Il lanciatore era dotato di un solo booster, seriale B1062 al volo n. 23. È ritornato in servizio 112 giorni dopo la missione Inspiration4 e successivamente volerà per la missione Axiom Space Mission 1. Il tentativo di recupero su chiatta oceanica “A Shortfall of Gravitas” è RIUSCITO.
(Traduzione automatica) Un lotto di satelliti per la mega-costellazione Starlink, il progetto di SpaceX per il sistema di comunicazione Internet spaziale.
Zone di rischio molto diverse dal solito per quanto riguarda un lancio da Cape, con il primo stadio che atterrerà vicino alle coste delle Bahamas, con un downrange di circa 637 km e di 673 km per i fairing. Il secondo stadio rientrerà alla seconda orbita nel sud dell’Oceano Atlantico.
La particolare inclinazione fa sorgere una domanda a Cosmic Penguin: avremo doppie finestre di lancio per la ISS, dato che i profili iniziali sono simili?
Suppongo che l’inclinazione dell’orbita sia quella usuale, quindi mi chiedo (senza aver fatto ricerche) i motivi per cui lanciano verso sud-est invece che nord-est, forse per testare una nuova traiettoria?
E aggiungo una fantasticheria. Questa traiettoria suggerisce che potrebbero addirittura crare una landing zone donwnrange alle Bahamas su terraferma. Magari questo ridurrebbe i costi per molte tipologie di missione? Vanno comunque previsi mezzi per movimentare e trasportare il booster, i relativi costi fissi potrebbero non essere trascurabili. Per ammortizzarli dovrebbe essere una famiglia di lanci molto ampia, il che se sono orbite Starlink e magari ISS potrebbe pure essere. Inoltre c’e’ la questioncella politica di atterrare fuori dagli USA con tutto quello che comporta, trattative non semplici, la zona deve essere sufficientemente deserta per rispettare le necessarie condizioni di sicurezza, ITAR ecc.
se i booster possono supprtare una riaccensione e un riatterraggio, arrivati alle bahamas potrebbero anche rifornirli e rilanciarli verso la florida. Se fosse conveniente…ma onestamente dubito lo sia
Dubito anche io. Ma atterrare su terraferma potrebbe semplificare alcune cose, varrebbe anche per una eventuale landing zone lungo la costa est degli USA, dalla quale addirittura il booster potrebbe essere riportato indietro su strada, ma sicuramente ne complica molte di piu’ e richiede ulteriori investimenti.
Resta la curiosita di capire i razionali che li hanno portati a scegliere questa traiettoria, questa volta.
Durante la diretta è stato detto che in inverno c’è un meteo più favorevole per il recupero del primo stadio e delle semi-ogive se si lancia verso sud.