Vi segnalo l’articolo di The Space Review sul volo della SN8, a firma del suo direttore Jeff Foust, apparso oggi sulla rivista online:
Mah, Foust la smena ancora sull’Elon’s time , cosa che mi sembra ormai banale … conosciamo tutti, anche i fan più hardcore, la questione … ma rimane il fatto che aldilà di quello, Elon e SpaceX almeno “deliver”, come dicono oltreoceano.
Altre aziende e CEO, oltre che ad avere ritardi spesso anche peggiori di SpaceX, in vari casi non … deliverano nemmeno …
SpaceX è spesso in ritardo ? vero, ma chi non lo è nell’industria spaziale (e spesso anche industria generale) ?
Qualcuno può giustamente dire che almeno le altre aziende non fanno “proclami” troppo ottimistici, ma d’altro canto prima o dopo comunque l’azienda di Musk inanella successi su successi … ne siamo testimoni da 5-6 anni …
Senza contare che con i suoi proclami, negli ultimi anni Musk ha “attizzato” l’interesse per lo Spazio anche nel pubblico generale, senza contare comunque che, poi, pur con ritardi sta offrendo anche parecchia “ciccia” e non solo fumo.
Foust non nega tutte queste cose, restituisce un quadro tutto sommato realistico anche se non eccessivamente di parte, ma nemmeno da scettico ad oltranza (e credimi da estimatore della SpaceX ne conosco diversi che sono contro Musk semplicemente per partito preso).
No no, l’articolo è innegabilmente piuttosto equilibrato; su questo nulla da dire.
Però rimango dell’idea che rimarcare ancora il discorso delle tempistiche sia un filino capzioso o comunque il voler proprio cercare il proverbiale pelo nell’uovo, tutto qua.
Bellissimo video, e mentre scorrono le immagini della “planata” non posso fare a meno di pensare che un giorno quella stessa manovra avverrà su un pianeta diverso dalla terra. E’ davvero di ispirazione assistere a tutto questo.
Non voglio fare il guastafeste ma non credo che nell’atmosfera rarefatta di Marte o nella non atmosfera della Luna si possa fare quella manovra e in generale lo skydive.
Pero’ vederla anche solo sulla Terra, anche solo LEO e anche solo cargo, se con piena riutilizzabilita’ veloce, basterebbe per cambiare tutto per sempre e potrebbe bastarci.
Hai ragione, mi sono lasciato un po’ trasportare, sono andato a recuperare sul sito Spacex il video della simulazione di ammartaggio e per quanto si farà comunque uso dell’aerodinamica per rallentare, la manovra è di fatto diversa.
I Raptor erano ben lontani dalla loro spinta massima.
Interessante video senza zoom particolari; si può apprezzare ancora meglio la relativa lentezza iniziale al decollo e l’altrettanto lenta “planata” verso il pad.
Mammamia, alcune delle riprese inedite sono davvero da film di fantascienza, in particolare il campo lungo a 1:43 …
Grazie a SpaceX per averci regalato uno dei pochi momenti che potremo ricordare con gioia di questo disgraziato 2020.
Una cosa è certa: Elon Musk sa come farsi amare.
Non voglio entrare nei dettagli ma diciamo che si è aperta una falla tra header tank del metano e serbatoio principale, se vai a cercare nelle immagini dei detriti di SN8 vedrai che l’header tank ha un bel buco nella parte superiore.
Ma se il problema è stato il cedimento del header tank come può l’immissione di Elio gassoso risolvere la questione ?
Parlando di collasso dell’header tank significa che la pressione all’esterno (quindi nel serbatoio pricipale) è maggiore di quella interna. Quindi più gas = più resistenza, come una lattina chiusa piena di liquido rispetto ad una vuota.
Inoltre usare l’elio rende tutto più semplice in quanto esso è immagazzinato in un serbatoio a se stante ad alta pressione e controllando delle valvole si può “facilmente” controllare immettere parte di questo elio in un altro serbatoio per tenere la pressione alta. Nel caso invece di pressurizzazione autogena, parte dei propellenti devono essere fatti passare nei motori per scaldarli, renderli gassosi e renderli utili al controllo della pressione. Se poi durante il volo i motori si spengono e si accendono il tutto risulta più complicato e suscettibile a problemi di varia natura.