Erano 59 giorni che non si assisteva ad un lancio SpaceX. Per trovare un’attesa maggiore bisogna tornare ai 97 giorni che separarono il lancio di Starlink 1 (novembre 2019) da quello di AMOS-17 (agosto 2019).
Come già evidenziato da @gp1nick, questa Dragon stabilisce il nuovo record di riutilizzo, 227 giorni dopo aver terminato la precedente missione (e 266 giorni dopo il lancio precedente), sebbene l’articolo di Teslarati confronti mele con pere citando 328 giorni come record precedente. I 328 giorni citati si riferiscono infatti al tempo passato fra due lanci della Crew Dragon Endeavour, il cui turnaround (giorni fra atterraggio e nuovo lancio) fu invece di 264 giorni. Rimanendo invece in ambito di Dragon cargo, il miglioramento rispetto a quanto avvenuto finora è ancora più evidente, con il precedente record di turnaround (418 giorni) e fra due lanci (457 giorni) appartenuto alla C112.
Tra le varie investigazioni scientifiche che torneranno a terra ci sono:
Ring Sheared Drop, che ha esaminato la formazione e il flusso di proteine sovradimensionate, chiamate amiloidi, in assenza di pareti rigidi, che possono influenzare le interazioni chimiche. I risultati possono aiutare a migliorare la comprensione sulle malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer o lo sviluppo di materiali avanzati
Anti-Atrophy ha valutato la capacità di biomateriali di inibire l’atrofia muscolare in microgravità. I risultati possono portare allo sviluppo di farmaci per prevenire l’atrofia sia in orbita che a Terra.
Genes in Space-8
ha testato tecnologie per il monitoraggio dell’espressione genica nello spazio, portando a miglioramenti nella comprensione di cambiamenti a seguito di voli spaziale e a possibili sviluppi di terapie che tengano conto del volo spaziale.