Aereo (ipersonico?) misterioso...

Nei primi mesi del 1982 su Aerospazio Mese usciva, a firma dell’autorevolissimo Nico Sgarlato, un articolo intitolato “Nuova luce sugli Stealth” che cercava di far luce (in base alle scarsissime informazioni, e depistaggi, dell’epoca) sugli aerei “invisibili” e sul loro sviluppo.

Tralasciando il valore tecnico dell’articolo, oramai superato dai successivi eventi, ci fu una foto (tra le varie immagini proposte dall’articolo) che allora mi colpì, come ancora oggi continua a darmi da pensare.

L’immagine a colori molto “sgranata”, che ho scannerizzato (insieme al resto dell’articolo), raffigura un grosso velivolo che all’epoca fu indicato come “possibile prototipo di Stealth”. Grazie alla conoscenza che noi abbiamo oggi di tali velivoli possiamo escludere categoricamente che si trattasse di un aereo “invisibile”.

L’immagine fu postata dagli USA dall’allora collaboratore di ASM, Augusto Laghi, e fu attentamente analizzata dalla redazione di ASM che si sentiì (così come riportato nell’articolo) di escludere che fosse un falso.

Proviamo dunque ad analizzare il velivolo raffigurato nell’immagine, si tratta senz’altro di un grosso aereo con una lunga fusoliera, un grosso radome anteriore, ala a delta ed un grosso impennaggio di coda. Il velivolo è interamente verniciato di nero. Alle estremità alari compaino delle winglet di dimensioni rilevanti. Ma l’elemento più interessante compare sotto la pancia: si tratta di una sorta di “canestro” che dovrebbe contenere l’apparato propulsivo, situato nel quarto posteriore della fusoliera immediatamente prima del bordo di uscita alare. Al centro del “canestro” sembra presente un setto divisorio.

L’aspetto generale del velivolo presenta, così come scrive Sgarlato, un aspetto di “deja vu”, che lo accomuna a molti aerei “X” americani, in primis l’SR-71 (complice, sopratutto, la vernice nera).

Naturalmente non si tratta di un aereo Stealth, tipicamente subsonico e dalla scarse doti aerodinamiche (eccezion fatta per il B2 che è tuttala), ma di un grosso velivolo con un’aerodinamica raffinata, da elevate prestazioni (>Mach 2).

Ma la storia non finisce qui: dopo essermi lambiccato il cervello per un bel pò ho scoperto una notevolissima somiglianza di questo velivolo con un Convair B58, naturalmente molto (ma molto modificato). Indubbiamente la lunga fusoliera (con una finestrina posta più o meno a metà, che corrisponderebbe al posto del navigatore), l’ala a delta e l’alto impennaggio sono senz’altro caratteristiche del B58.

A questo proposito vorrei ricordare che almeno un B58 fu convertito in NB58 per la NASA, ed utilizzato quale banco prova per propulsori aeronautici (in particolare quelli relativi al programma Boeing SST).

Personalmente ritengo (qualora la foto sia autentica, s’intende) che possa trattarsi di un prototipo, più probabilmente un dimostratore di tecnologia, di un velivolo ipersonico, forse legato al leggendario Progetto Aurora.
Del resto perché falsificare una foto di un B58?
E soprattutto, dal 1982 in poi non mi sono mai più imbattuto in un’immagine simile, tra le miriadi di immagini (vere e false) relative al programma Stealth.

Resta quindi un mistero, falso oppure prototipo di un velivolo ipersonico??

Affascinante!
In questo campo brancolo nel buio…
Beh, per chi come me sente la necessità di documentarsi sul B-58 Hustler, eccovi un link: http://www.aviation-history.com/convair/b58.html

Ed ecco un altro malato di aerei…

Sorry Archie, la foto in questione, che peraltro conoscevo, viene ritenuta un falso da sempre, così come l’arcinota foto dell’Aurora che allego.
Riguardo comunque alla foto, più che allo spettacolare b58, un aereo di cui si sa ancor oggi meno di quanto si dovrebbe, trovo molte somiglianze con il fantascientifico XB-70 Valkyrie, che ben conoscerai.
Si tratta solo di disinformazione ben orchestrata, necessaria in quest’ambito… a cui si partecipa a vari livelli (un esempio ? I modellini di metà anni 80, che proponevano, tipo il famoso Italeri, un presunto ‘stealth’ americano considerato estremamente simile a quello, segretissimo, già in attività). L’ F117, alla sua apparizione ufficiale, stupì poi tutti; una configurazione che nessuno aveva effettivamente previsto.

