[2021-10-13] New Shepard | NS-18

Moltissimi astronauti fanno spesso notare che ci sarebbe bisogno di mandare nello spazio personalità più “creative” di quanto lo possano essere dei piloti sperimentali ultraspecializzati.

La commozione di Shatner lo sottolinea a mio
parere molto.

Le immagini dell’interno della capsula intorno all’apogeo:

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Ok l’emozione e le belle parole, peraltro precedute da momenti in cui probabilmente non si era ancora ripreso e mi ha dato l’idea di non stare bene (non troppo strano visto il contorno). Ha anche rifiutato il brindisi.
Ma.
In tutta la comunicazione, in tutta la diretta, nel post apertura questo era il volo di Shatner, gli altri erano un contorno più o meno anonimo. Capisco tutto ed è quello che serve ad attività di questo tipo. Quando il quarto innominato usciva dalla capsula sono passati pochi secondi e camere e Bezos sono stati tutti su Shatner. Non mi è piaciuto e visto che del volo c’è poco da commentare, Il risultato finale per me è deludente dal punto di vista dello spettacolo.

Mi sto facendo l’idea che il target debba essere diverso. Qui al di là del costo molto minore (e forse del rischio minore, e delle difficoltà minori a vivere in un buco per minuti invece di giorni) anche la spettacolarità è minore.
Vedo spacex più adatta a chi vuole visibilità, a far parte di uno show, e blue origin più adatta a chi vuole fare un’esperienza privata. Vedremo se dopo i primi tre o quattro voli “pubblici” renderanno ancora disponibili le immagini interne

Ok stavolta Bezos ha segnato il punto non c’è che dire, la presenza di Shatner ha (giustamente) monopolizzato e commosso i media.

Vediamo se il Capitano Kirk riuscirà nell’impresa di risollevare le sorti mediatiche (e non solo) della Blue Origin dopo i disastri combinati e subiti negli ultimi mesi.

In ogni caso a fare da contraltare allo splendido volo di NS-18 subito salta fuori la notizia che ULA ha ulteriormente prorogato il primo lancio del Vulcan a causa della carenza di motori BE-4 (per la gioia di Tory Bruno).

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La mia impressione, vedendo anche il video diffuso da BO degli astronauti in apogeo, è stata quella di un Shatner onestamente commosso e stupito dall’esperienza, incontenibile nel volerla condividere con qualcuno.

All’atterraggio, al contrario degli altri tre occupanti, non c’era nessuno ad accoglierlo, e quindi ha acchiappato Bezos che era lì a portata di mano, e ha cominciato a parlare senza freni. Ad un certo punto si vede Bezos giustamente distrarsi un secondo per rivolgere un paio di parole anche agli altri, e Shatner continuare, come certi anziani, a parlottare tra sé e sé, un po’ deluso di non potersi relazionare con nessuno.

Ma Bezos, non stupido, ha capito il potenziale di quanto stava accadendo e si è dedicato per vari minuti solamente a Shatner, monopolizzando l’operatore video che ha immortalato le parole del “capitano Kirk” nella loro spontaneità, la sua visibile commozione, la sua gratitudine per Bezos (Shatner non ha pagato per il viaggio, è stato sagacemente invitato). Tutto questo è valso oro in termini di immagine, molto molto più della felicità di due milionari che si baciano e abbracciano con la famiglia, di cui onestamente frega niente a nessuno, e molto molto molto più delle dichiarazioni ormai stucchevoli delle commentatrici, costantemente stupite/ammirate/ispirate da qualsiasi cosa al punto di aver perso ogni pretesa di spontaneità.
Peraltro, per quanto di livello altissimo eh, dopo Inspiration4 le “missioni” BO (e di Virgin, se è per questo) sono diventate di “secondo livello” rispetto a quanto SpaceX è in grado di offrire in termini di turismo spaziale.

Insieme al volo Wally Funk quello di Shatner è stato uno dei pochissimi momenti davvero toccanti a livello umano dei voli BO visti fin qui, che si somigliano e si somiglieranno tutti e che rimarranno un trastullo per ricconi (il vero target dei superlativi delle commentatrici di cui sopra).

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Una leggenda vivente della fantascienza, che ha ispirato generazioni di appassionati di scienza e spazio di tutto il pianeta ed è entrata nei libri di storia, condivide le sue emozioni su un’esperienza unica e la regia della diretta non doveva concentrarsi su di lui? Ho capito bene?

