[2026-04] SLS Block 1 | Artemis II

The Space Review ha pubblicato un bell’articolo sulle indagini condotte sulle erosioni anomale dello scudo termico di Orion che ha determinato il ritardo di artemis II

https://www.thespacereview.com/article/4907/1

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questa è la versione dicembre 2024, quella in cui il motivo è la perdita di know how su come fare le piastrelle in modo che abbiano la giusta porosità e nel mentre che ci riescano in un tempo di 2 anni (!!) cambiano il profilo di rientro. Tra 6 mesi vedremo se salteranno teste nella nasa o negli appaltatori per tornare a dei ritmi di sviluppo più simili a quelli dell’industria che dei contatori di petali di margherite.

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Orion II ha terminato giorno 5 Dicembre il secondo giro di test a vuoto ed è ritornata nella cella di integrazione FAST. Sono già state installate le nuove batterie che erano state consegnate al KSC ad inizio mese. Adesso Orion verrà “richiusa” completamente e Airbus installerà i pannelli solari ad inizio 2025. Successivamente seguendo la schedule di Orion I, dovrebbero installare i fairing del modulo di servizio e la cover per la parte superiore di Orion. Dopodichè la navicella verrà consegnata all’Exploration Ground System per l’integrazione con il sistema di abort e il rifornimento della capsula.

Nel mentre nel VAB, come avevo anticipato qualche mese fa, il Core Stage II è stato messo in verticale per essere trasportato nella High Bay 2, per effettuare dei fit checks con le nuove strutture che Boeing ha installato. Inoltre a seguito dei controlli inizieranno a venir effettuati lavori che possono essere eseguiti solo con lo stadio verticale per portarsi avanti con le operazioni di stacking.



https://blogs.nasa.gov/artemis/2020/10/09/orion-solar-array-wing-installation-complete-for-artemis-i/
https://x.com/NASAGroundSys/status/1866579133549122005?mx=2

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Simulazione del Terminal Count effettuata il 6 dicembre.

:camera_flash:: NASA/Kim Shiflett

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Altre foto

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Altri scatti del posizionamento di Core Stage II, nelle strutture di assemblaggio verticali costruite da Boeing nella High Bay 2.






Immagini cortesia dell’account facebook dell’Exploration Ground Systems.

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Guardo queste fantastiche immagini con una nota di profondo rammarico.
Le avremmo dovute vedere 15 anni fa non adesso.
I tempi di sviluppo di SLS/Orion non hanno eguali nella storia dell’Astronautica ed è un vero peccato.
Avremmo potuto avere almeno missioni manned circumlunari 10 anni fa.

Ora è tardi, qualsiasi risultato riusciranno ad ottenere il paradigma spaziale è profondamente mutato. Indipendentemente dal fatto che il programma continui (per quei pochi voli previsti) o meno, queste immagini appartengono irrimediabilmente ad un passato oramai remoto.

Resta il rammarico perché SLS è davvero un grande vettore ed ha un grande heritage alle sue spalle e la capsula Orion è davvero la degna erede delle Apollo.

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Simulazione di caricamernto dei propellenti criogenici.

:camera_flash:: NASA/Isaac Watson

Sono arrivate anche altre foto (forse ce ne sono alcune già postate da te @SaturnPower, perdonami)

:camera_flash:: NASA/Kim Shiflett

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Splendido video in cui si possono cogliere tanti dettagli.

Admin edit: sistemato il video con quello funzionante.

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Con una frazione del denaro sciupato per infinite sciocchezze,per altro rivelatesi per gli Stati Uniti e per l’Occidente,autolesionistiche.

Ho però una domanda su una questione,mi pare centrale,che non ho compreso.
Per evitare i precedenti problemi allo scudo termico,mi pare di aver capito si è cambiato lil profilo di rientro (mi esprimo rozzamente e imprecisamente a grandi linee).
Ma una cosa così delicata può essere soltanto provata e simulata al computer,o avrebbe (in linea teorica) bisogno di essere testata direttamente nello spazio?

Semplicemente, i “problemi” che ha avuto lo scudo termico di Orion sono “non problemi”. Mi spiego meglio. L’erosione che è avvenuta su Artemis I è stata ampiamente entro i margini di sicurezza dello scudo. Non c’è mai stata un istanza in cui c’è stato il pericolo che lo scudo fallisse. Gli scudi termici dell’era Apollo erano messi molto peggio dopo il rientro.

Il fattore scatenante della lunga investigazione è stato il fatto che l’erosione è avvenuta in modo anomalo rispetto a quanto si era visto con le simulazioni. Quindi era necessario capire il perchè di questo fenomeno anomalo (nel caso la causa avesse potenziali potenzialmente peggiori).

Il volare con un nuovo profilo di rientro piu’ soft è un ““eccesso”” di zelo di una NASA ben diversa da quella degli anni 60 o dell’era Shuttle. Orion potrebbe rientrare anche con il vecchio profilo, ma siccome è possibile volare con un profilo diverso senza impattare nessun obbiettivo di missione, allora si va cosi.

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Infatti, in realtà il problema in se “non esiste”.

Questo caso, ancora una volta, solleva il velo sulla differenza abissale tra l’approccio NASA e quello SpaceX rispetto al cosa e soprattuto come affrontare lo sviluppo di un nuovo veicolo spaziale.
Sicuramente SLS/Orion sarà l’ultimo programma condotto con questa metodologia.

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Altre foto della simulazione, con un tocco più natalizio.

:camera_flash:: NASA/Ben Smegelsky

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Orion è nella FAST (Final Assembly and System Testing).

:camera_flash:: NASA/Rad Sinyak

E un video

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NASA per avere i finananziamenti deve aspettare che il Congresso trovi un’accordo. A SpaceX basta vincere tanti appalti NASA. :innocent:

Non è del tutto vero.
Il “metodo SpaceX”, per così dire, era presente sin dagli inizi, sin dal Falcon 1, quando i soldi li metteva solo e sempre Musk.

Infatti sono arrivati al quarto lancio quasi agli sgoccioli, i soldi poi sono arrivati…

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Foto da un evento mediatico con l’equipaggio e le riserve.

:camera_flash:: NASA/Kim Shiflett

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Un timelapse sullo spostamento del Core Stage.

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