Si allontana il traliccio di supporto, la cosiddetta strongback.
Secondo stadio in spinta e ogiva rilasciata.
Questa volta la vista da dentro l’ogiva ha mostrato vibrazioni abbastanza apprezzabili, cosa che non ricordo di aver visto in altri lanci.
Si, ho notato pure io
… e ovviamente, la cosa piu’ importante, payload nella corretta orbita di parcheggio.
Ci si rivede a T+54 minuti per il rilascio.
Io sapevo che con una traiettoria del genere non si poteva lanciare dal KSC per non passare su Cuba e Messico (e si passava a Vandenberg).
Sono stupito.
In teoria la traiettoria è molto simile a quella di SAOCOM 1B. La riapertura del corrridoio polare si deve, anche, alla disponibilità del sistema di autodistruzione del Falcon (in teoria è il callout che fanno prima dell’entry burn, in modo che se qualcosa va storto, il razzo si possa autodistruggere). Per SpaceX inoltre il vantaggio è anche logistico, in quanto non si devono trasportare i booster da due luoghi differenti (quindi meno personale addetto e più comodità del KSC) e la possibilità di avere due ASDS sull’Atlantico che permettono, come in questo caso, un lancio mentre una chiatta sta tornando.
C’è Bill Gerstenmaier in contro room.
È iniziata la sequenza di rilascio dei satelliti, che dovrebbero seguire questa timeline.
Abbiamo anche un’immagine non dalla camera della ASDS ma probabilmente da quella di GO Searcher, che in questo momento è in supporto alla missione. Normalmente viene utilizzata per il recupero delle Dragon e possiede quindi una telecamera per fornire le immagini della capsula mentre viene issata. Probabilmente è una prima assoluta per questo tipo di immagini, dato che GO Quest, la nave che solitamente è assegnata ai lanci non Dragon, è sprovvista di fotocamere.
Dalle immagini non si vede ancora l’Octagrabber e il Falcon ha un po’ di ghiaccio nella zona dei serbatoi.
Entrambe le semiogive sono state recuperate. Per cui torna la domanda su dove siano finite quelle di Starlink-16, dato che quando una delle due navi è rientrata in porto, era vuota.
Tutti i satelliti paganti sono stati rilasciati, ora tocca ai 10 Starlink, che essendo i padroni di casa, non hanno pagato nulla.
C’è stata una LOS (Loss Of Signal) poco prima della separazione degli Starlink. Successivamente il video è tornato per qualche secondo per poi scomparire di nuovo, ma è bastato per vederne il rilascio.
Missione terminata.
Il rilascio scattoso.