Purtroppo sono di corsa adesso, ne riparleremo. L’argomento è gustoso…


L’Aurora ‘patacca’


L’eccezionale, e sfortunato, Valkyrie


Il Valkyrie in tutta la sua maestà.


Il fantomatico ‘Stealth’ Italeri degli anni 80: nota la somiglianza con i trittici proposti da Sgarlato… ricordo bene, si era davvero convinti di essere molto vicini al vero in quegli anni…

Salute e Latinum per tutti !

Ed ecco un altro malato di aerei...

Puoi dirlo forte fratello!!! :smiley: :smiley:

Sorry Archie, la foto in questione, che peraltro conoscevo, viene ritenuta un falso da sempre, così come l'arcinota foto dell'Aurora che allego.

Grazie per la spiegazione Kruaxi, come avrai notato ero indeciso se si trattasse di un falso oppure no. Piuttosto mi interesserebbe molto sapere in quale contesto hai avuto modo di vedere questa immagine (rivista, libro, Internet o altro), dato che tranne questo articolo (del lontano 1982) non ho avuto più modo di imbattermi in questa foto, e di foto di aerei ne ho viste tante (credimi)!!

Riguardo comunque alla foto, più che allo spettacolare b58, un aereo di cui si sa ancor oggi meno di quanto si dovrebbe, trovo molte somiglianze con il fantascientifico XB-70 Valkyrie, che ben conoscerai.

Certo che conosco bene il North American B70 Valkyrie uno degli aerei più incredibili che siano mai stati concepiti e realizzati. Devo dire che, però, in questo caso non sono d’accordo con te.
Il fantomatico aereo rappresentato nella foto (vera o falsa che sia) non somiglia assolutamente ad un B70 mentre invece conserva una rimarchevole somiglianza con il Convair B58 Hustler un aereo (e qui sono d’accordo con te) ancora troppo poco noto ed apprezzato.

In effetti, giusto per gioco, ho provato a realizzare un profilo del fantomatico aereo partendo proprio da quello di un B58A, ed il risultato (come puoi vedere) è estremamente interessante.

Se la foto non fosse stata un falso (vuoi per scherzo, vuoi per calcolata disinformazione) ci saremmo trovati di fronte ad un NB58 (ex YB58A) estesamente modificato impiegato quale banco prova per un serie di tecnologie connesse ad un programma di ricerca sulle alte velocità (Aurora??).

Purtroppo sono di corsa adesso, ne riparleremo. L'argomento è gustoso....

Ma certo! Magari davanti ad una bella birra fresca… :smiley:

Vorrei dire la mia sull’argomento

Non credo si tratti un derivato del XB-70 perchè tra le sue caratteristiche c’erano le wing tips verso il basso e i motori ventrali con prese d’aria rettangolari.

Mi sembra un po’ più plausibile l’intepretazione dell’Archipeppe anche se vorrei far notare delle incongruenze.

Primo, si nota una presa d’aria assialsimmetrica verso la coda che però risulterebbe facente parte di un motore troppo corto

Secondo, la vertical tail è eccessivamente grossa per un veivolo che potrebbe essere stato pensato per dei test ad alta velocità (soprattutto in alto supersonico: onde d’urto, resistenza d’onda, etc.)