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La capsula di Blue Origin ma anche la Crew Dragon probabilmente sono troppo piccole (e per BO l’esperienza forse dura troppo poco) per poter essere usate, ma sarebbe interessante studiare bene gli effetti della microgravità sulla mobilità degli anziani

Non è una questione di spazio quanto di tempo.
NS offre una manciata di minuti (4-5) in microgravità, la Dragon così come è stata usata per Inspiration 4 almeno 3 giorni.

In entrambe i casi i tempi sono decisamente scarsi per tirare fuori dei dati significativi, il valore scientifico di NS è pochissimo (pari a quello di un razzo sonda), già la Dragon con i suoi giorni offre più possibilità.

Non dimentichiamoci che John Glenn con i suoi 77 anni (all’epoca del volo) ed i suoi 9 giorni, 19 ore e 54 minuti trascorsi con la missione STS-95 a bordo del Discovery rappresenta senz’altro l’anziano che ha trascorso (finora) maggior tempo nello spazio.

Durante la sua permanenza in orbita Glenn ha svolto tutta una serie di esperimenti dedicati al comportamento di un organismo anziano nello Spazio, coordinati tra NASA e National Institute of Aging.

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Incredibile…Kirk per davvero nelo spazio…e a 90 anni!

Questo Luke Skywalker lo sa fare? :wink:

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OT : ti leggesse mia moglie, che è ingegnere, verrebbe a tirarti le orecchie

Fine OT

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Ti leggesse la mia, che è architetto, pure…

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Non solo William Shatner si è commosso fino alle lacrime. Molti dei suoi fan originali l’hanno fatto.

È straordinario per una persona di 90 anni andare in missione. Chiunque a qualsiasi età lo sentirà, “qualcosa che non ho mai sperimentato prima”. Ed essere un uomo con quell’eredità, è qualcosa che nessun fan proverebbe, credo.

Invecchiando si comincia ad apprezzare le cose più piccole e più grandi in modo più puro, ‘l’aria che ci tiene in vita è più sottile che abbronza la pelle’ - diceva.

William Shatner è vecchio quanto la corsa alla tecnologia spaziale. La fantascienza ha una buona parte di scienza alle spalle, non è una serie fantasy. E ora ha partecipato a un’importante missione con equipaggio con un controllo preciso dell’atterraggio. Incredibile forza ed eredità dell’uomo.

Not only William Shatner was moved to tears. Many of his original fans did.

It is remarkable for a person in his 90’s to go for the mission. Anyone in any age will feel that, ‘something that I didn’t experience before’. And being a man with that legacy, it is something that not any fan would experience, I believe.

Getting old, one starts to appreciate the smallest and the biggest things in a more pure way, ‘the air keeping us alive is thinner tan the skin’ - he said.

William Shatner is just as old as the space technology race. Sci-Fi has a good part of science behind it, it is not a fantasy series. And now he participated in an important manned mission with precise landing control. Unbelievable strength and legacy of the man.

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L’aria che ci tiene in vita è più sottile della pelle

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Consiglio di non creare frizioni fra le due saghe… :sweat_smile:

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Forse i due veicoli vanno a coprire mercati diversi. NS e’ meno impegnativa per i costi ma anche, e non e’ secondario, sul piano fisico. Non hai bisogno di imparare a fare tutto nello spazio incluse le attivita’ imbarazzanti che in qualche giorno sono inevitabili, e probabilmente non cosi’ agevoli. Non hai bisogno di addestrarti per mesi. Non hai bisogno di sopportare molto a lungo se stai male.

Se la NS riesce a contenere i costi, avere un buon tempo di tournaround, e una buona sicurezza pottrebbe avere la sua nicchia di mercato e di utilizzo.

Ovviamente permettere a una persona di una certa eta’ di passare nello spazio un tempo piu’ lungo sarebbe molto piu’ complicato, Glenn l’ha potuto fare anche perche’ era un astronauta vero.

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Glenn l’ha potuto fare perché aveva potenti sponsor politici alle spalle. All’inizio la NASA non voleva assolutamente saperne di lui, personaggio molto ingombrante, troppo ingombrante.

Temevano che una sua morte nello Spazio avrebbe portato una pessima pubblicità all’agenzia. Solo dopo hanno capito che avrebbero potuto cavalcare l’onda mediatica, come poi hanno effettivamente fatto.

A volte la finzione si presta meglio della cronaca a capire lo spirito del tempo, per cui guardati (o riguardati) “Space Cowboys” di Clint Eastwood per leggere in filigrana la vicenda del volo di Glenn.

Terribile notizia!! Glen de Vries è deceduto in un incidente aereo.

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William Shatner nella sua autobiografia ha parlato non tanto entuasiasticamente del viaggio nello spazio con Blue Origin. Non tanto per il comfort o l’esperienza del volo, quanto la visione dello spazio e il contrasto con la Terra.

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