[2022-09-12] New Shepard | NS-23

Una sequenza di fotogrammi degli istanti dell’anomalia:

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Blue Origin conferma l’impatto al suolo del booster:

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  1. Credo proprio che in ogni istante in base ad energia e direzione del vettore sappiano precisamente dove va a cadere. Magari basta comandare uno spegnimento del motore se la balistica colloca la caduta in una punto tranquillo e solo in caso di mancato spegnimento terminarlo.
  2. Me lo sono chiesto anche io e mi sono dato un paio di risposte. La prima è che diversamente dalla maggior parte dei caccia qui vanno in quota sdraiati, quindi l’accelerazione non comprime le vertebre e si distribuisce meglio. Inoltre mi è sembrato che il tempo di accensione del motore di sicurezza non fosse proprio limitato anzi. Quindi immagino meno accelerazione per più tempo, al netto che forse la prima frazione è quella più tosta
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Ora da un booster solo…

Il primo booster della compagnia, Booster 1, è stato perso durante il volo di aprile 2015. Booster 2 è stato ritirato nell’ottobre 2016 dopo aver eseguito con successo un test del sistema di fuga di lancio al suo quinto e ultimo volo. Booster 3, che ha lanciato la missione di lunedì, è stato il più antico razzo operativo dell’azienda, facendo il suo debutto nel dicembre 2017. La società ha utilizzato il suo nuovo razzo, Booster 4, esclusivamente per i lanci umani. Ha alcune modifiche da Booster 3 per qualificarlo come un razzo umano.

… ma neanche Berger mi dice niente del numero di capsule*


*: wiki me ne da 3 così messe

  • Il 5 ottobre 2016 la capsula RSS Jules Verne è stata ritirata dopo un test di aborto (ha volato i primi cinque voli di NS)

  • Il New Shepard 3 (NS3), che ha spinto solo voli unmanned e s’è schiantato oggi, volava insieme alla capsula RSS H. G. Wells (che chissà se volerà più…)

  • Ultima la RSS First Step (Reusable Space Ship First Step) a volare, sempre, con SN4 e passeggeri


Edit (12 giorni dopo):
M’era sfuggito il tread dedicato

Che però ha bisogno d’un aggiornamento

l’impatto del booster potrebbe essere a circa 1.02km dal pad di lancio

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4’39’', Scott Manley

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da questo articolo di Jeff Foust, al panel “World Satellite Business Week” un dirigente di Blue Origin ha declinato di rispondere alle domande sull’accaduto dicendo che è troppo presto per trarre conclusioni.
L’unica cosa interessante IMO è la seguente:

“There was no damage that we could see from a payload perspective.”

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il link a linkedin non funziona. Neanche dopo avere rimosso la parte dopo il punto interrogativo.

Sarei molto curioso di leggere cosa c’è(ra) scritto. Cercato su google ma non trovo nulla sull’argomento “15 g”. Cercato anche tra i post di James Joyner. Forse l’ha cancellato? In tal caso potrebbe essersi trattato di un errore, di violazione di NDA, “cortese” richiesta da parte di qualcuno…

boh, vedremo i dati ufficiali (spero). Di sicuro sono tanti, anche vedendo che Orion ne fa 7 e la Dragon ne fa 3.5/4

edit: probabilmente il dato di Dragon è 3.3G del booster + i 3.5/4 dei superdraco
la soyuz dovrebbe fare 10G al pad e 14/15 durante il lancio, perciò in linea con New Shepard? Quindi anche per Orion il dato è inteso unicamente come spinta del LAS da sommare al booster?

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è possibile che si siano sommate anche vibrazioni ed oscillazioni laterali.

Comunque quando hai un potente motore a razzo sotto al sedere (anzi, sotto al tavolo…) non è mai una passeggiata.

ricordo 10 g per la Soyuz in caso di rientro balistico… per un paio di minuti, credo

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I sedili eiettabili possino arrivare anche a più di 20g nel primo secondo di attivazione.

Mi chiedevo se (o in caso negativo perché non) ci siano dei requisiti anche sul “jerk”, (o “jolt”) ovvero sulla derivata dell’accelerazione, in ambito aerospaziale.

Penso che se un essere umano è soggetto ad un cambio di accelerazione graduale, come per esempio in una centrifuga, è una cosa. Se la variazione di accelerazione è istantanea può creare oscillazioni pericolose e non consente di adattarsi, per esempio appoggiando la testa sul sedile.

Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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potremmo avere presto notizie sull’incidente da parte di fonti ufficiali, visto che qualcosa si sta muovendo per il prossimo NS-24 tra aprile e giugno di quest’anno

Il problema è stato individuato in un cedimento strutturale dell’ugello Del propulsore BE-3.

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Non capisco bene, dal comunicato stampa sembra che un update al motore ha portato a temperature maggiori di quanto normalmente il motore operi…

The MIT determined that design changes made to the engine’s boundary layer cooling system accounted for an increase in nozzle heating and explained the hot streaks present

Per un motore nato per essere riutilizzabile, una mancanza di testing del genere è preoccupante, sopratutto per un veicolo manned

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ci avviciniamo all’anniversario dall’ultimo lancio di new shepard, a giugno il CEO Bob Smith aveva dichiarato che mancavano poche settimane… si vede che la FAA non era dello stesso parere (oppure c’erano veramente tante i e tante t :rofl:)

“We’re now dotting the i’s and crossing the t’s to get through that, as well as getting our system ready to go fly again,” Smith said. “New Shepard, from that standpoint, should be ready to go fly within the next few weeks.”

Non si hanno notizie più fresche di giugno, alcuni utenti su NFS dicono novembre per il prossimo lancio, ma nulla è ufficiale

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la FAA ha chiuso le indagini dell’incidente del New Shepard avvenuto il 12 settembre 2022

il report finale individua nel cedimento dell’ugello del propulsore principale la causa dell’incidente, cedimento dovuto a temperature di esercizio del propulsore più elevate di quanto previsto

la FAA ha richiesto a Blue Origin che vengano eseguite 21 azioni correttive al fine di evitare che si possa ripresentare l’anomalia, che includono:

  • la riprogettazione del propulsore e dei componenti dell’ ugello al fine di aumentare le performance strutturali durante il funzionamento
  • diversi cambiamenti dal punto di vista organizzativo

durante il volo del 12 settembre 2022 i sistemi di bordo del razzo di Blue Origin hanno individuato correttamente l’anomalia e hanno attivato i sistemi di abort del lancio, eseguendo il distacco della capsula dal razzo e spegnendo il propulsore.

la capsula è riuscita ad atterrare senza danni mentre il razzo si è disintegrato al contatto con il suolo, ricadendo all’interno dell’area di sicurezza designata e senza comportare pericoli o danni per persone o cose.

la chiusura delle indagini non comporta l’autorizzazione a Blue Origin per riprendere a breve l’effettuazione di nuovi lanci: Blue Origin dovrà implementare le azioni correttive indicate da FAA per ottenere una nuova licenza di lancio da parte di FAA prima di un nuovo lancio del New Shepard

https://www.faa.gov/newsroom/faa-closes-blue-origin-mishap-investigation

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