Allego anche qualche possibile raffigurazione di Aurora

Mmmm… vero che la fusoliera si assomiglia molto, ma la sistemazione dei motori ‘Concorde style’ è del Valkyrie…
Vero che esistevano progetti di B58 modificati come dici tu, ma… appunto, non risulta abbiano mai volato… forse.
Giustissime anche le considerazioni dell’ottimo Buran.
Comunque, se ne parlava in articoli concomitanti alla rivelazione dell’F117; purtroppo la mia mostruosa raccolta di JP4/Aerei/Aeronautica e difesa/Rid (ed avevo pure molti numeri de ‘L’Ala’, dal 1945 al 50…) etc etc andò pressoché tutta dispersa durante la mia lunga permanenza Forlivese… avevo messo tutto in cantina, ed il mio povero nonno (pace all’anima sua) pensò bene un giorno che tutta quella cartaccia andava smaltita… (no, non l’ho ucciso io, lo giuro ! E’ morto di vecchiaia a 91 anni).
Questo mi impedisce di darti riferimenti precisi, ho solo la memoria come supporto.

Il meraviglioso B58:

Il B58 è esplicativo di come i complottisti del Moon Hoax sparino solo balle se ci pensate… è un meraviglioso esempio di come, avendone la volontà, già negli anni 60 si potessero mettere in linea dei mezzi ultrasofisticati e, diciamolo pure, fantascientifici. Il B58 fu ucciso dagli spaventosi costi di gestione, ingiustificati a fronte dell’entrata in servizio degli ultimi ICBM quali il Minuteman II. Poi quegli idioti dicono: non avevamo la tecnologia per andare sulla Luna… Vagli a spiegare che un B58 farebbe vergognare un B52 (come bombardiere strategico atomico) in qualunque momento… ed il B52 è tutt’ora in servizio, e lo sarà ancora per molti anni (forse decenni).

Grande Archie, quella birra ci aspetta ! :wink:

Salute e Latinum per tutti !

Il B58 Hustler è un aereo che mi ha sempre affascinato sia per il suo aspetto futuristico che per le sue particolarissime peculiarita tecniche;per esempio nn aveva la stiva bombe, infatti il carico bellico veniva trasportato in un pod sganciabile facente anche funzione di serbatoio di carburante :scream: per nn parlare dei seggiolini eiettabili che si trasformavano in vere e propie capsule di salvataggio

Non si puo che rimanere a bocca aperta davanti al primo bombardiere nucleare supersonico del mondo!

Ricordate ‘Fail safe’ (A prova di errore)? Il film del 64 di Lumet (tratto dal romanzo ‘Red alert’, da cui curiosamente furono tratti sia ‘Fail safe’ che il mio amato ‘Doctor Strangelove’), recentemente molto ben riproposto da Clooney (2000, di Stephen Frears). I bombardieri che invadono, per errore, il territorio sovietico erano B58… NESSUN DUBBIO che, anche se i sovietici venivano aiutati nel film, almeno uno (di una squadra di sei) sarebbe arrivato sull’obbiettivo…
Che mostro !

Salute e Latinum per tutti !

Comunicazione di servizio per l’Admin… ci sposti in aeronautica e dintorni ? Se attacchiamo a chiacchierare di queste cose…

Salute e Latinum per tutti !

PS: per l’ottimo aerospazzino (strano nick…): il primo ad entrare in servizio attivo; c’erano già stati rimarchevoli esempi, ad ovest come ad est.

Dal canto mio, posso solo dirvi che il bombardiere che ora mi intriga di brutto è il “fantomatico” (nel vero senso della parola) B-2 Spirit … :scream:

http://www.af.mil/factsheets/factsheet.asp?fsID=82

Ricordate 'Fail safe' (A prova di errore)? Il film del 64 di Lumet (tratto dal romanzo 'Red alert', da cui curiosamente furono tratti sia 'Fail safe' che il mio amato 'Doctor Strangelove'), recentemente molto ben riproposto da Clooney (2000, di Stephen Frears). I bombardieri che invadono, per errore, il territorio sovietico erano B58... NESSUN DUBBIO che, anche se i sovietici venivano aiutati nel film, almeno uno (di una squadra di sei) sarebbe arrivato sull'obbiettivo... Che mostro !

Salute e Latinum per tutti !

Premetto che anche il sottoscritto adora il capolavoro di Kubrick del “Dottor Stranamore” (una delle interpretazioni più belle, e funamboliche, del grandissimo Peter Sellers), e ricordo benissimo “A prova di errore”, in cui la parte del Presidente USA era intrepretata da quel mostro sacro di Henry Fonda.

