[2020-03-18] Falcon 9 Block 5 | Starlink 5

Era dal 2016 che SpaceX non falliva due atterraggi su tre, anche se allora furono addirittura consecutivi (Jason-3 e SES-9).

Come ampiamente anticipato il B1048 diventa il primo booster a volare per la quinta volta, 602 giorni dopo la prima.

Erano 267 giorni che non si assisteva ad un lancio orbitale (grazie @EmaDipi) SpaceX dalla rampa 39A. Da quando l’azienda di Elon Musk ha iniziato ad utilizzarla non si era mai assistito ad una pausa così lunga. Il record precedente era di 188 giorni.

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Sei sicuro Lupin? L’ In Flight Abort Test è avvenuto il 19 gennaio. Sarà stato pure suborbitale ma pur sempre ricade nella categoria lanci avvenuti. Quindi sarebbero 78 i giorni passati.

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La tua osservazione è corretta avendo io dimenticato di dire lanci orbitali. Il motivo è che nelle mie “statistiche” non includo nulla che non sia un lancio orbitale. Ora correggo.

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Il lancio come l’avremmo visto noi.

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l’ho guardato live sul canale di SpaceX e subito dopo sono passato sul canale di tim dodd, dove ho trovato le stesse indicazioni che avevo notato nella live. Oltre alla probabile esplosione di uno dei motori, ho avuto la sensazione che il razzo abbia volato con 8 motori dalla partenza. Vedremo, se mai arriveranno, le solite foto hdr da cui si dovrebbe nel caso avere anche un riscontro visivo. Anche per quanto riguarda la ciambella che sfiora il booster in rientro (che tim si è prodigato a definire come un pezzo di ghiaccio) c’è curiosità legata ad un eventuale pezzo di hardware espulso all’accensione e incrociato per il minore rapporto massa-sezione.
In ogni caso per me ci sta che l’abbiano rischiata. Non lo diranno…ma ormai che i satelliti erano a bordo, con la possibilità di poter disattivare il motore fuori specifica…avranno valutato i costi di smontare tutto e usare un altro booster in confronto a perdere il carico. Anche nell’ottica di dover potenzialmente attendere mesi per via del virus

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Quasi sicuramente tutti e 9 i motori erano funzionanti dall’inizio e hanno funzionato fino a pochi secondi al MECO in quanto se il razzo avesse disposto di solo 8 motori dalla partenza il tempo del MECO sarebbe aumentato di non poco in quanto avrebbe avuto un impatto enorme sulle prestazioni che però non c’ stato da come si è potuto vedere dalla traiettoria sulla live di SpaceX dedicata al controllo missione.

Anzi oserei dire che una perdita alla partenza di un motore avrebbe portato il fallimento della missione, specialmente con un carico pieno come per una missione Starlink. Pensiamo allo Space Shuttle, una perdita di anche uno solo dei motori nelle prime fasi della missione significava RTLS (Return TO Launch Site, il profilo da suicidio, per intenderci) mentre una perdita verso la fine consentiva un ATO (Abort To Orbit, come successe per STS-51-F) in quanto le perdite dovute alla gravità a inizio missione sono enormi rispetto a quelle una volta fuori dall’atmosfera e a serbatoi quasi vuoti.

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Teoricamente in caso di engine out il primo stadio dovrebbe automaticamente consumare tutto il propellente e abortire il suo recupero.
Non vi é stata alcuna esplosione, il motore é stato spento per evitare un eplosione.
Il pezzo visibile all’ Entry burn é un pezzo di ghiaccio, già visto nella missione Starlink 4 e precedenti.
Molto probabilmente il booster non é atterrato non perché ha perso un motore fondamentale (anzi quelli per l’ entry burn erano tutti infatti e funzionante), ma lo spegnimento anticipato ha causato un apoapside minore di quello programmato e che ha portato il booster a “cadere” prima del dovuto (gittata del booster minore—> Manca la Droneship).

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Passaggi visibili sull’Italia ci saranno?

Se ci sono, e se abbiamo tempo/possibilità di preparare il post, lo metteremo sulla pagina Facebook di AstronautiCAST.

Altrimenti, riprendo i suggerimenti della suddetta pagina:

“Che strumenti vi consigliamo per calcolare i passaggi Starlink?
celestrak.com
james.darpinian.com/satellites/?special=starlink-latest (molto intuitivo)
heavens-above.com
satflare.com
me.cmdr2.org/starlink
La app ISS Detector nel cui pacchetto aggiuntivo a pagamento “Oggetti Famosi” troverete gli Starlink e potrete abilitare delle notifiche esattamente come si fa con la ISS.”

