Il lanciatore era dotato di un solo booster, seriale B1062 al volo n. 23. È ritornato in servizio 68 giorni dopo la missione Starlink Group 4-36 e successivamente volerà per la missione Starlink Group 5-4. Il tentativo di recupero su chiatta oceanica “A Shortfall of Gravitas” è RIUSCITO.
(Traduzione automatica) Un lotto di satelliti per la mega-costellazione Starlink - il progetto di SpaceX per il sistema di comunicazione Internet basato sullo spazio.
Guardando i recenti documenti e comunicati stampa, questo potrebbe essere il primo lancio di Gen2 e potrebbe essere una missione di rideshare.
SpaceX ha presentato un deposito (SAT-STA-20221215-00174) per i suoi beacon di tracciamento VHF sui satelliti gen2 (le trasmissioni beacon non sono state ancora approvate) e ha menzionato i lanci a partire da questo mese.
D-Orbit ha rilasciato ieri un comunicato stampa affermando che ha un lancio ION in orbita a media inclinazione nel quarto trimestre del 2022 e opererà a 270 km.
SpaceX ha anche fatto richiesta per i suoi terminali utente di connettersi ai satelliti gen2 e per le stazioni di terra VHF di Swarm per ricevere i beacon di tracciamento VHF.
B1062 stabilisce alcuni record. In primis di riutilizzo essendo stato quello di oggi il suo settimo lancio nel giro di 264 giorni migliorando il suo stesso precedente record che era di 287 giorni. Un altro record di riutilizzo lo strappa a B1060, e cioè quello del minor tempo passato fra 9 lanci. B1060 li aveva effettuati in 468 giorni e 16 ore mentre B1062 porta questo intervallo a 468 giorni e 10 ore. B1062 diventa infine il primo booster ad atterrare per sei volte su ASOG.
Un altro record, forse, è che SpaceX abbia rispettato in pieno i 60 lanci previsti da Elon Musk a marzo, oltre ovviamente a quasi doppiare il record di lanci dell’anno scorso