Devo dire che però, a onor del vero, un errore nel film c’era e pure grosso: come giustamente dici i bombardieri raffigurati erano dei B58 ma nelle scene interne avevano i posti di pilotaggio affiancati come il B52!! Si tratta di un errore clamoroso, perché il B58 aveva si tre uomini di equipaggio (pilota, navigatore e addetto agli armamenti) ma erano seduti in “tandem”.

Mentre nel film di Kubrick i bombardieri erano B52 ed i loro interni (compresa la stiva bombe) erano correttamente rappresentati (del resto la maniacalità di Kubrick per i dettagli è arcinota).

Per Buran: concordo con te sull’analisi relativa alla parte propulsiva ed all’impennaggio verticale. Resta il fatto che la configurazione dell’Aurora (posto che esista davvero) ad oggi è ancora speculativa, mentre (se la foto fosse vera) il velivolo testbed ricavato dal B58 (con l’ovvia sostituzione dell’apparato propulsivo e l’aggiunta delle winglets) avrebbe potuto testare alcuni aspetti della tecnologia Aurora ma non tutti: infatti la cellula del B58 era stata progettata per velocità fino a Mach 2,5, sarebbe stato dunque impossibile portarlo fino a velocità ipersoniche.

D’altra parte una delle caratteristiche più attraenti, oltre all’aerodinamica molto avanzata, del B58 stava proprio nelle capsule di salvataggio per l’equipaggio. Fino all’avvento dell’X15, il B58 era l’unico aereo al mondo in grado di garantire un’eiezione sicura a velocità supersoniche!!

Comunicazione di servizio per l'Admin... ci sposti in aeronautica e dintorni ? Se attacchiamo a chiacchierare di queste cose...

Servito, e vista la giustezza della richiesta, pure riverito. :smiley:

Ricordate 'Fail safe' (A prova di errore)? Il film del 64 di Lumet (tratto dal romanzo 'Red alert', da cui curiosamente furono tratti sia 'Fail safe' che il mio amato 'Doctor Strangelove'), recentemente molto ben riproposto da Clooney (2000, di Stephen Frears). I bombardieri che invadono, per errore, il territorio sovietico erano B58... NESSUN DUBBIO che, anche se i sovietici venivano aiutati nel film, almeno uno (di una squadra di sei) sarebbe arrivato sull'obbiettivo... Che mostro !

Salute e Latinum per tutti !

Premetto che anche il sottoscritto adora il capolavoro di Kubrick del “Dottor Stranamore” (una delle interpretazioni più belle, e funamboliche, del grandissimo Peter Sellers), e ricordo benissimo “A prova di errore”, in cui la parte del Presidente USA era intrepretata da quel mostro sacro di Henry Fonda.

Devo dire che però, a onor del vero, un errore nel film c’era e pure grosso: come giustamente dici i bombardieri raffigurati erano dei B58 ma nelle scene interne avevano i posti di pilotaggio affiancati come il B52!! Si tratta di un errore clamoroso, perché il B58 aveva si tre uomini di equipaggio (pilota, navigatore e addetto agli armamenti) ma erano seduti in “tandem”.

Mentre nel film di Kubrick i bombardieri erano B52 ed i loro interni (compresa la stiva bombe) erano correttamente rappresentati (del resto la maniacalità di Kubrick per i dettagli è arcinota).

Per Buran: concordo con te sull’analisi relativa alla parte propulsiva ed all’impennaggio verticale. Resta il fatto che la configurazione dell’Aurora (posto che esista davvero) ad oggi è ancora speculativa, mentre (se la foto fosse vera) il velivolo testbed ricavato dal B58 (con l’ovvia sostituzione dell’apparato propulsivo e l’aggiunta delle winglets) avrebbe potuto testare alcuni aspetti della tecnologia Aurora ma non tutti: infatti la cellula del B58 era stata progettata per velocità fino a Mach 2,5, sarebbe stato dunque impossibile portarlo fino a velocità ipersoniche.

