Noto solo ora che si tratta di un Soyuz FG, quello certificato per il volo umano che, se non erro, è stato usato raramente per le Progress (la info è nel db di @Lupin?) . Era già previsto prima dell’anomalia, ma ora casca a proposito: il suo ritorno al volo dopo l’incidente avverrà senza equipaggio, a rassicurazione di chiunque dubitasse.
The mission was switched from a Soyuz 2-1A rocket to the Soyuz FG version to free up a 2-1A vehicle for the inaugural flight of the crewed Soyuz MS spacecraft on the modernized Soyuz 2 in 2019.
Nel 2019 voleranno L’Expedition 60 con Oleg Skripochka, Christina Hammock-Koch, Nick Hague e la 61 con Aleksandr Skvortsov, Luca Parmitano, Andrew Morgan. A chi toccherà l’onore?
Non fa parte del mio database, tuttavia i primi tre voli del Soyuz FG, fra maggio 2001 e settembre 2002, sono avvenuti proprio con delle Progress come payload. Poi fino ad ora nessuna altra Progress è stata lanciata con questo razzo.
E’ uscita una “notizia breve” di Roscosmos in cui si dice che la decisione su questo lancio è correlato agli esiti della Commissione che indaga sull’anomalia del’11 ottobre, che finirà i lavori il 30 ottobre.
Verosimilmente il motivo per cui è ancora in sospeso il lancio della Progress e non quello del satellite militare da Plesetsk è che in questo caso (come già sottolineato) si userà lo stesso Soyuz FG coinvolto nell’incidente. E poi, ovviamente, il carico trasportato non sarà tutto russo, quindi è giusto rassicurare i partner.
Purtroppo le traduzioni google su questi argomenti non sono molto chiare, ma pare di percepire che il mondo della assicurazioni russe sia in fibrillazione dopo la lunga serie di incidenti degli ultimi tempi e non solo per la questione della Soyuz MS-10 e la rinviata pubblicazione dei risultati dell’indagine.
In sostanza, sembra che nessuno voglia assicurare la prossima Progress, visto che il bando di TsENKI (la sussidiaria di Roscosmos che cura le infrastrutture di terra) prevede la copertura per 3,254 miliardi di rubli (=43,7 milioni di euro) in cambio di un premio massimo di 116 milioni (1,6 milioni di euro) è andato deserto. Gli assicuratori dicono che 116 milioni sono troppo pochi e che dovrebbero offrire almeno il doppio.
Non a caso Roscosmos ha dato notizia di un avvenuto incontro con i rappresentanti delle compagnie assicuratrici, alle quale ha partecipato anche Il presidente della commissione d’emergenza, Oleg Skorobogatov, che “ha risposto alle domande sul progresso dell’indagine, sulle conclusioni preliminari e sulle ulteriori azioni di Roskosmos per prevenire il ripetersi di tali situazioni anomale”.
Se tutto rimane così, il 18 novembre ci saranno due attracchi sulla ISS: la Progress MS-10 alle 20:29 segue la Cygnus NG-10 che si aggancerà alla stazione alle 10:35 di mattina. @Lupin, abbiamo un record?
Se gli orari indicati saranno quelli che citi allora sarà un record (0,4 giorni fra due attracchi). Teniamo però conto che farà fede il momento in cui Cygnus verrà agganciata al boccaporto e non quando verrà “semplicemente” afferrata dal braccio robotico.
Il record attuale è di 0,8 giorni stabilito lo scorso anno. Anche in quel caso fu protagonista una Progress (MS-05) che si agganciò a Pirs alle 8:30 GMT del 24 febbraio dopo che alle 13:12 GMT del 23 febbraio la Dragon CRS-10 venne agganciata sotto Harmony.