Ma solo io ho visto le fiamme su uno dei motori nel corso della salita, molto probabilmente quello che è esploso al momento della riaccensione?
Fiamme nelle vicinanze dei motori sono presenti praticamente a ogni lancio e sono causate da vari fattori, come sacche di gas rimaste dalle fasi iniziali dell’accensione e/o parti lievemente infiammabili dei rivestimenti interni.
Non possiamo escludere nulla ma non lo riterrei necessariamente un indizio di un’anomalia in corso.
A me davano la chiarissima sensazione di essere perdite, da qualche flangia o manicotto del motore, in fiamme.
Una prima immagine del pad di atterraggio con i detriti.
E un detrito raccolto a circa 5 miglia dal pad.
Qualcuno ha forse notato una leggera deformazione del fianco dello stadio poco sopra le ali inferiori ? Come se avesse perso rigidità strutturale ?
Ricordo che è in vigore la moderazione restrittiva.
Ipotesi a “sensazione”, soprattutto senza il supporto di immagini o dati chiare, creano solo rumore e da qui in avanti saranno moderate.
Mi permetto un sano scetticismo sulla distanza e/o sull’appartenenza del detrito a questo volo.
5 miglia sono tante per un’esplosione che è avvenuta a poche centinaia di metri dal suolo.
Poi sicuro mi sbaglio eh, ma allora devono essercene parecchi altri di frammenti così li attorno.
Ma l’inquadratura inedita a t: + 00:31 cosa mostrava?
… e infatti altri detriti simili a quello del tweet precedente sono stati fotografati da Jack Beyer.
Il commento di LabPadre mi sembra comunque spot-on (ah il mio dannato scetticismo): non possiamo escludere che, se mai questi siano detriti di SN11, non si sia trattato di qualcosa staccatosi durante altre fasi di volo e non al momento dell’esplosione.
In ogni caso, essendo detriti fibrosi e leggeri, e quindi facilmente catturabili dal vento, potrebbero essere trasportati in quel parcheggio dal vento più che dalla forza dell’esplosione.
Vedremo come evolve la cosa.
Arriva anche qualche foto dei rottami…
Dalle telecamere di NasaSpaceFlight, la caduta di quello che sembra un pezzo della “gonna” di SN11 con una gamba, correttamente estratta
Credits: NasaSpaceFlight
Si, direi che quella è decisamente una delle gambette d’atterraggio, e dunque l’intero pezzo una parte della “gonna”.
Vabè, pazienza … certo è che con i graduali miglioramenti dei precedenti, ormai si spera sempre che ve ne siano di nuovi (ovvero ormai solo l’atterraggio senza problemi ), ma ovviamente l’ingegneria non è così semplice
Vorrei ricordare a tutti che non solo SS rappresenta una novità assoluta per sé ma soprattutto ha un impianto propulsivo (i Raptor) nuovo di zecca, con ben poco in comune con i Merlin.
Pertanto in questa “rivoluzione” l’imprevisto è sempre in agguato, questo non per giustificare quanto per comprendere.
Dopo sei lanci di Starship, di cui quattro ad alta quota, possiamo iniziare a fare un primo bilancio numerico. In questo semplice grafico ho indicato i giorni trascorsi fra rollout e lancio e fra primo Static Fire (non abortito) e lancio delle sei Starship. Come si vede, SN11 ha stabilito il nuovo record (22 giorni) fra rollout e lancio strappandolo a SN6 (che tra l’altro si spinse a soli 150 metri di altezza).
Video di NASASpaceFlight dal luogo dell’impatto dove si vedono bene (e si sentono anche bene) i detriti che piovono:
Ora tocca ai “liquidatori”…
Mi sembra di aver contato 7-8 secondi dall’apparizione del lampo (dell’esplosione, credo) all’inizio della pioggia di detriti.
Se fosse stata un’esplosione in aria, a quale altezza potrebbe essere successa?
di solito accendono i motori a circa 500 metri di quota
Non si può tra l’altro escludere che l’esplosione sia stata innescata dal sistema FTS una volta stabilito che SN11 non poteva più seguire il normale percorso di discesa/atterraggio.