In occasione delle operazioni di scarico di Nauka, Roskosmos ci aveva avvisati che avrebbero avuto bisogno di circa 10 giorni per allestire e preparare l’area di lavoro nel Sito 254.
Ci eravamo lasciati con questa immagine, con Nauka appena arrivato al Sito 254, ancora protetto dalla sua carenatura per il trasporto.
La rimozione di quest’ultima avviene in due fasi: prima si sgancia la metà superiore, poi si trasla via la metà inferiore con un carrello a bracci provvisorio, sul quale era stato “appoggiato” Nauka. Chiaramente tutte le parti smontate vengono portate in un magazzino per essere riposte e conservate. Non si butta niente!
Tolte le carenature, si installano all’esterno del modulo gli anelli di supporto, così da sostenere il peso di Nauka sul banco (carrello) di lavoro definitivo. Nella prima e seconda immagine qui sotto possiamo apprezzare Nauka nella sua interezza (ancora privo di molte parti), mentre nella terza il modulo assume già delle sembianze simili a come eravamo abituati a vederlo al Centro Chruničev
È il turno dell’installazione delle telecamere esterne, delle strutture per le ricerche scientifiche esterne, le antenne e la protezione anti micrometeoriti.
Gli addetti, a che c’erano, hanno connesso i connettori all’unità di attracco attiva ibrida, se non sbaglio dovrebbe essere la parte che si aggancerà al modulo Zvezda. Ovviamente in queste fasi si esegue anche un controllo qualità, verificando che ogni singolo componente (interno ed esterno) sia al suo posto, funzionante e ben fissato.
Ma non è tutto qui! Si lavora all’installazione delle consuete protezioni rosse, i cosiddetti remove before flight, ma prima una bella pulita alla zona da coprire. Qui la pulizia è essenziale!
«Toc toc, c’è nessuno in casa?» Si può finalmente entrare e dare un’occhiata dentro. I pannelli che vedete dietro i due addetti sono provvisori (standard), per tanto andranno rimossi e sostituiti con quelli definitivi. Mi sembra inutile ricordare la parola magica, o meglio la regola da non dimenticarsi mai: ispeziona.
Nel caso in cui vi foste chiesti cosa fosse questa struttura sulla sinistra (nel video si vede meglio), è una camera bianca. Chi deve lavorare o accedere a Nauka, deve necessariamente passare da qui, poiché si riduce il rischio di contaminazione del modulo da agenti esterni (sporco e polvere). La camera bianca ha anche uno scopo secondario, ovvero quello di assicurare delle buone condizioni lavorative. Nel video si sono visti bene i condotti di ventilazione che portano aria fresca dentro il modulo e permettono il ricambio d’aria, vista l’impossibilità di aprire, banalmente. una finestra.
@fbadini è il momento di rispondere alla sua domanda. Nell’aeroporto vicino al Cosmodromo di Bajkonur è atterrato un magnifico Antonov An-124-100, l’aereo cargo da cui deriva l’Antonov An-224 Mrija progettato per portare sulla “schiena” il Buran. Scusatemi per questa parente aerospaziale e andiamo direttamente dentro la stiva.
In questa cassa trova posto il tassello per collegare Nauka al lanciatore Proton-M. Si è proprio lui: l’anello adattatore! Giusto per avere un’idea delle sue dimensioni, considerate che il diametro del secondo e terzo stadio del Proton-M è di 4.1 metri.
Le altre fotografie le trovate nel link qui sotto 
https://www.roscosmos.ru/29202/