D’altra parte una delle caratteristiche più attraenti, oltre all’aerodinamica molto avanzata, del B58 stava proprio nelle capsule di salvataggio per l’equipaggio. Fino all’avvento dell’X15, il B58 era l’unico aereo al mondo in grado di garantire un’eiezione sicura a velocità supersoniche!!

A, questo è certo… da un punto di vista ‘aeronautico’ fail safe è alquanto approssimativo… Non parliamo poi degli inserti video: se ben ricordo nella scena dove viene ordinato ai caccia di scorta (F106 immagino) di accendere il postbruciatore per inseguire i B58 vediamo uno spezzone dove… i caccia sparano una salva di razzi non guidati…

Salute e Latinum per tutti !

Ciao Peppe, ti rispondo direttamente nel vecchio topic così non facciamo confusione.
Quel vecchio numero di Aerospazio Mese da te citato (ed alcuni altri dello stesso periodo) sono ben custoditi nel mio archivio alla voce “stealth”. All’epoca il vocabolo suscitava - tra quei pochi “fissati” che si occupavano di questo speciale argomento dell’aviazione militare – affascinanti immagini di velivoli dalle forme futuristiche dotati di apparati elettronici sofisticatissimi capaci di ingannare anche ilm più avanzato radar sovietico. Chi masticava un pochino di tecnica aveva capito che anche le forme esterne non avevano una parte secondaria nel diminuire la RCS (Radar Cross Section) ovvero la “firma” radar del velivolo e concetti come “assenza di superfici verticali”, cioè assenza delle derive o “propulsori affogati” cioè inseriti nella cellula in modo da non produrre il ritorno radar prodotto di solito dal “fan” anteriore, diventarono oggetto normale di discussione. Le immagini che comparivano periodicamente sulla stampa specializzata avvaloravano queste ipotesi, in effetti le “artist impressions” dell’epoca presentavano sistematicamente dei triangoli volanti, delle ali volanti, oppure dei velivoli con la cellula estremamente appiattita , prese d’aria dorsali, piccolissime derive inclinate verso l’interno a coprire i flussi caldi in eiezione per tentare di diminuire l’impronta IR e pianta alare che copriva in genere tutte le varianti del “gotico”. In ogni caso dominavano le forme arrotondate perchè ormai lo sapevano anche i paracarri che gli spigoli riflettevano verso l’origine una quantità altissima di energia rendendo il velivolo più visibile di un semaforo.

Firefox.

Probabilmente avrai visto il film interpretato da Clint Eastwood nel quale interpreta il ruolo del Maggiore Mitchell Gant, un veterano del Vietnam che riesce ad infiltrarsi nell’Unione Sovietica aiutato dalla sua conoscenza del russo e da una rete di dissidenti e simpatizzanti, riuscendo a raggiungere l’immaginaria base aerea di Bilyarsk, dove si trovano i due prototipi del MiG 31 Firefox. Ed infine a rubarne uno per portarlo negli Stati Uniti. Nella fiction Firefox è l’intercettore adeguato all’interdizione del B-70 Valkirye, ruolo che nella realtà era svolto più che degnamente dal MiG 25 Foxbat, ed è un velivolo dalle caratteristiche assolutamente fantastiche: velocità oltre Mach 6, capacità stealth avanzatissime, e armamento di bordo azionato dal pensiero del pilota… che ovviamente deve pensare in russo!
Il film è del 1982 lo stesso anno nel quale fu pubblicato l’articolo di Sgarlato che stiamo trattando, Sai cosa pensai quando uscii dalla sala cinematografica dopo avere visto quel film in prima visione? “Chi sarà stato quello stupido di consulente aeronautico che ha dato il consenso alla costruzione di un modello di aereo “invisibile” con tutta la sezione di prua a spigoli…?” Mi sarei ricordato di questo pensiero nel 1988 quando apparvero le prime foto (ritoccate) dell’F-117 Nighthawk… Il primo vero aereo stealth della storia dell’aviazione era completamente spigoloso! Non c’era da nessuna parte una superficie raccordata! Spigoli da tutte le parti! Altro che stupido! Il consulente aeronautico di Firefox aveva centrato con sei anni d’anticipo il tema tecnico principale dei velivoli stealth! Fu così che imparai il significato della parola “disinformazione”….
Ma torniamo all’articolo di Sgarlato… Come sta scritto chiaramente nell’articolo, quella foto gli venne fornita da un pilota cesenate che all’epoca era un giovane che a quel tempo sbarcava il lunario facendo l’istruttore all’AeroClub di Forlì di nome Augusto Laghi. All’epoca io, Laghi e parecchi altri facevamo parte del gruppo “spotter” dell’Aeroclub, eravamo i maniaci della Kodak 25 ASA, unica pellicola accettata ed indispensabile garanzia che la foto avesse il minimo fisiologico di “grana” . (per chi non lo sapesse gli spotter sono quei “fissati” che fotografano in maniera maniacale aerei civili e/o militari. Difficilmente uno spotter fotografa sia uno che gli altri, in genere si tratta di gente piuttosto specializzata, alcuni addirittura lo sono solo nella ripresa di certi aeroplani che inseguono in lungo e in largo per il mondo per riprenderli nelle più svariate situazioni) e fu al ritorno da un viaggio negli USA che Laghi portò indietro quell’immagine che, mi sembra di ricordare, egli fece per conseguire qualche tipo di abilitazione (però ad essere sincero questo particolare non lo ricordo tanto bene…). Ovviamente Augusto la passò a Sgarlato e lui la usò come motivo introduttivo per un’articolo sugli stealth… L’articolo che tu hai postato.

