Ecco vedi, concettualmente questo mi fa incaz…e a morte! Preferisco una cosa chiara e lampante in cui io ESA decido che voglio far sviluppare e supportare le aziende europee (nessuno potrebbe dirmi nulla), piuttosto che questi sotterfugi.
Capisco che il mondo funziona così ma non riesco a sopportarlo
Forse quello che ho scritto è un pochino misleading… ma non parlavo necessariamente di cose sottobanco o nascoste, per “pilotato” ad aziende europee intendevo il mettere come clausole alla gara vincoli che ad esse riportino, come ad esempio con sede in europa, con la maggioranza di lavoratori in europa, a partecipazione governativa europea o cose così… forse in italia siamo abituati ad altri tipi di “pilotaggi” nelle gare, ma quello che intendevo io era semplicemente vincoli che facciano restringere il cerchio dei candidati ai soli con presenza in Europa, che è poi quello che è stato fatto per i COTS negli USA e che viene abitualmente fatto per qualsiasi gara che coinvolga settori strategi come la difesa, in tutto il mondo.
Sempre tornando al discorso di prima è forse l’USAF che progetta gli aerei che utilizza? E’ forse l’Aeronautica Italiana che progetta gli aerei che utilizza? E’ forse la Navy che progetta le navi USA? Perchè dovrebbe essere l’ESA o la NASA a progettare i mezzi che utilizza? Si indice una gara, eventualmente si testano dei protitipi e poi si acquista il servizio/gestione… non sono forse quelli citati settori di ricerca avanzatissima e di valenza strategica per un Paese?
Io non ho mai detto che dovrebbe essere ESA a progettare i propri mezzi! Ci mancherebbe!
Comunque messa così, con le restrizioni sulla “residenza”, mi va meglio! Allora in pratica ESA fa quel che chiedevo io: grazie ESA !
Incentiva la sperimentazione in loco privileggiando aziende europee che si ripagano la ricerca con i contratti!
Ingenuamente pensavo che le gare fossero aperte a chiunque…sono figlio del mercato globale ! Per quello mi preoccupava la concorrenza di aziende che in USA avevano beneficiato dei “contributi” NASA per la ricerca.
P.S.
Grazie per le spiegazioni!
C’è anche un altro discorso da fare.
Vero che da qui al 2020 possono cambiare tante cose, ma la ISS non resterà in orbita in eterno. Presto o tardi sarà abbandonata. Senza quella, chi mandiamo su? Con che cosa?
L’ESA, o meglio gli stati che la compongono, sembrano essersi adagiati alla filosofia del poco per tutti e rischi zero. Un programma manned è un grande rischio. Una missione che fallisce e sono guai. La NASA ha un sostegno popolare, l’ESA? No, quindi si arriverebbe alla chiusura del programma con tutto l’apparato economico industriale e politico che tuonerebbe al “ve lo avevo detto”.
E’ anche possibile una scorciatoia, però. Come si è sempre fatto in Italia fino a qualche annetto fà, possiamo sempre produrre su licenza. Vedi Shengzou. Che ne sò, compriamo la licenza della Dragon manned e saltiamo tutta la trafila della ricerca. Comodo, veloce ed indolore. Intanto così squalifichiamo tutta la ricerca europea, ma volete mettere? Per la Space-x sarebbero soldi a palate. Ok, magari il governo USA potrebbe non essere d’accordo.
Ma intanto per noi la ricerca spaziale è e resterà sempre subordinata agli interessi altrui. Ma possiamo sempre chiudere tutto, tanto anche gli USA e la Russia fanno i nostri stessi esperimenti nello spazio. Non sono d’accordo su questa politica di sudditanza manned.
Siamo maturi per avere qualcosa di nostro. Facciamolo. Oppure tuoniamo per un’agenzia spaziale internazionale che coordini l’astronautica, e questo la vedo più come un’utopia.
ma da kourou, previo le opportune modifiche alle strutture di lancio, non si possono lanciare i vettori souyz manned?
l’europa potrebbe comprare o costrirsi i vettori in licenza aumentando cosi il rateo e il numero di seggiolini.
Ma che senso ha costruire, con tutti i costi ad esso legati, qualcosa che qualcun altro sa già fare benissimo? Ed è pure già in Europa!
Un lanciatore manned come una rampa manned non costano solo per l hardware! Ci sono dietro molti più costi di logistica!
