[2021-07-21] Proton-M | MLM Nauka

La mia vicinanza ai tecnici ESA che hanno dovuto riprendere in mano un progetto dopo 15 anni di attesa…

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Dov’è ERA ora? (:joy: No pun intended).
Ancora in ESTEC?

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@PherosNike da qualche parte in quel di Bajkonur dal mese di marzo/aprile di quest’anno. Non ci sono foto che testimoniano la sua presenza al cosmodromo, ma fino a qualche giorno fa si doveva ancora trovare nella sua scatola.

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Fino al 3 novembre, data in cui è stato rilasciato questo nuovo comunicato di Roskosmos, il modulo Nauka è stato sottoposto a 306 dei 754 prove di collaudo previste, ovvero il 40% del totale. Il tutto si sta svolgendo secondo programma, con gli specialisti che lavorano 24 ore su 24 su più turni. Di recente è stato verificato il corretto funzionamento di diversi sistemi e sottosistemi come ad esempio le antenne Kurs-A e Kurs-P, la sonda di attracco, l’apertura dei portelli, sensori vari, etc.

Non vorrei sbagliarmi, ma mi par di aver letto da qualche parte che a gennaio (o comunque prima del lancio) sarà effettuata una prova di assemblaggio tra Nauka e il modulo nodale Pričal.

Fonte: Roskosmos

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Intanto a Città delle Stelle, presso l’idro-laboratorio del Centro di Addestramento Cosmonauti Jurij Gagarin, Oleg Noviskij e Petr Dudrov si sono esercitati nell’esecuzione delle EVA russe #51 e #52. I due cosmonauti si troveranno sulla Stazione Spaziale Internazionale quando verrà lanciato il modulo Nauka e si occuperanno della sua complessa e lunga installazione. In particolar modo queste due uscite riguardano il braccio robotico europeo ERA, che dovrà essere ricollocato dalla posizione “di lancio” a quella definitiva.



Fonte: Roskosmos

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Vi suggerisco di vedere questo breve ma interessante video di 10 minuti su Nauka, che mette in risalto anche alcune prospettive e opportunità future. Lo so è interamente in russo, per questo vi consiglio di attivare i sottotitoli tradotti nella versione browser di YouTube. Riassumo brevemente i punti salienti che in parte già conosciamo:

  1. Nauka può essere considerato come un nuovo punto di partenza per quel che riguarda la Stazione Spaziale Internazionale e non solo, poiché porta con sé novità che non erano presenti negli altri moduli del segmento russo. E’ in grado di generare più ossigeno del fabbisogno del segmento russo e che quindi può essere condiviso con altri moduli, possiede un sistema del recupero dell’acqua che lo rende indipendente dal resto della Stazione, ma anche circa 30 armadietti (rack) per le attrezzature scientifiche.

  2. Nauka è stato progettato per essere utilizzato dai cosmonauti come airlock (camera d’equilibrio) per le attività extraveicolari. Lo si evince dal fatto che la parte terminale del modulo (per capirci quella rivolta verso la Terra) può essere isolata dal resto del modulo grazie alla presenza di boccaporto.

  3. Il portello inferiore (nadir) di Nauka è dotato dello standard di attracco Androgynous Peripheral Attach System (APAS) compatibile, cito parola per parola, con il sistema di aggancio delle navette statunitensi ed eventualmente anche cinesi. Chissà mai ci sia un’intesa con quest’ultimi! Nel video non viene specificato, suppongo e presumo che almeno uno dei boccaporti del modulo nodale Prical sarà provvisto del sistema APAS.

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Si va a luglio?

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Data di lancio aggiornata!

Da May 1, 2021 12:00:00 AM a July 15, 2021 12:00:00 AM

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Cerchi notizie riguardo il programma spaziale russo? Anatolij Zak è sinonimo di garanzia e attendibilità! Lui rispondendo ad un commento Twitter ha detto che il ritardo è dovuto ad “alcune questioni aperte”, quindi non si tratterebbe di un problema specifico. Purtroppo per saperne di più bisogna accedere alle sue informazioni a pagamento. Nel caso in cui uscisse un articolo di RIA Novosti, in genere sono attenti a queste tematiche, lo riporterò qui.

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Prima di commentare non avevo controllato, infatti RIA Novosti ha risposto “presente”! La giustificazione del ritardo mi coglie di sorpresa ed è più banale di quanto mi aspettassi. Viste le particolari condizioni tra la capacità di lancio del Proton-M e la massa di Nauka, le migliori e le poche finestre di lancio sono nei mesi di aprile e luglio. Secondo una fonte anonima citata nell’articolo, il modulo sarà pronto per aprile.

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Uno scatto che mostra il braccio ERA, durante dei controlli a Baikonur.

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Il nostro amico Dimitrij Rogozin ha rilasciato all’emittente radiofonico Komsomol’skaja Pravda una nuova dichiarazione su Nauka, poi riportata da TASS. Le sue parole confermano ciò ho captato nelle passate settimane leggendo diversi articoli di spazio di “Ria Novosti” e “TASS”.