L’immagine di Laghi in sé non dice molto. Però permette di fare alcune speculazioni. E’ solo una sagoma scura su uno sfondo chiaro che mostra quello che sembra un velivolo per alti numeri di Mach in volo su uno sfondo nuvoloso che (stranamente?..) non fornisce alcun senso di profondità prospettica. In effetti com’è scritto in nell’articolo di AS Mese la prima volta che si vede quella foto si ha la sensazione di un “deja vu”, Quella fusoliera così slanciata, quella deriva apparentemente troppo alta ma che al contempo fornisce la sensazione di essere inclinata verso l’esterno dando la stura all’ipotesi che si tratti di una doppia deriva, La gondola motrice inferiore posizionata nel “back end” che definisce una distribuzione dei pesi tutta concentrata a poppa e caratterizzata da una presa d’aria a cono che in teoria dovrebbe essere appesa sotto l’ala in posizione intermedia rispetto all’apertura alare. Questo particolare non è irrilevante perché appare evidente che se l’ “air inlet” fosse ventrale l’ombra del cono - che come noto fornisce l’appoggio all’onda d’urto supersonica frontale oltre la quale inizia il rallentamento del flusso fino al regime subsonico prima di raggiungere la sezione compressore e le camere di scoppio – visibile non dovrebbe mostrare la sua figura intera ma quella di un semicono appoggiato al ventre del velivolo in quanto, trovandosi completamente in ombra rispetto al flusso, l’onda d’urto principale si appoggerebbe al “nose cone” a prua mentre quello posto sulla bocca d’entrata della presa d’aria ventrale dovrebbe servire a creare un’ultima barriera al flusso d’aria supersonico, ma dotato di una quantità di moto molto minore, prima di incanalarsi nella bocca d’entrata e raggiungere, per l’appunto le palette del compressore, in subsonico ( per visualizzare con facilità la mia complicata descrizione guarda la presa d’aria laterale di un F-104 e immagina che si trovi nella zona ventrale…). Se le considerazioni appena fatte avessero un minimo di fondatezza sarebbe lecito presumere che quella “sagoma scura” avrebbe prestazioni molto più modeste di quelle “ad alto numero di Mach” che in un primo momento tutti abbiamo ipotizzato. Impressione rafforzata dalla evidente presenza di winglets alari, che per loro natura strutturalmente mal sopportano le alte/issime velocità. Ricordo che all’epoca facemmo parecchie discussioni su questo particolare della sezione d’entrata della gondola motrice del misterioso velivolo.
Inoltre c’è la contraddizione che riguarda le caratteristiche “stealth”. infatti dall’immagine è possibile in tutta tranquillità che l’RCS di quel “gingillo” deve essere sia frontalmente che lateralmente tra le più alte in assoluto. La ricerca intensiva sulla “furtività” applicata agli aerei è iniziata su un preciso input proveniente dal DARPA intorno al 1972, quella richiesta (RFP – Request of Proposal) materializzatosi nel 1974 è conosciuto come “Project Harvey”. Com’è noto fu la Lockheed a muoversi per prima su questa strada, ma anche la Northrop cominciò a lavorare in modo intensivo sui concetti “stealth”, lavoro che non servì per aggiudicarsi il contratto sul “fighter”, ma che tornò molto utile per vincere il concorso sul “bomber”. Come sanno tutti coloro che si interessano di