con Baker che ha lasciato lo scorso mese la compagnia senza che venissero divulgati ulteriori dettagli.
Il CEO di Virgin Galactic, George Whitesides, ha dichiarato alla BBC che “E’ un’area potenzialmente interessante e Galactic potrebbe in futuro continuare il lavoro fin qui svolto. Non smetteremo di osservare questo settore”. E’ probabile che l’alta competitività in questa fetta di mercato con numerosi concorrenti già nel settore e una richiesta non troppo elevata abbiano fatto considerare troppo elevato il rischio di sviluppo per entrare in un target di vendita già molto agguerrito.
Il core business della Compagnia sembra invece procedere come previsto con l’entrata in servizio operativo della Space Ship Two con passeggeri a bordo entro 18 mesi.


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In effetti credo che il segmento di mercato di Virgin Galactic debba restare un altro, ossia il volo suborbitale, ed in futuro orbitale, di uomini e donne. Volere a tutti i costi creare anche questa sovrapposizione con lanci di payload di massa così bassa sarebbe stata una forzatura… anche se in linea con la strategia tuttologa di Virgin Co.

Non so. Se buona parte della ricerca e sviluppo per i due segmenti coincide, sarebbe stupido non approfittare delle sinergie.
Ma se hanno scelto di non farlo, evidentemente non è così conveniente, o è troppo rischioso.

La seconda che hai detto Mike.

Per il resto quoto in pieno il tuo pensiero, lo sviluppo di una tecnologia ha sempre ricadute in altri settori, non sfruttarle renderebbe la ricerca in un determinato settore antieconomica.

Questo vale in particolare per il settore spaziale laddove i costi di R&D sono particolarmente elevati.