[2023-04-20] Starship | Integrated Flight Test

È evidente dai fatti che abbiano sottovalutato / mal simulato la realtà.

Si scusate, ho visto che si sta’ discutendo nel topic Rampe di lancio… :sweat_smile:

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Il parere di Scott Manley, con un video dal titolo abbastanza autoesplicativo.
Mi sembra un’analisi comunque abbastanza oggettiva.

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Un assaggino del fantastico video di Tim Dodd / Everyday Astronaut che arrivera’ tra qualche tempo in versione completa su YouTube. :drooling_face:
L’attenta analisi di questo e altri video prosumer ci dara’ un sacco di altre informazioni.

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Credo che sia “voluto”:

Non è il primo raptor che accendono, di dati ne avevano ben prima di iniziare la costruzione della torre.

D’altronde, l’obiettivo era non distruggere la torre… Non l’olm

E le parti arrivate dal ksc per costruire il sistema di soppressione, parlano di comprensione e consapevolezza della situazione.

Si è proceduto, consapevoli dei rischi… Per accelerare i tempi.

D’altronde è stato ribadito più volte che sh7 era “obsoleto”… Ma tuttavia utile a raccogliere dati preziosi.

Che poi, sia andata anche peggio di quanto loro stessi avessero valutato, questo è possibile.
Magari non pensavano a un cratere cosi profondo…

Non mi sorprenderei di vedere l’anello olm, venire staccato dai piloni e messo da parte, in attesa della realizzazione di un sistema più complesso di sostegni.

…per non dimenticare poi che sh+ss in futuro saranno più alto di 10 metri il che renderà anche mechazilla obsoleta (?)

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Un primo paio di video dei ragazzi di NSF.

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E’ almeno 1 anno che si parla dei possibili problemi che la mancanza di un sistema di soppressione avrebbe generato. Non posso immaginare che in space x non ne fossero consapevoli e non posso pensare che non ci fossero altre soluzioni possibili. Evidentemente l”uomo solo al comando” Elon si sara’ “fissato” che non fossero cosi necessarie e che tanto in qualche modo sarebbe stato utile per imparare qualcosa. Sono sicuro che troveranno una soluzione per fare un nuovo test nel giro di qualche mese, nel frattempo avranno modo di lavorare sull’affidabilita’ dei raptor e su altri mille dettagli da ottimizzare.

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Ricordando le tempistiche con cui la tank farm è stata costruita, considerando che bisogna cambiare solo i serbatoi e non il complicato impianto di chiller, pompe e tubazioni probabilmente si tratta di un lavoro di poche settimane.
La vera incognita saranno le tempistiche di riparazione e modifica dell’OLM e… della investigazione/licenza FAA. Non vedo perchè non sia possibile un nuovo tentativo in autunno / inizio inverno.

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Senza avere un assessment dei danni completo, anche di quelli che non vediamo dalle immagini rilasciate fino ad ora, fare previsioni diventa un semplice totoritorno-al-volo, secondo me.
Il razzo non e’ esploso sulla rampa ma gli effetti degli esausti hanno scagliato schegge di cose ovunque, effetto mitragliatrice.
In questo momento e’ in corso una live su NSF dove stanno mostrando e commentando foto che mostrano come almeno due tank che sembravano messe meglio sono state perforate, ad esempio.

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Ecco, verosimilmente saranno pronti per un nuovo test il prossimo autunno, ma nel frattempo cosa faranno con B9 e SN25 gia’ pronte per il lancio?

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Super Heavy non atterrerà su nessun altro pianeta oltre alla terra.

Ma in realtà la cosa era stata presa in considerazione già da tempo così come i rischi annessi, solo che basandosi sui dati dello static fire non pensavano che il lancio potesse avere effetti così distruttivi.

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Come per gli altri prototipi già costruiti, li mettono in attesa dove hanno spazio. Non è materiale deperibile :stuck_out_tongue_winking_eye:

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Un messaggio è stato unito a un argomento esistente: Materiali e tecniche costruttive per rampe di lancio resistenti

Si chiaro :grimacing::yum:, forse ho formulato male la domanda. Probabilmente, se aspetteranno 6 mesi per il prossimo lancio, saranno arrivati a prototipi piu’ evoluti e avranno gia’ pronti B10 o addirittura B11/12. Avra’ ancora senso testare B9?

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Non c’e’ solo il problema del pad.

L’immensa quantita’ di dati e di “punti di miglioramento” (aka difetti) che sono ora disponibili potrebbe indurre a riprogettazioni profonde. E nonostante la fretta, senza ironie sull’ EM-time, per riprogettare e ricostruire ci vuole tempo.

Nel frattempo avrebbero potuto lanciare i veicoli in fase di completamento anche se diventati tutti obsoleti, ma qualcosa mi suggerisce che forse non lo faranno/non potranno farlo.

Forse troveranno il modo di fare dei test specifici ma parziali, ma un altro spettacolo pirotecnico come questo prima di aver riprogettato la piattaforma non e’ scontato.

Il principale ritardo al programma potrebbe essere sul testing delle fasi che non sono state raggiunte con questo lancio, in particolare la fase di rientro di SS, che per me continua ad essere la principale incognita. Se devono riprogettare e ricostruire lo stadio 0 e lo stadio 1, per un bel po’ non sara’ possibile fare dei test in tal senso per lo stadio 2… a meno che non lancino un modellino in scala con un F9, cosa tra l’altro che mi sono sempre chiesto perche’ non fanno.

Space is hard (cit).

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Diventerà rilevante per spacex tirare fuori buone certezze sulle cause dei problemi, perché è vero che comunque è positivo per i dati ma all’atto pratico si è rotto quasi tutto quello che poteva rompersi nel giro di 2 minuti di volo. Abbiamo rivisto fiamme colorate come ai tempi dei voli di SS da sola coi motori che andavano fondendosi, esplosioni di varie parti di razzo, perdita del sistema di movimentazione degli ugelli, distruzione del pad, perdita di molti motori forse per cause diverse…

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Verissimo.

Però fa parte della “tradizione” di SpaceX. In fondo anche Falcon 9, che è il successo che è, lo hanno sviluppato proprio così…

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Parlando del bicchiere mezzo pieno:

  • Il mezzo si e’ rivelato strutturalmente molto robusto. La scelta dell’inox si rivela sempre piu’ azzeccata. E gloria al progetto del Sea Dragon che aveva anticipato questa soluzione.

  • Ha volato molto bene considerate le botte che ha preso, 40 km non sono pochi, le immagini da bordo all’apogeo sono immagini visivamente “spaziali”.

  • Molte delle persone che conosco, magari meno dentro alle questioni, hanno cambiato atteggiamento. Si e’ visto che fanno sul serio e che possono farcela. Noi lo sapevamo ma per chi non approfondisce e’ difficile separare il segnale dal rumore. Ha fatto le prima pagine e le home page dei media generalisti, finalmente. Come proof of concept per provare agli increduli e’ andata benone.

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Su questo siamo d’accordo. È stato un buon primo passo per non partire male ma la strada è lunga lunga lunga

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