queste tematiche in modo non casuale, la svolta che portò alla realizzazione di velivoli steath efficaci è dovuta alle intuizioni e agli studi di un matematico delle Lockheed Skunk Works, Bill Schroeder, coadiuvato da un geniale ingegnere del software. Denys Overholser. Il primo, lavorando sulle equazioni di un fisico tedesco, Arnold Johannes Sommerfeld, il quale all’inizio del secolo aveva rivisto il lavoro sull’elettromagnetismo di J.Clerk Maxwell producendo le basi matematiche per prevedere il comportamento EM di forme semplici come il cono o la sfera, ma soprattutto sulla sintesi esposta, ironia del destino, da uno scienziato sovietico, Piotr Ufimtsev, molto sottovalutato in patria, il quale nei primi anni ’60 aveva pubblicato su una oscura rivista tecnica russa i calcoli di un approccio semplificato per il calcolo di correnti elettromagnetiche in collisione con forme più complesse come il disco, aveva gettato le basi utili per il calcolo del ritorno radar di un velivolo. La base matematica di Schroeder però non avrebbe potuto essere utilizzata da sola per il calcolo della RCS di forme estremamente complesse come un aeroplano, perché l’approccio concettuale permetteva di calcolare solo superfici bidimensionali. Fu questio il momento in cui venne concepito un velivolo fatto di tante “sfaccettature” che avrebbero avuto il compito di deviare in direzioni “inutilizzabili” il fascio di onde radar in arrivo, fornendo una risposta “incoerente” al punto da fare sparire l’aereo dagli schermi radar. A quel punto Schroeder chiese a Overholser di sviluppare un programma di calcolo che potesse predire la RCS di un aeroplano così “sfaccettato”. L’informatico impiegò solo cinque settimane a creare da zero “Echo 1”, il programma che permise la realizzazione di “Hopeless Diamond”, la prima forma totalmente stealth applicata ad un aereo, sfociata poi nella realizzazione dei due prototipi volanti Have Blue 1001 e 1002 ed infine, all’interno del prgetto “Senior Trend”, in Scorpion 1, il primo prototipo dell’F-117.
Ebbene tenendo in debito conto le forme dei i velivoli “stealth” prodotti da Lockheed e Northrop in risposta alle specifiche imposte da Pentagono e USAF, nell’immagine di Laghi non troviamo altro che contraddizioni, al punto che possiamo tranquillamente affermare che un aereo entrato in servizio all’incirca 20 anni prima, come l’A-12/SR-71, ha caratteristiche “stealth" molto più marcate, grazie anche all’uso esteso di materiali RAM (radar absorbing material), in particolare nelle “chines” e nel bordo d’attacco dell’ala, tanto da avere una “firma” radar estremamente ridotta rispetto alle dimensioni effettive. E’ possibile anche valutare ad occhio l’estrema sottigliezza delle sezioni laterale e frontale del Blackbird, dotato pure di derive inclinate verso l’interno, proprio per diminuire la “firma” laterale. Il punto debole è nella sezione frontale, le gondole contenenti i propulsori non hanno altro mascheramento all’infuori del cono mobile sulla bocca d’entrata e solo per questo l’SR-71 non può essere considerato “stealth” nel senso moderno del termine anche se ai suoi tempi era l’aereo più furtivo del mondo.Ebbene la sezione laterale del “mistery plane” è chiaramente molto meno stealth di quella del Blackbird.