Per logistica si intende tutto ciò che ci sta attorno, dai ricambi alle procedure, e sopratutto ai tecnici con know-how specifico! Non si formano in due anni! E costano davvero molto ( e non mi riferisco al loro stipendio…)
Ciao
Raffaele
Ps lanciare i Soyuz da korou ha senso per i cargo, essendo equatoriale costa meno in termini di spinta necessaria e di conseguenza con la stessa spinta usata in Kazakistan si porta su Più massa. La soyuz come capsula prevede tre posti, quindi pesa sempre uguale in un posto o nell altro… A meno di non farne una con equipaggio da 5 persone…
da quel che ho capito, i russi fanno un lancio ogni sei mesi, ovvero 6 posti l’anno.
se ciò dipende dalla logistica russa, utilizzando anche le strutture di kourou si potrebbe aumentare questo rateo?
o forse, ancor più semplice lanciate tutti i cargo da kourou e liberare cosi “le date” a favore di ulteriori lanci manned?
insommma, sembra incredibile che da dopo sts 135 alla futura capsula (circa 3 anni) riusciremo a mandar su solo 18 astronauti… è uno spreco del tempo dell’iss!
nessuno ha pensato a come aumentare questo numero?
Scusa ma credo che sulla ISS più di 6 alla volta non ci stiano
beh, ma allora visto che abbiamo il know how per fare i moduli abitati facciamoci una stazione tutta nostra con 20 posti letto e attracco per 5 atv manned lanciati con l’Arianne V manned dalla rampa a korou modificata manned, tutto entro dicembre 2012 che poi finisce il mondo…
io mi prenoto un posto, chi vuole gli altri 19
Veeeengoanch’io (notuno)
Ragazzi, le sonde automatiche costano meno e non si pongono questi problemi (vabbè, dài, scherzo - o almeno quasi…)
A proposito di sonde automatiche, di quale satellite parla Piero Bianucci in http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/il-cielo/articolo/lstp/408875/ ? Lui non lo nomina, e mi son perso qualcosa.
Marco, googlando ho trovato questo:
http://www.media.inaf.it/2011/06/23/radioastron-muove-per-baikonur/
non ne sapevo nulla pure io…
la data di lancio pare sial il 18 e non il 10, il 10 lanciano un proton con altri due satelliti telecom
Ok. Thanks for info, credo che questa sia una missione molto importante. Vedremo.
Attualmente ci sono 4 lanci all’anno di capsule Soyuz =12 posti anno.
Non credo che il problema sia la logistica in rampa , ma piuttosto il rateo di costruzione delle capsule/ soldi disponilbili/ missioni che richiedano presenza umana oltre la ISS , le capsule in programma bastano per il ricambio degli equipaggi ISS con la normale cadenza in uso.
Perchè non comprare la Soyuz ? la rampa c’è già
Comunque io continuo a sperare, si è detto che non ci sono programmi per sviluppare un veicolo manned europeo, ma è stata anche rimarcata la mancanza di un mezzo in grado di riportare a terra materiali… quindi faccio il tifo perchè prosegua il programma ARV…poi chissà…
Un hotel spaziale wow… ma con quante stelle?
Magari fosse così semplice per noi appassionati andare nello spazio, io prenoterei uno dei 19 posti rimasti…
Rispolverando questa discussione, in merito ad un eventuale mezzo manned ESA, vorrei riportare testualmente quanto scritto sul libro: Calo Buongiorno Lo spazio di una vita; libro scritto dal giornalista scientifico Enrico Ferrone e pubblicato dalla casa editrice LoGisma.
…D: La ISS, per quanto sia un laboratorio internazionale, resta ancora un territorio privilegiato delle due più grandi potenze un tempo contrapposte e ora quasi amiche.
…R:…Gli “europei” devono imparare quanto prima a partecipare alle attività spaziali da protagonisti autonomi e indipendenti. Questo permetterà all’Europa di costituire un terzo polo e di poter padroneggiare e guidare la loro partecipazione alle missioni di volo umano…
(pagine 244 e 245).
Questa parte sopra citata è stata tratta dal libro sopra indicato; trattasi di un’intervista fatta a Carlo Buongiorno, primo direttore sell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI); chi meglio di lui potrebbe dare una risposta al quesito che sempre ci affligge? L’europa deve avere un suo mezzo manned???
Il mio pensiero concorda in toto con la sua linea di pensiero. se qualcuno volesse approfondire l’argomento, gli consiglierei vivamente di leggere questo libro.