Vi ricordate che si vociferava che il lancio di Nauka fosse stato posticipato a luglio 2021, ma che il modulo sarebbe stato pronto a partire entro aprile? Il grande capo di Roskosmos nutre ancora una piccola speranza di porterlo inviare alla Stazione Spaziale Internazionale nella finestra di lancio a fine aprile, tuttavia sarà sufficiente un solo piccolo inconveniente per far slittare il lancio di 2 mesi. Insomma luglio sembra più una data di sicurezza, quasi per non deludere nessuno in caso di nuovi ritardi, e stavolta non vogliono assumersi rischi. Se il lancio si deve fare, si deve essere sicuri che sia un successo!

In merito allo stato di avanzamento dei lavori, Dimitrij Rogozin ha rassicurato che tutto procede secondo cronoprogramma. Mi sorge un dubbio però: più volte hanno sottolineato che una volta arrivato a Bajkonur sarebbero stati necessari 9 mesi per preparare Nauka, 6 per allestirlo e 3 per le operazioni strettamente inerenti al lancio. Considerando che il modulo si trova a Bajkonur da settembre e il possibile lancio ad aprile, ci sono circa 7 mesi di lavoro!

Non faccio ulteriori commenti, attenderò i fatti e l’evolversi della situazione per trarre nuove conclusioni… Che sia chiaro, la mia non è una polemica, ma solo una riflessione.

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Secondo me se Axiom compra ad aprile un seggiolino non hanno bisogno di lanciare subito. Nauka lo lanciano ufficialmente per scienza ufficiosamente per dare spazio a paesi che compreranno da loro un seggiolino ed una cuccetta e magari anche rack per fare scienza

OT Tre russi continuativamente per anni sulla ISS non credo li vedremo mai più

più grande delusione della mia vita in ambito astronautico…18enne…circa…a guardare la diretta con quello Zenit piccolino,nel buio…poi il silenzio…una serie di sfighe ancestrali una di seguito all’altra…poteva essere il “riscatto” dell’agenzia spaziale russa,che non tentava una sonda dal 1996…la SFORTUNATISSIMA (e ci mancherebbe…)Mars96…vediamo con Luna 25 2021 cosa succederà. e naturalmente,qualche mesetto prima,con Nauka!

Ciao fbadini,ma come mai sei convinto di questo?intendo dire…Axiom potrebbe avere una rilevanza tale, per questo lancio?Credevo,che Nauka fondamentalmente,oltre che essere un importante “Pezzo” di Iss fosse anche appunto un modulo d’espansione,come dici tu in via ufficiosa,ho sempre pensato che solo una cattiva politica,e una serie di tagli,e lavori (non vogliatemi male) svolti approssimativamente dai russi abbiano portato a questa serie spaventosa di ritardi…roba che sotto il Cremlino avrebbero fatto forse in poche settimane(o mesi), qui ci sono voluti più di 20 anni e non è ancora finita!OT riguardo la guerra fredda a parte, Speriamo che sia la volta buona,ci mancherebbe altro. Oltretutto, con il NASA authorization bill Nov. 6 si cercherà di mantenere operativa e nella configurazione attuale (credo,no?) l’intero complesso orbitale ISS fino al 2030…9 anni in orbita,farebbero di questo benedettissimo modulo un componente veramente utile e ben sfruttato dagli astronauti. Vi ricordate 9 anni fa?sono comunque una vita fa,manco sapevamo cosa fosse Orion a momenti o lo Space Launch System!tutti a piagnucolare -me compreso- la morte prematura di Ares e degli altri razzi…e adesso eccoci ad attendere static fire di SLS e l’immissione in orbita di Nauka…parrebbe,nonostante tutto…grandioso!

Roscosmos ci informa del completamento di circa lo 80% dei test programmati su Nauka

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Per l’aggiornamento odierno su Nauka non basta un tweet, c’è molta carne sul fuoco da discernere. Vi avviso prima: le immagini che posterò qui sotto, per ovvii motivi, sono soltanto una parte di quelle allegate al comunicato di Roskosmos (link a piè di pagina). Siate liberi, e vi consiglio di farlo, di dare un’occhiata alle altre, perché meritano.

Detto questo, è incoraggiante la chiosa finale del tweet che, quasi quasi, può diventare il mantra di quest’anno: “Запуск к #МКС уже в этом году :rocket:”, cioè “Nauka arriverà quest’anno alla ISS!”

Come già anticipato da @corgius, gli specialisti di Roskosmos hanno spuntato l’80% della lista di controllo finale di Nauka. Per capirci i famosi 754 collaudi di vario tipo. Questa è la situazione al Sito 254:

Di recente, tra le tante cose, sono stati oggetto d’esame il sistema di comunicazione televisivo (antenne, decoder, monitor e cablaggi), quello del controllo di temperatura, di navigazione, parti del sistema propulsivo e altri ancora. In queste tre immagini qui sotto possiamo vedere l’assemblaggio di due dei scambiatori di calore…



… e del cono di attracco attivo. Per capirci sarà questa la parte che si aggancerà al modulo Zvezda.