Come potrai immaginare quella foto provocò un bel discutere. Discussioni che presto portarono alcuni di noi a definire quell’immagine come un falso, appena qualcuno si accorse che l’aereo misterioso e quello ritratto in questo disegno avevano molti, forse troppi punti in comune.
Probabilmente l’autore ha fotografato un modellino in controluce per evitare di mettere in rilievo qualsiasi particolare. Oppure ha ripreso addirittura una sagoma di cartone con le stesse modalità. Rimane il fatto che qui da noi ha creato parecchie discussioni, alcune anche piuttosto interessanti.
Io ci misi un certo tempo a ricordare dove avevo già visto quelle linee. Poi per caso mi capito sotto gli occhi questa immagine

La sezione laterale che vedi sopra è quella del North American XF-108 Rapier.
Si, il “108” aveva i motori a lato della fusoliera ma a parte questo la sagoma laterale con pochi ritocchi poteva diventare praticamente la stessa. Così solo con l’aggiunta del propulsore ventrale (?) venne fuori il “mistery plane”.
Ecco questa è la mia risposta al mistero della foto di Laghi. Naturalmente non ho la pretesa di avere scoperto o detto chissà quale verità. Alla fine quello che importa è il fascino che questi argomenti continuano ad esercitare su di me dopo tanti anni. In un altro scenario potrebbe definirsi veramente “un amore oltre il tempo”….
Bene Peppe, spero vivamente di non averti annoiato troppo, lo so che quando tratto certi argomenti mi faccio prendere la mano….cioè la tastiera… ma tu forse sai di cosa sto parlando,

Scusa Peppe ma evidentemente non sono riuscito ad inserire correttamente le immagini nel testo. Sorry ](*,)

Se le inserisci come allegati, le immagini rimarranno sempre in fondo al post.
Per farle comparire in mezzo al testo le devi inserire, nel punto prescelto, come link ad un indirizzo web (del sito in cui compaiono ad es., o ad un tuo album on-line).

Grazie bigraf per l’eccellente spiegazione.

Hai ragione, evidentemente qualcuno ha fotografato (su uno sfondo nuvoloso ottenuto da una foto) un modellino modificato di XF108 Rapier, la forma del muso, la deriva, il finestrino del posto posteriore e dulcis in fundo le winglets combaciano perfettamente.
Siamo dunque di fronte, e possiamo dirlo in tutta franchezza, ad un falso realizzato a scopo di burla oppure di disinformazione (e non sarebbe stata la prima volta che gli americani facevano qualcosa del genere…).

Potrebbe anche essere frutto di qualche “what if” realizzato per uno dei vari concorsi IPMS.
Resta il fatto che proprio quella gondola ventrale aveva scatenato le più selvagge fantasie per quell’aria di “modernità” (leggi ipersonico) che tanta pubblicistica ha dato corpo negli ultimi 30 anni.

Intuitivamente mi ero, da sempre, concentrato sul B58 ed avevo tralasciato l’F108.
In ogni caso, e giusto a titolo di “divertissment”, appena ho due minuti di tempo realizzerò un trittico del “Mistery Plane” a partire da quello dellXF-108. :wink:

Scusate, ma a me da chiaramente l’idea che abbia 3 derive. Una grande centrale e due piu’ piccole ai lati.

Esattamente come l’XF-108 Rapier…

Dal momento che stiamo trattando di un falso esplicito.
E dato che, a mio avviso, il “Mistery Plane” continua ad avere qualche somiglianza con il B58 Hustler, non è da escludere che il realizzatore abbia “mischiato” due distinti Kit ottenendo un ibrido tra il B58 e l’F108.

La differenza più macroscopica, rispetto all’XF108, sta nell’ala che è “bassa” rispetto a quella “media” (cioé posta, in altezza, a metà fusoliera) del Rapier. Inoltre il muso presenta la caratteristica inclinazione “in avanti” del B58, mentre il muso del Rapier è perfettamente allineato con la fusoliera…