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Non credo sia corretto fare un paragone simile, considerando il fatto che i motori dello Space Shuttle erano 3 e non nove, quindi in caso di rottura del motore la perdita di spinta era di 1/3 contro 1/9 del Falcon 9. Non so valutare quanto i 2 booster dello Shuttle potessero dare spinta in confronto ai 3 motori principali, ma a sensazione (felice di essere smentito da qualcuno che proporrà calcoli) credo che se paragoniamo la spinta totale dei 9 Merlin alla spinta 3 SSME RS-25 + 2 booster la perdita di 1 SSME equivarrebbe in proporzione ad almeno 2 o addirittura 3 Merlin.

Non lo so, mi sembra che l’entry burn sia stato effettuato con un motore solo… E anche dopo lo spegnimento l’assetto sembrava molto instabile, probabilmente era comunque troppo veloce.

Side By Side con Starlink 4 (Fatto al volo, scusate le imprecisioni)

Credit: SpaceX

Inoltre il Main engines cutoff é avvenuto perfettamente in orario con quello di starlink 4 (T+ 2min e 39secondi), quindi é molto probabile che sia stato il secondo stadio a compensare lo spegnimento anticipato.

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Vado a memoria, ma se si perde un motore degli otto esterni, si spegne automaticamente anche uno dalla parte opposta per mantenere l’assetto.

Lo space shuttle aveva una spinta iniziale di 2 x 12500 kN grazie ai SRB più 3 x 5250 kN degli SSMEper un totale di 40750 kN. La perdita di un SSME avrebbe portato alla perdita del 12.88% della spinta.

Per il Falcon 9 si può calcolare molto più facilmente che la perdita di un motore corrisponde alla perdita del 11.11% della spinta, quindi direi che sono abbastanza confrontabili.

Ecco comunque un grafico da reddit che mostra lo spegnimento a pochi secondi dal MECO:

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Questo è valido per la parte di ascesa effettuata con SSME+SRB (cioè circa 2 minuti e mezzo, vado a memoria…). Ma per il restante periodo (equivalente ad un secondo stadio per STS) la perdita sarebbe stata di un terzo.

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dalla telemetria però si vede solo l’accelerazione, non il throttling dei motori. Sapete se esista una telemetria pubblica dei singoli motori?

Dal grafico postato sopra però sono segnati un paio di throttling ricavati in modo indiretto dal valore dell’accelerazione che scende…

questo è verissimo. quello che non si vede è a quanta percentuale di potenza sono tenuti i motori.
Quello che avviene di solito per allungare la vita di un componente è la riduzione degli sforzi a cui è sottoposto. Per esempio se la palettatura rotorica delle turbopompe ha una vita utile a creep di X, se riduci la temperatura di esercizio, lo sforzo, o tutti e due, la vita utile aumenta. Parlo delle turbopompe perché sono probabilmente il sistema più stressato di un motore. È possibile, ma ripeto speculo non avendo dati, che in SpaceX abbiano testato i motori con vari livelli di potenza (grossolanamente più vuoi potenza più la pompa gira velocemente) analizzando l’usura e le condizioni di lavoro, e che siano giunti alla conclusione che l’ottimo per questi motori sia l’80%. È un trade off tra quantità di materiale, prestazioni, velocità nei transitori, vita utile, etc.
Questo significa che idealmente possano produrre una spinta X quando usati al limite della resistenza strutturale ma che siano configurati a 0.8X per poter durare 10 accensioni, 10 prove in rampa, e 30 minuti di esercizio.
Dal grafico dell’accelerazione si può vedere bene che istanti dopo la perdita di un motore gli altri hanno compensato, e probabilmente nemmeno tutti per non cambiare il centro di spinta. La risoluzione è troppo bassa per fare una stima precisa di quanto margine avessero, secondo me un 20% è ragionevole.
Mancando il dato iniziale, da questa curva non si può sapere se il razzo stia volando con 1,2 o 20 motori (in realtà un motore è probabilmente compensabile, 2 lo sono con perdita di prestazione, 3 non sono compensabili).

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Il tuo ragionamento non fa una grinza.
Va pure considerato che quel motore aveva già subito almeno 6 accensioni (7 se l’avevano testato a Mc Gregor) e 4,9 lanci completi.
Una affidabilità notevole!
Anche perchè gli unici motori riutilizzati finora sono proprio gli SSME dello Shuttle, credo ancora inarrivabili a numero di riutilizzi.
Qualcuno sa se la scelta di lanciare, nonostante il problema del primo tentativo, non sia stato in realtà il tentativo di dimostrare le capacità del Falcon 9 di lanciare un carico pesante nonostante la perdita del motore?
Sarebbe un bel plus per il volo manned

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