Mentre lavorano all’interno, gli addetti si aiutano con la buona, vecchia e cara carta stampata. Almeno lei è sempre affidabile! Per orientarvi vi faccio notare che sulla vostra sinistra si scorge il bagno.

Cosa abbiamo qui? I pannelli fotovoltaici! Ecco il loro dispiegamento…


… e un’accurata ispezione. La procedura è analoga a quella vista con le Sojuz e Progress. Prima si controlla a vista la superficie frontale e posteriore dei pannelli, poi si usano delle speciali lampade per simulare l’irraggiamento del Sole.



Qui si possono notare due addetti che misurano il voltaggio la tensione della corrente elettrica prodotta. (Grazie @IK1ODO :+1:, eliminato dal mio dizionario la parola “voltaggio”)

Interessante aspetto che ci mostra come i pannelli sono ripiegati su se stessi

Un’altra batteria di test ha riguardato la pressurizzazione (ad alta e bassa pressione) dei serbatoi del carburante, delle linee del carburante e la corretta lettura dei sensori pneumatici.

Contestualmente è stato portato avanti l’allestimento degli interni di Nauka. Qui possiamo vedere gli addetti che registrano i componenti che andranno ad installare al loro posto.

Adesso seguiamoli all’interno. Notate il pannello di controllo in alto a sinistra? Ci dovremmo trovare nella futura zona che fungerà da camera di equilibrio (airlock) per le passeggiate spaziali, da spazio per lo stivaggio, boccaporto di attracco per le Sojuz/Progress. Non ne sono sicuro, ma il pezzo che ha in mano il tizio mi sembra un condotto di ventilazione a cui si agganciano i tubi flessibili per portare aria fresca fin dentro le navicelle.

Concludo il racconto odierno con alcuni scatti del braccio robotico europeo ERA


Fonte e credit immagini: https://www.roscosmos.ru/29825/

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Sempre più indizi fanno pensare che Nauka sarà integrato alla Stazione in estate, a luglio. Innanzitutto Roskosmos aveva anticipato che durante l’Expedition 65 i cosmonauti avrebbero effettuato 3 EVA, a cui sono seguite le parole del responsabile del segmento russo Vladimir Solov’ëv, intervistato a metà gennaio da Rossija 24.

Adesso si è aggiunto il parere di Sergej Kud’-Sverčkov. In un video ha risposto alle domande poste dai suoi follower, tra queste anche una incentrata su Nauka. Il cosmonauta ha rilevato che sarà compito del prossimo equipaggio (quello della Sojuz MS-18) predisporre il segmento russo per il nuovo modulo.

Aggiungo che, per quanto siano vicini al completamento dei 754 collaudi, c’è ancora molto lavoro da fare a Bajkonur. IMHO l’ultimo scoglio da superare, prima del lancio stesso s’intende, è il test nella camera a vuoto. Se ci sarà questa fatidica luce verde, allora non mancherà più di tanto al lancio.

Non dobbiamo sottovalutare il seguente aspetto: Nauka, ancor prima di poter essere definito “modulo”, è a tutti gli effetti un veicolo spaziale capace di “navigare” nel cosmo in modo automatico, grazie il proprio sistema di propulsione e navigazione. È questa la macro differenza che c’è tra Nauka e un qualsiasi modulo del segmento statunitense, e di conseguenza ne aumenta tantissimo la complessità generale del progetto. In una certa misura i ritardi si possono giustificare :wink:

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Anche Zarja e Zvezda
E Zarja l’hanno fatta in pochi anni ma è pure soltanto un magazzino
Credo che Nauka, guai a parte, debba la sua lunga gestazione all’essere modulo di ricerca e vi chiedo se non paghi qualcosa al non avere interni standardizzati come i racks per gli esperimenti tipici della sezione USOS

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Per giudicare/valutare nel modo corretto un qualsiasi aspetto, bisogna tenere conto del contesto storico e delle condizioni di contorno. Detto questo, Nauka eredita il sapere e le consuetudini sovietiche (poi russe) secondo cui l’equipaggiamento interno doveva essere riparato e non sostituito. Un limite è la ridotta sezione dei boccaporti i quali, a differenza di quelli del segmento statunitense, non permettono il passaggio di oggetti voluminosi. Per inciso, anche la mancanza di una navicella cargo capiente ha influito!

Ciò non toglie che la tecnologia di Nauka sia ferma agli anni '70/'80, ovvero quando fu progettata la stazione spaziale Mir. Come dissi qualche messaggio più sopra, Nauka rappresenta un punto di rottura col passato, un modulo completamente nuovo sebbene lo “scheletro” sia lo stesso di Zvezda. Internamente adesso adotta degli armadietti (rack) modulari, simili a quelli statunitensi, rendendo più semplice l’attività di ricerca. Infatti ai cosmonauti basterà cambiare di volta in volta l’equipaggiamento per passare ad un diverso studio oppure per modificare la disposizione delle attrezzature.

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